Cassa Depositi ha trasferito parte risparmio postale a Tesoro

MILANO, 19 dicembre (Reuters) - La trasformazione della Cassa depositi e prestiti in Cdp spa e la successiva uscita dell'intermediario finanziario dall'aggregato Pubblica Amministrazione hanno comportato il traferimento di parte del risparmio postale al ministero dell'Economia.

Lo dice a Reuters una fonte finanziaria, spiegando alcuni dettagli del decreto ministeriale firmato il 5 dicembre.

"Tra le voci spaccate per essere attribuite in parte al ministero, in parte alla nuova Cdp spa c'è il risparmio postale" ha detto la fonte senza fornire ulteriori dettagli.

Al Tesoro sono affluiti certamente in particolare buoni fruttiferi postali indicati negli allegati al decreto ministeriale del 5 dicembre. Il decreto specifica anche che parte dei mutui della Cassa sono stati attribuiti al ministero.

Secondo la fonte l'uscita della Cassa dall'aggregato delle PA deve essere visto come uno spin-off che è stato realizzato attribuendo parte dell'attivo e del passivo della vecchia Cassa Depositi alla nuova Cdp spa, mentre il resto delle voci attive e passive sono state attribuite al ministero.

"Al ministero è stata attribuita anche la maggior parte della liquidità della vecchia Cassa depositi, detenuta in diversi conti correnti presso la Tesoreria dello Stato" ha spiegato la fonte, riferendo che la liquidità che rimane ora a disposizione della nuova Cdp spa è di circa 19 miliardi di euro di cui 10,8 miliardi sono depositati presso un nuovo c/c presso la Tesoreria a servizio della Cdp spa.

Parte della liquidità, 11 miliardi di euro, che la vecchia Cassa depositi aveva deposititata sui conti di Tesoreria è stata utilizzata per pagare le partecipazioni di Enel (Milano: ENEI.MI - notizie - bacheca) , Eni (Milano: ENI.MI - notizie - bacheca) e Poste che la nuova Cpd spa ha ricevuto in dote dal ministero.

"Le partecipazioni sono state acquistate con la liquidità della vecchia Cassa e non sono state conferite al capitale della nuova Cdp spa, per questo il valore che è stato assegnato alla Cdp spa per l'ingresso delle Fondazioni è 3,5 miliardi di euro, coincide ciò con il capitale sociale della nuova entità" ha spiegato la fonte.

Il decreto ministeriale ha stabilito l'entità del capitale sociale a 3,5 miliardi di euro, indicando che quasi la totalità del fondo di riserva della vecchia Cassa depositi sia attribuito al ministero "per un importo vicino ai 4 miliardi di euro", riferisce la fonte.

A fine 2002 lo Stato patrimoniale della Cassa depositi e prestiti indicava un totale dell'attivo pari a 264,709 miliardi di cui 160,480 miliardi di disponibilità presso il Tesoro e 92,615 miliardi di crediti verso clientela. Il passivo ammontava a 257,289 miliardi di cui 187,284 miliardi di risparmio postale, 30 miliardi di c/c postali, 18,884 miliardi di debiti verso clienti e il resto di fondi patrimoniali e 72,5 miliardi di utili.

Il totale di 187,284 miliardi di risparmio postale è suddiviso in libretti postali per 48,917 miliardi, buoni postali ordinari per 74 miliardi e buoni postali a termine per 64,365 miliardi.

Secondo il ministero dell'Economia la riforma della Cassa e la successiva riclassificazione di parte del suo stato patrimoniale nel bilancio dello Stato sarà neutrale sul debito pubblico italiano, ad esclusione degli 11 miliardi che Cdp spa ha corrisposto al ministero per le quote di Eni, Enel e Poste e di 1,05 miliardi che le Fondazioni corrisponderanno al ministero per il 30% di Cdp.

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