DADDY AND THE MUSCLE ACADEMY

 

tit. originale Daddy and the Muscle Academy (tr. lett.  Papà e l'accademia del muscolo)
regia e sceneggiatura  Iippo Pohjola
fotografia  Kjeil Lagerroos
musica  Elliot Sharp
montaggio  Jorma Hóri
origine  Finlandia, 1991
durata  55'
genere  Documentario

qualità •••           tematica •••           erotismo •••
video (Distribuzione non italiana): Pride.  Edizione in finlandese e in inglese con sottotitoli in inglese

Un'indiscreta carrellata in una dark room (tra possenti pettorali madidi di sudori, uomini nudi o in abbigliamento leather, corpi avvinghiati) ci introduce nell'universo di Tom of Finland, il più famoso disegnatore gay.
Un documentario, di fatto una lunga intervista all'artista rilasciata poco prima della morte, corredato da testimonianze collaterali di persone che l'hanno conosciuto bene: Bob Mizer (il suo editore), Nayland Blake (critico ed artista), Durk Denher (con cui ha creato la Tom of Finland Foundation), Etienne (un artista erotico) e lsaac Julien, il regista inglese di Looking for Langstone.
Il film è diviso in più momenti che coprono molti aspetti della sua ricca personalità e rispondono a molte curiosità: la vita e l'immaginario ("i primi anni", "la guerra"), la carriera ("i primi passi", "il nome di Tom" sul suo pseudonimo, "gli anni Sessanta", "Tom va verso il West"), la tecnica (forse la parte più interessante, poiché ci fa vedere l'artista all'opera mentre disegna i suoi eroi), le caratteristiche dei fumetto ("i comportamenti", "le uniformi", "gli uomini", "le donne", "il potere", "i negri", "la mascolinità totale").
Centinaia di disegni (a partire dai primissimi e dagli schizzi), alcune vignette di Kake con tanto di dialogo e alcuni uomini nudi o in cuoio (senz'altro la costante più caratterizzante dei suo mondo) ne ricreano magicamente l'atmosfera assolutamente particolare.  

IN ASSOLUTO IL PRIMO DOCUMENTARIO SU TOM OF FINLAND, in cui si ripercorre tutta la vita dell'artista, nato nel 1920 col nome di Touko Laaksonen vicino a Turku, in Finlandia, e scomparso nel novembre del 1991.
I suoi primi disegni, fortemente influenzati dalle riviste americane (muscle magazines) degli anni Cinquanta come Physique Pictorial o da film come The Tattooed Sailor and the Hoods, furono pubblicati per la prima volta nel 1958 in Inghilterra.  Fu però l'America, che paradossalmente visitò per la prima volta solo nel 1978, a decretarne il successo.
Il suo personaggio più riuscito, Kake, nacque nel 1968, ma sin dall'inizio i suoi personaggi, che pure si sono evoluti stilisticamente nel corso degli anni, hanno risposto ad un tipo fisico ben definito, il suo ideale di bellezza assoluta: un boscaiolo finlandese sposato ad altri archetipi, come i soldati delle SS (come egli stesso ha più volte ammesso), che tanto lo impressionarono da bambino.
Ne è scaturito un mondo esclusivamente maschile popolato da poliziotti, motociclisti, marinai, boscaioli, soldati in divisa, ragazzi leather il cui unico modo di comunicare è il sesso, vissuto con gioiosa fantasia, col dolore fisico che esalta l'atto sessuale e con la consapevolezza che i ruoli si scambieranno e di lì a poco il passivo diventerà attivo.
Un mondo fortemente sadomaso, contrassegnato da iperboli ed ostentate esagerazioni, colorate con ludica ironia: muscoli gonfiati all'eccesso, membri giganteschi, zampilli prepotenti, strumenti di tortura, manette e catene.
Il documentario, di grande cura formale, è capace di coinvolgere emozionalmente lo spettatore attraverso i tre piani (le interviste, i fumetti e le scene live di nudi o leather) che si intersecano in continuazione, arricchendosi a vicenda.
Iippo Pohjola, anch'egli finlandese, ha cosi trovato la chiave giusta per impadronirsi dello straordinario universo dell'artista, i cui eroi hanno condizionato i comportamenti gay, fungendo da imprescindibile punto fermo di ogni altra opera, fotografica o fumettistica.  Tom of Finland ha imposto una nuova immagine nobile e monumentale del gay, che ha soppiantato quella, fino ad allora spacciata come l'unica, effeminata o travestita.

Dello stesso regista:
P(I)ain Truth, 1993


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