tit. originale | My Own Private ldaho |
regia, soggetto e sceneggiatura | Gus van Sant jr. dialoghi aggiunti William Shakespeare |
fotografia | Eric Alan Edwards, John Campbell |
musica | Bill Stafford |
interpr. e pers. | River Phoenix Mike Waters Keanu Reeves Scott Favor James Russo Richard Waters William Richert Bob Pigeon Chiara Caselli Carmela Rodney Harvey Gary Udo Kier Hans Klein |
origine | Usa, 1991 |
durata | 105' |
genere | Drammatico |
qualità tematica
erotismo
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Mike e Scott vivono di marchette a Portland.
Segnato da un'infanzia povera e dall'abbandono della madre, Mike
soffre di narcolessia, malattia che lo colpisce con improvvisi e
violenti attacchi di sonno, ed ha come unico legame il fratello
alcolizzato. Scott è il figlio del ricco sindaco della
città ma ha deciso di sottrarsi all'educazione del proprio
ambiente. Come maestro i due hanno il grasso Bob, un
filosofo straccione.
La vita va avanti tra marchette, furti e piccole truffe;
parallelamente il loro rapporto si rinsalda sempre più.
Mike decide di andare alla ricerca della madre ed insieme a Scott
va prima in ldaho e a Seattle, poi a Roma. La ricerca è
vana, ma in Italia Scott si innamora di Carmela; Mike, innamorato
dell'amico e deluso, ritorna in America solo.
Alla morte del padre Scott riprende li suo posto nella classe cui
appartiene e cambia radicalmente vita. Ripudia i vecchi
amici, primi fra tutti Bob e Mike.
Bob muore per il dolore e, paradossalmente, il suo funerale e
quello del sindaco si svolgono a poca distanza l'uno dall'altro.
Per Mike la vita continua identica. Su una strada
dell'Idaho viene colto da un nuovo attacco di narcolessia: un
uomo gli ruba le scarpe, poi un automobilista lo raccoglie.
UN'AMERICA POCO ESPLORATA QUELLA CHE GUS VAN SANT ha
portato nel suo cinema. L'America del Nord Ovest, quella degli
stati Oregon (dove si trova Portland), Washington (Seattle) e
Idaho, lo stato delle patate.
All'interno l'agricoltura è la fonte principale di reddito e
quindi la terra è ancora caratterizzata da ambienti e persone
forse desuete agli occhi di chi identifica gli Stati Uniti con le
metropoli. Sulla costa invece le città vanno alla ricerca
di una propria identità.
Mentre Seattle si è già vista scoprire grazie al grunge,
Portland vuol dire van Sant. Umida e grigia, fa da sfondo
alla vita di due ragazzi i quali, due fra tanti, vendono il corpo
chi per soldi, chi per spirito ribelle. Mentre Scott
avrebbe potuto restare nel suo ambiente, per Mike prostituirsi ha
tutt'altro senso.
Sono omosessuali questi ragazzi? La sequenza d'inizio è un
colpo basso: Mike è seduto su una sedia mentre un cliente gli fa
un pompino. E non ne sembra contento. Più avanti
però lo scopriremo (egli stesso si scoprirà) innamorato di
Scott.
Rapsodia di una nuova era romantica, Van Sant preferisce i toni
melliflui, nonostante conti fra i suoi mentori anche William
Burroughs, romanziere principe della beat generation e fautore
delle più truci perversioni. à infatti l'amore ad esprimere la
vera carica ribelle, più che il sesso, che qui non ha valore di
diversità e controtendenza.
Stavolta il regista adopera un'altra sua musa, omosex
naturalmente: William Shakespeare. La vicenda di Scott
ricalca l'Enrico V e ne prende in prestito anche lunghi
dialoghi. Come in Shakespeare anche qui i bollori giovanili
vengono convogliati nella "saggezza" della maturità,
sempre determinata dalla morte del genitore potente: Scott
abbandona la cerchia di amici che gli è solo servita a
crescere. Lasciandosi però dietro anche un cuore spezzato,
un cuore di ragazzo.
Il rimpianto River Phoenix, poco più che ventenne, ricevette per
l'intensa interpretazione (non si dimentichi la scena della
confessione d'amore illuminata dal fuoco del bivacco) la Coppa
Volpi alla Mostra del Cinema 1991.
Dello stesso regista:
Mala noche, 1985
Drugstore Cowboy, 1989, Vivivideo
Cowgirl, il nuovo sesso, 1993
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