Percorrere il cammino spirituale
senza un io è bene.
Accompagnarsi con amici
che non nutrono attaccamenti è bene.
Vivere in luoghi
in cui non ci sono conoscenti è bene.
Risiedere in eremi
in cui non ci sono padroni è bene.
Tagliare la corda
che lega alle altrui opinioni è bene.
Far crollare il muro
dell'approvazione altrui è bene.
Eliminare tutti gli attaccamenti è bene.
Lasciare le sei percezioni
in uno stato rilassato è bene.
Ma gcig, Canti spirituali, Adelphi, pag. 107.
Ciò che si pianta bene non viene estirpato.
Ciò che si abbraccia bene non viene sottratto.
Tao Te Ching, 54.
Perciò il Santo non fa niente, e così non rovina niente; egli non trattiene niente, e così non perde niente.
Tao Te Ching, 29
Si ha un bel riunire trenta raggi in un mozzo, l'utilità della vettura dipende da ciò che non c'è.
Si ha un bel lavorare l'argilla per fare dei vasi, l'utilità del vasellame dipende da ciò che non c'è.
Si ha un bell'aprire porte e finestre per fare una casa, l'utilità della casa dipende da ciò che non c'è.
Così, traendo profitto da ciò che è, si utilizza quello che non c'è.
Tao Te Ching, 11.
Solo l'amare, solo il conoscere
conta, non l'aver amato,
non l'aver conosciuto. Dà angoscia
il vivere di un consumato
amore. L'anima non cresce più.
P.P.Pasolini, Il pianto della scavatrice, in: Bestemmia. Tutte le poesie, Garzanti, vol. 1, pag. 243
Il segno della capacità artistica: farsi un problema delle cose ovvie per quanto riguarda se stessi e decidere i problemi degli altri; sapere per gli altri, e per se stessi torturarsi nell'inferno del dubbio; chiedere aiuto ad un servitore e rispondere ad un signore.
Bisogna scrivere ogni volta come se si scrivesse per la prima e l'ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto.
Karl Kraus, Detti e contraddetti, a cura di Roberto Calasso, Adelphi.
Devi saperti immergere, devi imparare,
un giorno è gioia e un altro giorno obbrobrio,
non desistere, andartene non puoi
quando è mancata all'ombra la sua luce.
Durare, aspettare, ora giù a fondo,
ora sommerso ed ora ammutolito,
strana legge, non sono faville,
non soltanto - guardati attorno:
la natura vuol fare le sue ciliegie,
anche con pochi bocci in aprile
le sue merci di frutta le conserva
tacitamente fino agli anni buoni.
Nessuno sa dove si nutrono le gemme,
nessuno sa se mai la corolla fiorisca -
durare, aspettare, concedersi,
oscurarsi, invecchiare, aprèslude.
Gottfried Benn, Aprèslude, trad. di F. Masini, Einaudi, pag. 63.
Sarai un giorno, anima mia, buona, semplice, una, nuda, più manifesta del corpo che ti avvolge? Conoscerai, un giorno, quale sapore abbia la disposizione ad amare e accontentarsi? Sarai, un giorno, compiutamente soddisfatta e priva di bisogni, capace di non rimpiangere nulla, di non desiderare nulla di animato o inanimato per trarne piacere, di non desiderare tempo per godere più a lungo, né un luogo o una regione o un clima favorevole, né gente con cui andare d'accordo? Ti accontenterai della disposizione del momento, godrai di tutto ciò che avrai al momento, ti convincerai che hai tutto da parte degli dei e che è e sarà bene per te tutto ciò che a loro piace e che intendono dare per la salvezza dell'essere perfetto, dell'essere buono, giusto, bello, che genera tutte le cose, le tiene insieme, le circonda e le abbraccia quando si dissolvono per generare altre cose simili?
Marco Aurelio A se stesso. Pensieri.
Si muore sempre per una parola che è stata delusa.
Non c'è somiglianza se non al prezzo di una rinuncia.
Puoi contare soltanto i giorni che perdi.
Da: Edmond Jabès, Il libro della sovversione non sospetta, Feltrinelli.
14. [...] Ma quanto mai chiaramente si tradisce l'amore dei sessi come impulso alla proprietà: l'amante vuole l'esclusivo, incondizionato possesso della persona da lui ardentemente desiderata; vuole un assoluto potere tanto sulla sua anima che sul suo corpo, vuole essere amato lui solo e prendere stanza nell'anima dell'altro e signoreggiarvi come il bene più alto e più desiderabile. Se si pone mente al fatto che ciò non è altro che escludere tutto il mondo da un bene prezioso, da una sorgente di felicità e di piacere: e si considera che l'amante mira ad impoverire e spogliare ogni altro concorrente e che vorrebbe diventare il drago del suo prezioso tesoro, essendo il più spregiudicato ed egoista di tutti i «conquistatori» e i predatori: se si tiene finalmente presente che allo stesso amante tutto il resto del mondo appare indifferente, pallido, senza valore, e che egli è pronto a fare ogni sacrificio, a sconvolgere ogni ordinamento, a mettere in secondo piano ogni suo interesse, ci si meraviglierà che questa selvaggia avidità di possesso e questa ingiustizia dell'amore sessuale sia stata a tal punto esaltata e divinizzata, come è accaduto in tutti i tempi, e che anzi da questo amore si sia ricavato il concetto di amore come contrapposto all'egoismo, mentre questo è forse proprio l'espressione più spregiudicata dell'egoismo stesso.
179. I nostri pensieri sono le ombre delle nostre sensazioni - sempre più oscuri, più vuoti, più semplici di queste.
232. Non si sogna, oppure si sogna in modo interessante. Si deve imparare a fare altrettanto nella veglia: non vegliare per nulla o vegliare in modo interessante.
264. Quel che noi facciamo non è mai compreso, ma sempre solo lodato e biasimato.
304. Sono fondamentalmente avverso a tutte quelle morali che dicono: «Non farlo! Rinucia! Frenati!»Sono invece ben disposto verso quelle che mi incitano a fare qualcosa e a farla di nuovo e a sognarci da mane a sera e di notte, e a non pensare ad altro se non a farla bene; tanto bene quanto appunto a me soltanto è possibile! A chi vive così, una dopo l'alra, continuamente, viene a cadere ogni cosa che ad una siffatta vita non si conviene; senza odio e senza disgusto, egli oggi vede questo e domani quello prendere congedo da lui, come le foglie ingiallite, che ad ogni più mosso alito di vento vengon rapite all'albero; oppure non vede affatto che si sta prendendo congedo da lui, tale è il rigore con cui il suo sguardo s'affissa nella sua meta, e soprattutto in avanti, non da un lato, indietro, in basso. Il nostro agire deve determinare ciò che noi lasciamo andare: agendo, lasciamo andare [...].
Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, trad. it. di Ferruccio Masini, Adelphi.
...e dunque continuerò, bisogna dire parole fin quando ce ne sono, bisogna dirle, fino a quando esse mi trovino, fino a quando mi dicano, strana pena, strana colpa, bisogna continuare, forse ormai è stato fatto, forse mi hanno già detto, forse mi hanno portato fino alla soglia della mia storia, davanti alla porta che si apre sulla mia storia, mi stupirebbe se si aprisse, sarò io, sarà il silenzio, lì dove sono, non so, non lo saprò mai, nel silenzio non si sa, bisogna continuare ed io continuo.
Samuel Beckett, L'innominabile, trad. it. di Aldo Tagliaferri, Einaudi, pag. 464.
face | mind games | heartbeat | sounds | words | outside | updates