G. Rossini, Stabat Mater
Pesaro, Teatro Rossini, 4 settembre 1987
Susan Dunn - soprano I
Marilyn Horne - soprano II
Chris Merrit - tenore
Simone Alaimo - basso

Coro Filarmonico di Praga
Philharmonia Orchestra
Giuseppe Sinopoli

Intensamente drammatico ma allo stesso tempo nettamente delineato nei contorni formali il taglio interpretativo proposto dal maestro Sinopoli. La straordinaria orchestra e l'eccellente coro hanno costruito un magico tappeto sul quale le splendide voci dei solisti, al meglio delle loro possibilità, hanno disegnato le commosse melodie rossiniane suscitando quell'emozione e quegli entusiasmi che quest'opera non manca mai di innescare nel pubblico. La purezza del canto della Dunn si è imposta sia nel duetto col contralto sia nel trascinante "Inflammatus". Bellissima la Cavatina proposta da Marilyn Horne con un colore di voce di stupenda brunitura e di seducente espressività. Chris Merrit ha svettato con rara intensità nel "Cujus animam". Nobile e suadente Simone Alaimo nella sua bella aria e nel recitativo con coro proposto con rara finezza declamatoria.
A. Cavicchi
Giuseppe Sinopoli ha inseguito costantemente un ideale interpretativo unitario, ma ha scelto una terza via rispetto alle interpretazioni più tradizionali. Non ha mai accentuato, nemmeno nei numeri solistici, la componente più esplicitamente melodrammatica della partitura, ma non ha mai ceduto nenache all'interiorizzazione intimistica delle pagine più rarefatte. [...] Sinopoli ha invece cercato di mantenere uniformemente alta la temperatura drammatica, dando ampiezza e sonorità allo sviluppo melodico delle parti solistiche e mettendo in evidenza le sommesse arditezze armoniche e timbriche delle pagine strumentali.
G. Barbieri

Musica Viva, novembre 1987



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