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Guida ai fiumi e
torrenti navigabili
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Da:
Loc. Dogana (CH)/(I)Villa di Chiavenna A: lago della diga di Villa |
Difficolta:3+/4
(5) Pendenza: 25 m/km |
Lunghezza:
1.7 km Ore: 00.45 |
WW Stelle: * * * Paesaggio: * * - |
Periodo
migliore: Marzo - Ottobre (regolato) Assistenza da riva: buona |
Portata:
8 mcs Idrometro: Nessuno |
Temperatura
acqua: fredda Qualita acqua: buona |
Imbarcazioni: Kayaks da torrente |
Tratto breve ma molto
intenso,dove l'acqua rilasciata dalla galleria poco prima
del confine svizzero, scorre liberamente fino al lago
della diga in Italia, questo e l'unico tratto alto del
fiume Mera che si può discendere, per quasi tutto l'arco
dell'anno senza dover attendere forti pioggie!
Un torrente che non vi darà tregua, soprattutto nel
primo tratto continuo e abbastanza pendente, sembra
diventare piu' facile,verso la fine ma é meglio non
rilassarsi troppo le cravatte sono sempre in agguato!
Difficile spiegare ai
carabinieri che ogni tanto passano sul ponte, che non
avete attraversato il confine in canoa, ma non
preoccupatevi nessuno vi sparera addosso!
(Salvo qualche agricoltore inferocito)
Punti speciali
Un palo di legno
incastrato sporgente nel centro del fiume può essere
molto pericoloso se preso male (maggio 1998).
Verso la metà del percorso (poco dopo il masso a
piramide) un dislivello creatosi nel 1994 dovuto a massi
accatastati alla rinfusa, possono dare dei problemi anche
perche' c'è una possibilità di incastro se non si
imposta bene il passaggio. E stato anche avvistata (maggio 1998)una grossa putrella di ferro che
con le piene può muoversi creando grossi
problemi.(probabilmente sorreggeva la rete di confine che
era stata tirata anche sul fiume!!)
Il fiume
Il fiume Mera in questa
zona è ancora allo stato torrentizio.
Di origine glaciale nasce nei pressi del passo del Maloia
nella val Bregaglia (Svizzera) dove è chiamato Maira, la
valle continua in territorio italiano per poi sboccare a
Chiavenna (SO) e continuare dopo aver ricevuto le acque
del Liro, la sua corsa (ora più placida) nella piana
della val Chiavenna, che termina al lago di Novate
collegato all'estremità nord del lago di Como.
Visualizza la mappa (in costruzione)
Rafting
Il tratto non è certo ideale per il rafting, anche se volendo con un buon livello d'acqua lo si potrebbe discendere (con alcuni rischi), non ci risulta comunque che fino ad ora qualcuno ci abbia provato.
Accesso e logistica
Come raggiungere la provincia di Sondrio.
Come raggiungere il tratto della Dogana
Chi arriva da Milano o dalla Valtellina deve raggiungere il trivio di Fuentes al confine delle provincie di Lecco-Sondrio e Como e andare in direzione Chiavenna (Strada Statale 36). Una volta attraversato il fiume Mera,(che qui scorre in una gola scavata tra i massi enormi della Paleofrana sulla quale è sorta la cittadina di Chiavenna)dopo circa 100 mt arriverete ad un incrocio di quattro vie, seguite la direzione:passo Maloia/ St.Moritz(CH) (Strada statale 37). Dopo Circa 8 km giungerete nel comune di Villa di Chiavenna, qui andate verso la località Dogana dove si trova il tratto in oggetto.
Imbarco/sbarco
Per imbarcarvi potete
parcheggiare la macchina nell' enorme parcheggio per i
camion, che trovate 50 mt prima della Dogana Italiana.
Scendete verso il torrente che si trova a poche decine di
metri, cercando di non schiacciare l'erba
dei prati per evitare che i proprietari (giustamente) vi
trattino in malo modo, meglio ancora se scendete dalla
scarpata sopra i detriti.
Giunti nei pressi delle riva risalite verso sinistra
seguendo il sentiero, superati alcuni massi troverete la
rete di confine, qui vi potete imbarcare (lo si può
fare anche più sopra, ma non sappiamo cosa ne pensano le
Guardie Svizzere ed i loro colleghi Italiani, provateci
voi e poi fateci sapere!)
Per parcheggiare allo sbarco
bisogna scendere circa 800 mt prima della dogana sulla
destra e attraversare il ponte (visibilissimo) che si
trova all'inizio del lago, dopo il ponte sulla destra
troverete un ampio parcheggio sterrato.
Ma visto che il tratto in questione non è molto lungo vi
consiglio di tornare a piedi verso l'imbarco e il
parcheggio dei camion.
Ricognizione e appoggio
Il torrente è costeggiato a poca distanza da sentieri su tutte due le sponde, oppure può essere visionato camminando sulle rive facendo attenzione ai piccoli massi pericolanti ed agli alberi.
!!Siete sicuri di essere in grado di scendere questo tratto?!!
ll tratto e un 4/4+
potrebbe diventare un 5°, é ingombro di massi e molto
veloce, va disceso conoscendo bene la tecnica, e con
materiali adatti, va verificato pezzo per pezzo anche
perchè può subire modifiche e ostruzioni a causa dei
materiali trasportati dalle piene.
Per contattare i canoisti indigeni cliccate qui.
La discesa incomincia!
Siete vicino alla rete
di confine sotto di voi ci sono i 100 mt piu' turbolenti
e continui che richiedono un ottima padronanza
dell'imbarcazione, manovre decise e repentine, il
torrente non vi da lo spazio per potervi riscaldare, se
non ve la sentite potete imbarcarvi 100 mt più sotto,
dove c'e' meno pendenza e' un po' più di spazio.
Si continua per altri 250 mt circa in un letto
leggermente più ampio che vi permettera di fermarvi per
giocare in qualche buco.
Ad un certo punto vedrete un grosso masso con la forma
che ricorda una piramide (vedi la foto) il
grosso della corrente passa a sinistra e crea un certo
dislivello, che si conclude con una piccola pozza.
Rapida prima
della 'piramide',foto dell'estate 1991, Flavio
Ciarrocchi (Io) con il suo vecchio 'Tifun slalom'
(Prjion) Clicca sulla foto per visualizzarla più grande. |
Proseguendo dopo 30/50 mt troverete un passaggio difficile (!!ricognizione obbligatoria!!) sulla sinistra c'e' un grosso masso sporgente verso il fiume, il grosso della corrente gli passa sotto, conviene tenersi lontani per non rischiare di rovesciarsi, anche perchè subito dopo ci sono due forti dislivelli ravvicinati costituiti da massi accatastati, infatti qui il letto del fiume si allarga su una piana alluvionata, tra i massi è possibile che ci sia qualche ramo e attenzione agli incastri (è già capitato), visionate attentamente il passaggio e decidete se farlo (senza dimenticare di preparare una sicura).
Il torrente continua la sua corsa per gli ultimi 400 mt verso il lago, talvolta modificando pesantemente il suo corso a causa delle piene e delle ruspe che asportano il materiale di troppo, scendete divertendovi ma facendo attenzione ad evitare le cravatte sui numerosi massi nascosti.
Giunti nel lago se non ci sono pescatori passate oltre il ponte e sbarcate a sinistra dove c'e' il parcheggio sterrato, fatelo velocemente perchè nella diga e vietata la navigazione ed e facile incontrare una pattuglia di Carabinieri venuta a controllare se siete giunti dalla Svizzera via fiume.
Fatevi un altra discesa oppure caricate le canoe e..... andate al crotto Quartino giù a Santa Croce di Piuro (molto caratteristico) a farvi un panino e una birra!
pagaia@geocities.com "Mastro di ragnatela"- Web master Flavio Ciarrocchi - Mobile +39 (0) 348 6543533 Indomita Valtellina river club di kayak |
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