tit. originale | Desert Hearts |
regia | Donna Deitch |
soggetto | dal romanzo Desert of the Heart di Jane Rule (1961) |
sceneggiatura | Natalie Cooper |
fotografia | Robert Eiswitt |
musica | Bob Estrin |
interpr. e pers. | Helen Shaver Vivien Bell - Patricia Charbonneau Cay Rivers - Audra Lindley Frances - Alex Mc Artur Walter - Andra Akers Silvia-Silver - Dean Butier Darrell |
origine | Usa, 1985 |
durata | 96' |
genere | Drammatico |
qualità tematica
erotismo
video Domovideo
1959. Vivien, trentacinquenne docente di letteratura
inglese a New York, arriva a Reno, la "più grande piccola
città dei mondo" (come tuonano le radio locali) famosa per
il gioco d'azzardo, i matrimoni e i divorzi facili. Vivien
giustappunto vuole divorziare dopo dodici anni di uno scialbo
matrimonio senza figli, e secondo la legge locale deve stabilirsi
per sei settimane in Nevada, senza mai uscire dai confini dello
stato. Trova alloggio nel ranch di Frances assieme ad altre
donne ma, confusa e inquieta, fa vita a sé.
A smuoverla da questa nervosa apatia è Cay, figliastra di
Frances, che lavora al casinò, si diletta di scultura e non si
fa problemi nel vivere spavaldamente la sua attrazione per le
donne, tanto da essere malvista nella zona.
All'inizio Vivien rimane sconcertata dalla personalità
debordante della ragazza e dai suoi rapporti intimi con altre
ragazze, ma poi le due donne stabiliscono un profondo rapporto,
nonostante i dieci anni di differenza e la forte diversità di
cultura e di trascorsi, suscitando i pettegolezzi delle altre e
le ire di Frances che caccia Vivien, costringendola a trasferirsi
in un hotel.
Qui finalmente scoppia la passione fra le due, che fanno l'amore.
Terminato il periodo di "quarantena", sul treno di
ritorno per New York c'è una Vivien sicuramente diversa dalla
donna che sei settimane prima era venuta a Reno. Ed al suo
fianco c'è Cay.
CONCEPITO TOTALMENTE DA DONNE, IL FILM NARRA di un
universo solo femminile, dove l'uomo si nota tutt'al più per la
sua assenza. Ai margini del deserto del Nevada, che qui
funge evidentemente da luogo simbolico della solitudine, la
storia d'amore trova forza nella singolarità e nella marcata
contrapposizione delle due protagoniste, separate da cultura e da
sensibilità differenti.
Vivien è una ricca borghese east-coast, che non si è mai
lasciata andare a passioni, che ha represso attraverso un
autocontrollo e un rigore costanti, e che vive adesso una
profonda crisi di valori. Cay invece passa con disinvoltura
da amante ad amante (ad esempio Gwen e Silver) ed è
spregiudicata, irriverente, sboccata, ma anche tenera e genuina.
Attorno a loro spicca tra le altre donne Frances, che ha con la
figliastra un rapporto complesso e sfaccettato, non immune da
gelosia, e che comunque è molto legata a lei.
Poco alla volta Cay riesce a far breccia nel cuore di Vivien,
venuta a Reno soprattutto per dimenticare e perciò refrattaria a
nuove amicizie e volutamente appartata. Vivien è scossa
nel constatare il mutamento che avviene in lei e fatica ad
accettarlo (come nella scena del bacio del finestrino, in cui
esita a lungo prima di acconsentire). Accetta in un primo
momento una sorta di complicità, ma poi è avvinta da una
passione devastante che sfocia in una scena di sesso, decisamente
molto esplicita, in cui i corpi delle due donne si cercano con
una straripante intensità emozionale e che trova un suggello nel
pianto di felicità di Vivien che scopre un'altra se stessa.
una scena d'amore di rara bellezza che è la più riuscita del
film, assieme a quella del primo incontro delle due donne, quando
Cay fa retromarcia a cento all'ora con la sua macchina sino ad
affiancare quella in cui c'è Vivien.
Momenti forti di un film che sa catturare i sentimenti senza
essere retorico e che si fa apprezzare per la credibilissima
atmosfera della provincia americana degli anni Cinquanta, con i
suoi colori, i motel, le insegne Valvoline e le sue
inconfondibili canzoni, ed in particolare del Nevada: i colori,
il ranch, le case da gioco.
Della stessa regista:
Women of Brewster Place, 1989
Donne dentro: storie dal carcere, 1991, Warner Home Video