FIREWORKS

tit. originale Fireworks (tr. lett. Fuochi d'artificio)
regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia e montaggio Kenneth Anger
musica Ottorino Respighi
interpr. e pers. K. Anger il ragazzo sognatore -  Bill Seltzer marinaio a petto nudo - Gordon Gray marinaio che ha in braccio il ragazzo
origine Usa, 1947
durata 16'
genere Fantastico

qualità **** tematica *** erotismo ***
VIDEO General Video (con Un chant d'amour di Jean Genet)

Un ragazzo sta dormendo in casa, una villa californiana. Si sveglia con un'erezione tale, sembra, da far sollevare le lenzuola, ma invece è solo colpa di una statuetta. Lentamente si veste e poi raccoglie dal pavimento numerose foto in cui e ritratto svenuto tra le braccia di un marinaio. Si accende una sigaretta con dei fiammiferi sulla cui scatola c'è la scritta "U.S. Navy". Esce di casa da una porta con I'indicazione "Gents". In un bar assiste all'esibizione di un culturista. Alla richiesta di un fiammifero viene pestato da un gruppo di marinai che agitano minacciosi delle catene. Quando è già steso sul pavimento, un uomo gli infila le dita nel naso con tale violenza da farlo sanguinare abbondantemente. Lo picchiano a sangue fino ad aprirgli il petto ed estrargli il cuore, un cuore meccanico, che si presenta come un manometro che segna le pulsazioni del sangue. Primo piano del volto del ragazzo inondato da una copiosa eiaculazione. Un marinaio dà fuoco al proprio membro eretto, dal quale si sprigionano fuochi d'artificio. II ragazzo, addobbato come un albero di Natale, ritorna nella sua stanza. Le foto sul pavimento prendono fuoco. Nel letto il ragazzo dorme con un uomo intorno alla cui testa vibra un'aureola.
 

PRIMO FILM DI KENNETH ANGER, girato all'invidiabile età di diciassette anni durante un fine settimana di assenza dei genitori. Protagonista e sempre lui, insieme a forzuti ragazzotti che rispecchiano il suo ideale di maschio, un po' quello in voga in quegli anni e ritratti in riviste tipo Athletic Gold Physique. Negli anni a seguire, Anger (divenuto famoso per avere scritto i due tomi di spietati pettegolezzi intitolati Hollywood Babilonia) diventerà la vestale del cinema gay underground girando moltissimi cortometraggi, per la maggior parte andati perduti, tutti caratterizzati da una sensualità affascinante e fantasmagorica, insieme masturbatoria e sadomasochista, intessuta di tutti i momenti forti dell'immaginario gay. Fireworks è tutto venato di un'atmosfera tra sogno e realtà. Il ragazzo passa da un sonno denso di erotismo alla vita densa di sogni, di desideri realizzabili, ma forse non ancora avveratisi. Filo conduttore delle scorribande masochistiche è il fuoco: il ragazzo si accende una sigaretta prima di uscire dalla stanza per una porta (di un gabinetto, vista la scritta?), chiede del fuoco ai marinai (approccio, e questa ne è una prova, vecchissimo), si sprigiona fuoco dal pene/bengala di uno dei marinai (uno dei tanti orgasmi più o meno metaforizzati), l'albero natalizio è illuminato da alcune candeline, le foto che ritraggono una moderna Pietà saranno distrutte dal fuoco. Ed anche l'ultima immagine e in qualche maniera legata al fuoco: la testa del ragazzo che dorme al fianco del protagonista e circondata da una fiammeggiante, spigolosa aureola. Il breve, frappant film è muto, accompagnato dalla musica di Ottorino Respighi che partecipa anch'essa da coprotagonista così come sempre succederà nel cinema di Anger. Eppure, mentre quest'edizione è effettivamente dotata soltanto della colonna musicale, Richard Dyer, nel suo Now You See It, riferisce che all'inizio del film una voce fuori campo recita: «Gli infiammabili desideri raffreddati di giorno dalla fredda acqua della coscienza, prendono fuoco di notte grazie ai fiammiferi libertari del sonno e si infiammano in docce di scintillante incandescenza».

Dello stesso regista: Rabbit's Moon, 1950
                                 Eaux d'artifice, 1953
                                 Scorpio Rising, 1963
                                 Kustom Kar Kommandos, 1965
 

 

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