Nel campo musicale amo tendenzialmente un po’ tutti i generi…anche se quello pop dance commerciale mi esalta maggiormente visto che, come dicevo, adoro scatenarmi in pista…mi piace anche tantissimo il genere revival stile anni ’60, ’70 e ’80 sia italiano che straniero…ma non disdegno nemmeno quello trash…insomma…quando mi lancio sotto i riflettori non c’è niente e nessuno che mi possa fermare anche se lo faccio esclusivamente per divertirmi e riderci sopra, il classico animale da palcoscenico…mai seriamente…sarebbe una rovina! Ascolto volentieri la radio ( Radio DJ in testa ), sia la musica italiana che quella staniera…spazio senza batter ciglio da Battisti agli Aqua, da Gloria Gaynor a Mina, dagli Abba a Fiorella Mannoia, dai Village People ai Pink Floyd, da Cristina d’Avena a Corona, dalle Spice Girls a Renato Zero…insomma…macino un po’ di tutto. In ogni caso ho due punti fissi nel mio vasto universo musicale: Madonna ed Enrico Ruggeri. La prima legata alla mia anima "ballerina", il secondo alla mia parte più riflessiva, quella che si interroga sulle realtà dell’animo umano.

La Mole Antonelliana

Sono anche un appassionato d’arte e di musei…soggiornerei al Luovre senza mai stancarmi e agli Uffizzi senza rischio di perdermi. Quando sono a spasso per conto mio, più volte mi soffermo di fronte ad una torre medievale, ad una chiesetta gotica o ad un palazzo rinascimentale, cercando di carpire da tutto quello che mi circonda, l’essenza del genio che l’ha progettato o costruito. Per questo motivo sono anche un grande amante della mia città natale, TORINO, che reputo una splendida culla di numerosi capolavori mondiali ma purtroppo poco conosciuti e valorizzati. Il barocco qui la fa da padrone con i suoi palazzi aristocratici che celano al loro interno sempre delle splendide sorprese. Le strade porticate e rettilinee…le piazze aperte ed eleganti…i grandi parchi urbani dell’Ottocento…l’incantevole oasi della Collina costeggiata dal Po… fanno di Torino un luogo magico e quasi surreale, ancorato ad una realtà antica, il fascino nostalgico di una città incorniciata dallo splendido anfiteatro delle Alpi tra cui spicca il Mon Viso. Il Patrimonio architettonico delle residenze sabaude costituisce un unicum che raccoglie una decina di palazzi che conservano dei veri e propri tesori d’arte. La presenza della Fiat ha dato nuovi impulsi a questa realtà urbana che si è trovata ad affrontare il ruolo di metropoli quando era mancato quello di prima capitale d’Italia…Torino ha creato la moda, il cinema, la televisione, il telefono ma non sempre è riuscita a tenersi per sé queste sue creature : nella maggior parte dei casi venivano "rapite" da altre città italiane…Adesso sembra che l’antica capitale sabauda, insieme al resto del Piemonte, venga finalmente riscoperta dai grandi circuiti d’arte europei e mondiali…la recente Ostensione della Sindone della primavera 1998 ha proiettato nel mondo l’immagine di una Torino monumentale tutta da scoprire….e che sia la volta buona!