tit. originale | La cage aux folles |
regia | Edouard Molinaro |
soggetto | dalla commedia omonima di Jean Poiret |
sceneggiatura | Francis Veber, E. Molinaro, Marcello Danon, J. Poiret |
fotografia | Armando Nannuzzi |
scenografia | Mario Garbuglia |
costumi | Piero Tosi |
musica | Ennio Morricone |
interpr. e pers. | Michel Serrault Albin, in arte Zaza Ugo Tognazzi Renato Michel Galabru Charrier Claire Maurier Simone Remi Laurent Laurent Bennie Luke Jacob Luisa Maneri Andréa |
origine | Francia/Italia, 1978 |
durata | 103' |
genere | Commedia |
video Warner Home Video, Club dei Video
Renato e Albin stanno assieme da vent'anni e gestiscono a
Saint Tropez un night di travestiti, la cui attrazione è proprio
Albin, noto come Zaza. Qualche litigio vena la loro gioiosa
convivenza; in particolare, Albin nota come Renato sia meno
premuroso nei suoi confronti.
A complicare le cose il figlio di Renato, Laurent (frutto del suo
vizietto, l'essere andato a letto con una donna) si vuole
sposare con Andréa Charrier e chiede al padre di invitare i
futuri consuoceri a cena. Laurent chiede inoltre che non ci
sia Albin, decisamente troppo effeminato, anche perché il padre
della ragazza è deputato nelle liste della "Unione per
l'ordine morale" ed è il trionfo del perbenismo e
dell'inflessibilità. Albin, offeso e indispettito, riesce
comunque ad intromettersi, travestendosi e spacciandosi per la
madre di Laurent. L'inganno, costellato da innumerevoli
equivoci, è alfine scoperto, anche a causa di Jacob,
l'effeminato cameriere di colore.
Charrier, incredulo e furibondo nello stesso tempo, vorrebbe
fuggire ma, braccato da fotografi in cerca di scoop, è costretto
ad andare via travestito da donna attraverso il night, collegato
alla casa.
Un lieto fine suggella il film: Laurent sposa Andréa, mentre
Renato e Albin si riconciliano (per litigare di nuovo al
matrimonio ... ).
IL FILM È TRATTO DA UNA FORTUNATISSIMA PIECE teatrale
di Jean Poiret, il cui titolo La cage aux folles (ossia La
gabbia di pazze) rimanda al nome del locale notturno di Albin e
Renato. La trasposizione sullo schermo non è stata meno
riuscita ed ha ottenuto un successo straordinario di pubblico,
tanto da essere il primo di una trilogia (ma Il Vizietto II e
Il vizietto III non sono certo all'altezza, in particolare
quest'ultimo).
Il film conserva uno stampo teatrale ed è una pochade perfettamente
oliata, costruita con gli ingredienti più tipici come equivoci o
travestimenti, che strappa risate di gusto.
In alcuni momenti è decisamente esilarante, soprattutto quando
la comparsa del tronfio Charrier, messo duramente a ludibrio
dalla situazione, crea inevitabili scintille con Albin e con
Jacob e con i molti oggetti compromettenti della casa (come i
piatti con «i greci che si inchiappettano»). O ancora quando
Albin tenta goffamente di assumere comportamenti più virili.
Molto merito, questo è sicuro, va ai due magnifici protagonisti,
a volte decisamente irresistibili. Tognazzi (che già aveva
recitato travestito in Splendori e miserie di Madame Royale
di Vittorio Caprioli) sa essere impareggiabile, ma ancora più
strepitoso è Michel Serrault (ottimamente doppiato da Oreste
Lionello) che, perfettamente a suo agio nel personaggio, sa
essere elegante quanto pieno di ricca umanità.
La storia non risparmia nessun luogo comune sull'omosessualità,
soprattutto nel personaggio di Albin, un'attempata checca dalle
movenze effeminate. Eppure anche il pubblico gay ha
mostrato una giusta simpatia verso quest'opera, sia perché, a
modo suo, mostra come i rapporti che investono Albin e Renato
siano affini a quelli di una coppia etero, con le stesse crisi e
gli stessi litigi, e sia perché il risultato è decisamente
accattivante e soprattutto mai volgare.
Tutte scelte dipendenti, evidentemente, dal fatto che il film è
stato diretto ad un grosso pubblico e quindi i personaggi
omosessuali dovevano evitare ogni problematico morbosità ed
essere ben graditi, a costo di essere ridotti a macchiette, anche
se garbate ed ilari.
Dello stesso regista:
Il vizietto II, 1980, Warner Home Video.
(N.B. Matrimonio con vizietto. Il vizietto III, 1985, disponibile per Columbia Tristar Home Video, è del regista Georges Lautner).