DONNA HERLINDA E SUO FIGLIO

 

tit. originale Doña Herlinda y su hijo
regia e  sceneggiatura  Jaime Humberto Hermosillo
soggetto basato su un racconto di Jorge López Páez
fotografia  Miguel Ehrenberg
musica  Los Palmeros
interpr. e pers. Arturo Meza Ramón Villarea - Marco Antonio Treviño Rodolfo Canales -   Guadalupe Del Toro Doña Herlinda -  Leticia Lupercio Olga -  Guillermina Alba Billy
origine  Messico, 1985
durata  91'
genere  Commedia 

 qualità ••• tematica ••• erotismo •••

video   Gaia Film Video, General Video

Guadalajara, Messico.  Rodolfo e Ramón (Moncho) sono felicemente innamorati.
I loro problemi sono più che altro logistici. Innanzitutto non hanno un posto dove incontrarsi: la pensione dove vive Ramón, studente di corno al conservatorio, non è un luogo adatto e Rodolfo, affermato chirurgo, vive con la madre vedova, Doña Herlinda.  E poi Rodolfo è costretto, per accontentare la madre che vorrebbe che si sposasse, ad uscire con ragazze, cosa che esaspera Ramón.
Doña Herlinda è però una donna molto pratica: sa bene quanto il figlio tenga al suo giovane amico, con cui ella stessa si trova benissimo, e perciò viene loro incontro convincendo Ramón a trasferirsi presso di loro.  Finalmente i due possono fare l'amore con libertà.
Per ricambiare la gentilezza della madre Rodolfo frequenta sempre di più Olga, la ragazza di turno.  Ma stavolta è diverso.  Rodolfo chiede la mano di Olga e decide di sposarla, pur tra le proteste ed il dolore dell'amante, nonostante le  rassicurazioni sul fatto che niente cambierà fra loro.
In effetti, anche dopo il ritorno dal viaggio di nozze il loro rapporto continuerà come sempre.
Olga si inserisce bene nella nuova realtà e sarà proprio a Ramón che rivelerà per prima di essere incinta.  Ma anche quando nascerà il bambino non cambierà niente, perché Doña Herlinda ha già deciso la ristrutturazione della casa, con un'ala che ospiterà Ramón.
 

ARRIVATO IN ITALIA CON UN RITARDO DI QUATTRO anni è un film grazioso ed allegro (subito paragonato, senza reali motivi, a quelli di Almodóvar) che ha sorpreso, perché nessuno immaginava che l'omosessualità fosse trattata nel cinema messicano così apertamente e con tale bonomia.
Rodolfo e Ramón sono due amanti felici: si amano con passione, fanno l'amore con gusto, si permettono il lusso di pomiciare nel cortile del conservatorio senza particolari riguardi e godono della complicità di segretarie ed amiche compiacenti e, addirittura, di Doña Herlinda.
E lei il deus ex machina del film, capace di ordire una soluzione che soddisfi tutti e della cui bontà anche Ramón si convincerà.
Doña Herlinda, apparentemente ingenua ma in realtà dalla disarmante fermezza, sa tutto sul figlio (ed in ogni caso ascolta dall'altra parte del muro le confidenze e i gemiti d'amore dei due).  Rispetta la sua volontà e quella di Ramón, con cui ha un bellissimo rapporto e a cui vuole molto bene.  Ma continua a sfogliare nei cataloghi degli abiti da sposa: vuole che il figlio la contenti, soprattutto perché lei vuole così e desidera un nipotino.
Va avanti con il suo piano senza fermarsi mai: ogni cosa che la ostacola le scivola addosso senza ferirla (si pensi ai genitori di Ramón preoccupati per le dicerie) e alla fine riesce a conquistare tutti, con eleganza e col sorriso sulle labbra.  Sotto la sua ala protettrice gli intrallazzi porteranno ad una soluzione che renderà l'amore del figlio socialmente accettabile.
Il film si dipana con gusto e con scioltezza, anche nelle spigliate scene di sesso.  Le scene d'amore tra i due amanti sono naturali, i nudi si sprecano (alcuni, come quelli nella sauna della casa, veramente splendidi) e l'ironia rende tutto piacevole.  Si pensi all'episodio della crema Nivea: Rodolfo, al ritorno dal viaggio di nozze, regala a Ramón (che gli aveva detto che l'unica cosa che gli mancava per diventare felice era possederlo) un vasetto di crema che poi, ovviamente, sarà prontamente utilizzato.
Gli attori sono molto bravi e Ramón anche bello.


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