Note a "Conversazioni con i malati" di Marcello Labor
Note a Conversazioni con i malati di Marcello Labor


N.B. - [In costruzione, ma Deo volente sarà completato presto]. Le note che seguono non sono di Marcello Labor, ma della redazione di questo sito, ed hanno lo scopo di documentare le fonti - bibliche, patristiche, liturgiche - di cui si nutriva il pensiero di Marcello Labor.

[1] Marcello Labor ricorda qui l'inno Vexilla regis prodeunt che si canta ai Vespri dalla domenica di Passione al Giovedì Santo e nella festa dell'Esaltazione della Santa Croce il 14 settembre. I versi tradotti da Labor recitano: Fulget Crucis mysterium/ qua vita mortem pertulit/ et morte vitam protulit.

[2] Dal Vangelo di San Luca nella traduzione Vulgata: Hoc est corpus meum quod pro vobis datur. Hoc facite in meam commemorationem. [...] Hic est calix novum testamentum in sanguine meo qui pro vobis fundetur.(Lc 22:19-20) [Questo è il mio corpo che viene dato per voi. Fate questo in mia memoria. [...] Questo è il calice, il nuovo patto nel mio sangue, che sarà sparso per voi.] Labor ricorda la formula "il calice del nuovo patto," che è quella delle parole della Consacrazione nella Messa: calix novi testamenti.

[3] Io 1:11, In propria venit et sui eum non receperunt [venne nella sua proprietà e i suoi non lo ricevettero].

[4] Dalla prima lettera di san Giovanni, 1:1: quod perspeximus...de verbo vitae [ciò che abbiamo visto...della Parola di vita].

[5] La festa della Presentazione della Vergine al Tempio si celebra il 21 novembre. A Trieste questa festa prese il nome di 'Madonna della Salute' in memoria della cessazione dell'epidemia di colera del 1849, cessazione attribuita all'intercessione della "Madonna dei Fiori", un busto cinquecentesco della Madonna col Bambino che fu portato in processione fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore per impetrare la fine dell'epidemia. Il busto era noto in città perché gli si attribuiva un miracolo: giocando a bocce nell'osteria della famiglia Fiori, dov'era la statua pure di proprietà dei Fiori, un avventore impermalito scagliò una boccia contro la statua, colpendola alla tempia destra, e ne uscì sangue. Quando, dopo la processione, l'epidemia cessò, fu istituita in ricordo la festa della 'Madonna della Salute' il 21 novembre.
    Quando Marcello Labor era parroco di San Giusto il busto della Madonna dei Fiori era esposto sull'altare della cappella omonima. Ora la statua è si trova nella cappellina dedicata alla Madonna nella sede dell'INAIL di Trieste, dov'era un tempo l'osteria dei Fiori.

[6] Dal discorso di Pio XII ai malati, in: Discorsi e Radiomessaggi di Pio XII vol. 11 (marzo 1949-febbraio 1950), p. - (Città del Vaticano: Libreria Editrice Vaticana 1950).

[7] Probabilmente parafrasi del salmo 33:9, gustate et videte quoniam suavis est Dominus [gustate e vedete com'è soave il Signore]. 1