regia, soggetto, sceneggiatura e scenografia | Pappi Corsicato | |
fotografia | Roberto Meddi e Raffaele Mertes | |
musica | canzoni varie | |
interpr. e pers. | epis. Aurora: | Iaia Forte Aurora - Ninni Bruschetta Pistotetta - Enzo Moscato Don Arcangelo |
epis. Carmela: | Cristina Donadio Carmela - Ciro Piscopo Sebastiano - Vincenzo Peluso Vincenzo | |
epis. Libera: | Iaia Forte Libera - Manrico Gammarota Tanino | |
origine | Italia, 1993 | |
durata | 85' | |
genere | Drammatico |
video Fox Video
Aurora ha sposato un uomo ricco e vive in una casa
modernissima nel nuovo quartiere dei centro direzionale di
Napoli. Ma è praticamente sola perché il marito è sempre
fuori.
Per caso incontra un suo vecchio amore, da cui si lascia
lentamente irretire; decide, dopo che il marito l'ha lasciata
senza spiegazioni e senza un soldo, di tornare al paese e
riunirsi a colui che crede l'uomo della sua vita. Ma ne
resterà delusa.
Carmela fa l'infermiera. Dal riformatorio ritorna il figlio
Sebastiano, che però sembra avere poca voglia di lavorare.
Il ragazzo insiste per avere notizie sul padre, che non ha mai
conosciuto, ma la donna è reticente. Sebastiano allaccia
una relazione con Vincenzo, contrabbandiere di sigarette dei
vicolo. Prima di finire di nuovo in galera per una falsa
accusa, scoprirà che la madre in realtà è il padre,
"fattosi" donna per amore della moglie morta suicida e
del figlio.
Libera è costretta ad una vita assai stancante per via del
marito scansafatiche: gestisce un'edicola e si alza ogni mattino
molto presto. Ma il marito resta a casa per cornificaria;
alla ricerca di prove, Libera ne filma le esibizioni. Per
caso la videocassetta finisce tra quelle porno in vendita e
riscuote un successo strepitoso. La richiesta è alta e
Libera organizza un business che la rende ricca, ma resta
tristemente sola.
È UN FILM A EPISODI, OPERA D'ESORDIO DI UN GIOVANE
regista napoletano. Corsicato mette in mostra il suo
immaginario condensandolo in tre storie forti, capaci di
un'autonomia pari a quella delle rispettive protagoniste.
Le eroine eponime dei tre episodi ritengono di aver raggiunto la
libertà, ossia l'affrancamento da quei valori che nei secoli
hanno sempre represso il sesso femminile: la famiglia, l'uomo, il
denaro.
Aurora, Carmela e Libera si trovano così a condividere lo stesso
anelito di libertà, o meglio l'illusione di averla -ià
raggiunta, per scoprirsi invece in una gabbia che cercheranno di
scardinare con ogni forza per poi ritrovarsi alla fine ancora
più sole.
A far da scenario è Napoli, ma è una Napoli anonima che si
nasconde anche dai panorami, una Napoli in bilico fra una
tradizione ormai rifiutata ed un'alienante modernità che la fa
assomigliare a tante altre megalopoli. Ma se gli esterni
(pochi) sono atoni gli interni diventano colorati, luminosi e
sovrabbondanti spie di un gusto kitsch che rivelano il retroterra
culturale delle tre donne e che mostrano come, al di là di una
certa agiatezza economica, sia difficile scrollarsi di dosso il
passato e la propria cultura.
Alle immagini pregnanti e ai limiti dell'estetizzante fa da
cornice una colonna musicale fatta di proprie cult songs, che
creano o sottolineano un'atmosfera irreale. Fra queste
Angeli negri, cantata in una scena venata di erotismo da Enzo
Moscato davanti ad un gruppo di operai.
La sensualità partenopea che permea l'intero film si fa più
viva nell'episodio di Carmela, la cui protagonista pensa di avere
conquistato la libertà facendosi passare per donna per amore del
bellissimo figlio Sebastiano (mai però completamente
nudo). La moglie si era uccisa dopo aver scoperto la sua
tresca con un altro uomo e il bambino non poteva crescere senza
una mamma.
A ciò si deve aggiungere l'omosessualità del ragazzo, reduce
dal riformatorio ed incapace di reinserirsi nella famiglia (che
per quanto sui generis è pur sempre tale) e nella vita, che gli
detta ritmi che non intende seguire. L'unica sintonia che
Sebastiano saprà raggiungere è quella con il bel Vincenzo,
piccolo contrabbandiere di sigarette, con il quale intreccia un
rapporto suggellato da una sensualissima danza ed un appassionato
bacio.