LA MOGLIE DEL SOLDATO

 

tit. originale The Crying Game
regia, soggetto e sceneggiatura  Neil Jordan
fotografia  Ian Wilson
musica  Anne Dudley
interpr. e pers.  Stephen Rea Fergus - Jaye Davidson Dil - Miranda Richardson Jude - Forest Whitaker Jody
origine  Gran Bretagna, 1992
durata  113'
genere  Drammatico

video Vivivideo

Un gruppo di attivisti dell'IRA rapisce Jody, un soldato inglese impegnato in Ulster.
Mentre tutti (in particolare l'implacabile Jude) trattano con severità l'ostaggio, Fergus, un terrorista "volontario", lo tratta benevolmente, liberandolo talvolta dai ceppi ed instaurando con lui un rapporto umano.  In particolare gli promette che se Jody verrà ucciso rintraccerà a Londra Dil, la sua donna, per ricordarle il suo amore.
Dopo qualche giorno l'esercito inglese irrompe nel covo, uccide alcuni terroristi e involontariamente anche Jody, che tentava di fuggire.  Fergus, scampato, va a Londra.  Riesce a trovare Dil, che di giorno fa la parrucchiera mentre la notte si esibisce in un night club.  Tra i due nasce una storia d'amore che trova un'imprevedibile svolta quando Fergus, che si fa chiamare Jimmy, scopre che la ragazza è in realtà un travestito, cosa che lo inibisce molto.
A complicare le cose due terroristi, tra cui Jude, lo hanno rintracciato, chiedendogli di provare il suo attaccamento all'IRA attraverso un attentato ad un giudice.
Fergus non sa che fare: il suo legame per Dil è sempre più forte e teme che i terroristi gli possano far del male.
La svolta avviene quando Dil scopre il ruolo che Fergus ha avuto nella morte di Jody.  Dalla sua violenta reazione scaturirà un tragico finale a sorpresa.

IL FILM, DISTRIBUITO IN ITALIA CON UN BANALE TITOLO che tradisce quello originale ("il gioco del pianto", cioè la guerra) che si rifà alla bella canzone di Boy George che ne è il leitmotiv, ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo.
L'intreccio, con una sceneggiatura particolarmente calcolata e dalla stratificata simbologia, si dipana in due nuclei narrativi che si intrecciano solo nel finale: quello politico e quello erotico.
Ciò che accomuna i due temi (a cui corrispondono luoghi fisici antitetici, l'Ulster e Londra) è il fatalismo: infatti tutti i personaggi, nonostante cerchino di far girare la ruota degli eventi nella direzione voluta, di fatto si scontrano con evoluzioni impreviste.  Il film così gioca proprio sulle violente sterzate che il racconto assume, che creano una forte suspense e che non escludono ulteriori sorprese.
La principale sorpresa riguarda ovviamente Dil (un intenso Jaye Davidson, che ebbe una nomination all'Oscar come migliore attore non protagonista) che riassume nel suo personaggio un erotismo palpabile in tutto il film (a cominciare dalla sessualità latente che esiste tra prigioniero e terrorista per arrivare a quella sconvolgente del rapporto di Dil con Fergus).
Il personaggio di Dil riassume inoltre l'ambiguità che è il segno per eccellenza del film.  Nel corso della storia i personaggi danno immagini di sé diverse dalla loro reale essenza e non di rado mutano.  Ad esempio Jody è un soldato improbabile per il fisico e Fergus in Ulster è un terrorista non militante costretto suo malgrado a recitare la parte del duro, mentre a Londra cambierà, assieme al nome e alla sua visione politica (sia pure attraverso non pochi tentennamenti), atteggiamento nei confronti della sessualità, laddove prima non era neanche capace di accorgersi della natura del locale dove canta Dil.
Ma il trionfo dell'ambiguità è ovviamente Dil, capace di cambiare look a seconda del contesto e delle esigenze, spaziando dalla femminilità più disinvolta e insospettabile alla mascolinità (sia pur assunta su desiderio di Fergus) e che impone comunque il suo fascino di un'androgina, enigmatica bellezza.


Torna all'indice Gran Bretagna - Go back to UK index

Torna all'indice cinema - Go back to cinema index

1