Data: 08-01-1998
IL SOLE 24 ORE
Giorno: Giovedì
ECONOMIA
ITALIANA
Elettricità & concorrenza - L'iniziativa dell'associazione
degli imprenditori si propone l'approvvigionamento a tariffe
scontate
Accordo in vista
sull'import Enel
Autore: Jacopo Giliberto
MILANO - L'importazione di elettricita' sara' discussa con ogni
probabilita' il 21 gennaio dalla Conferenza dei servizi convocata
dai Lavori pubblici. E dovrebbe essere raggiunta un'intesa dopo
il «no» dell'Autorita' dell'energia al rinnovo
dell'autorizzazione alle importazioni di corrente prodotta
all'estero, autorizzazione per la quale l'Enel ha chiesto il
rinnovo per 34 anni e per un quantitativo piu' alto del 30%
rispetto a quella scaduta il 31 dicembre (si veda «Il Sole-4
Ore» del 3 gennaio).
Fino alla settimana scorsa l'Enel poteva importare elettricita'
(unico operatore autorizzato) per 30mila gigawattora l'anno.
L'import di corrente e' stato spesso piu' alto: nel '96 erano
stati raggiunti i 38mila gigawattora, in buona parte da Francia e
Svizzera. Ai quali potra' aggiungersi la corrente del futuro
elettrodotto Italia-Grecia.
Il 1° agosto scorso la Spa elettrica aveva chiesto ai Lavori
pubblici il rinnovo fino al 2032, quando scadra' la 'concessione'
dello Stato alle attivita' elettriche Enel; il 12 dicembre l'Enel
ha sollecitato una risposta. Il 24 dicembre il ministero ha
risposto: il parere dell'Autorita' dell'energia, necessario, e'
sostanzialmente negativo.
Infatti, e' in vista il recepimento della direttiva europea che
liberalizza il mercato elettrico - questo il parere
dell'organismo milanese presieduto da Pippo Ranci - e non ha
senso un'autorizzazione lunga decenni: meglio una proroga fino al
momento in cui sara' recepita la direttiva. Una nuova
autorizzazione a lungo termine, invece, avrebbe potuto
significare un congruo indennizzo all'Enel al momento della
liberalizzazione dell'import.
La normativa che assegna la competenza ai Lavori pubblici risale
al '33 (nel testo unico sulle dighe idroelettriche) e alle regole
varate, in piena guerra, nel '42. Dal '63, nazionalizzata
l'elettricita', l'Enel ha ottenuto rinnovi periodici
dell'autorizzazione, l'ultima delle quali, ventennale, era
dell'estate '77 (4mila gigawattora). La fame d'energia ha alzato
il livello d'importazione per arrivare ai 30mila gigawatt decisi
nell'89, dopo il referendum sul nucleare che aveva fatto temere
l'inadeguatezza della produzione nazionale. Le nuove centrali
elettriche e l'evoluzione della domanda hanno allontanato
l'incubo di black out, ma l'Enel ha preferito, per scelte
industriali, fare
ricorso a comodi contratti di import. L'Enel comunque non
sospendera' da un giorno all'altro gli acquisti, anche ad
autorizzazione scaduta, poiche' per riattivare le centrali spente
serve tempo e una chiusura dell'import provocherebbe
contraccolpi.
«La proroga del l'auto rizzazione per un paio di anni - commenta
il presidente dell'Enel, Chicco Testa - per noi va bene, a patto
che nel frattempo sia recepita la direttiva. Bene ha fatto il
ministero dei Lavori pubblici a convocare una Conferenza di
servizi e a chiedere il parere dell'Autorita': il problema non si
colloca piu' nell'ambito di leggi che risalgono agli anni 30, ma
va affrontato in chiave completamente diversa. Si impone una
modifica di tutta la vecchia normativa, in rapporto al
recepimento della direttiva che - conclude Testa - fara' cadere,
come e' giusto, anche il monopolio delle importazioni e delle
esportazioni». Secondo i Lavori pubblici, «l'orientamento del
ministero e' di attenersi al parere dell'Autorita', che ha svolto
un approfondimento molto ampio su questa materia», spiega
Costanza Pera, direttrice generale per la Difesa del suolo.
Il 12 gennaio la conferenza dei capigruppo dovrebbe fissare la
data per l'esame della legge Comunitaria che, all'articolo 33,
delega il Governo a recepire entro un anno la direttiva. La
conclusione del dibattito e' attesa in gennaio; l'esame finale
del Senato in febbraio. Il Governo ha l'intenzione di recepire la
direttiva con tre decreti legislativi: uno sulla produzione e
l'importazione dell'energia, uno per la trasmissione e l'ultimo
su distribuzione e vendita.
L'IMPORT DI ELETTRICITÀ | |
I fornitori italiani: dati '96 in Gigawattora | |
Austria | 1.423 |
Slovenia | 1.447 |
Svizzera | 17.479 |
Francia | 17.800 |
Totale | 38.149 |