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LA CORSA

Note varie e consigli tecnici.

Per chi inizia.

Chi intraprende per la prima volta questo sport, specialmente dopo una vita passata dietro una scrivania, non deve assolutamente avere fretta di acquisire l’allenamento e la scioltezza voluti!

Spesso il peso in eccesso, la mancanza assoluta di allenamento ed i non pochi problemi legati alla quotidianità, provocano un abbandono precoce da parte di coloro che iniziano questo sport senza le dovute cautele.

Quando si inizia, e questo vale non solo per i primi giorni di attività, ma anche per i primi mesi, se si e’ fuori allenamento, occorre correre senza premura, senza cercare la velocità: si corre come suggerisce il proprio corpo, piano, con le pause necessarie, per prendere fiato. Se un giorno si è molto stanchi o si ha un leggero raffreddore, è meglio lasciar perdere: anche una "corsetta" fatta in condizioni non ottimali, puo’ diventare, per chi inizia, un vero inferno e ciò può significare l’abbandono degli allenamenti.

 

L’abbigliamento.

Il bello della corsa e’ costituito anche dalla estrema libertà di abbigliamento, senza essere obbligati a ricorrere a capi di vestiario tecnici e costosi: l’unico elemento di fondamentale importanza e sul quale non dovrete cercare compromessi sono le scarpe. Acquistare un buon paio di scarpe per la corsa, significa evitare traumi al ginocchio, ai legamenti, ai talloni, dolori articolari e muscolari, il tutto causato da un paio di scarpe non adatte. I dolori al ginocchio possono venire anche quando si appoggia il piede in maniera errata (ad esempio se si tende ad appoggiare il piede verso l’interno): in questo caso conviene acquistare un paio di scarpe adatte appunto alla correzione di questo difetto…parlatene con più rivenditori di scarpe sportive e non fidatevi solo dei consigli di un singolo "commerciante".

Risolto il problema delle scarpe non resta che vestirsi con l’abbigliamento piu’ consono alla stagione ed alla giornata ed uscire.

 

Il clima.

Il caldo ed il freddo, la pioggia e la neve, non dovrebbero spaventare nessun fondista. Spesso però se la giornata non e’ delle migliori, non si trova la "spinta psicologica" ad uscire e correre.

Ad ogni buon conto si fa l’abitudine a tutto: se si e’ corso già un paio di volte sotto la pioggia, specialmente d’estate, diventerà poi facile pianificare le proprie sedute di allenamento anche sotto l’acqua: ne otterremo solo un piacevole refrigerio alla calura estiva ed una certa soddisfazione. Correre sotto la pioggia d’inverno e’ invece meno piacevole ed a volte non proprio consigliabile se non si abita in luoghi temperati anche nella stagione invernale. Ad ogni modo il freddo ed anche la pioggia d’inverno non costituiscono un grosso problema se si corre: basta coprirsi con piu’ "strati" (maglietta, felpa, maglia di lana ed infine cerata o K-way); superato lo "scoglio" iniziale, ci troveremo presto avvolti in un dolce tepore e la pioggia ed il freddo ci sembreranno visti come da spettatori esterni. Per le gambe non e’ strettamente necessario (a meno che la temperatura non scenda sotto lo zero od il vento sia particolarmente gelido) utilizzare pantaloni lunghi; anche le tute in acetato sono, a mio avviso eccessive. Le gambe sopportano bene il freddo; e’ solo importante coprire bene la parte superiore del corpo, con riguardo particolare al capo; infatti e’ dalla testa che si perde molto del calore corporeo, quindi, quando fa freddo, consiglio un berretto di lana (di quelli tipo marinaio, ad esempio)

Il caldo invece, se molto intenso, puo’ provocare dei problemi anche seri: la sopportazione del caldo si sviluppa con l’allenamento. Il fisico, dopo un po’ di corse nella canicola, sviluppa una maggiore resistenza al caldo; occorre comunque stare attenti alla perdita eccessiva di liquidi. Se siete in fase di allenamento leggero e la vostra corsa non potrà che durare al massimo mezz’ora o quarantacinque minuti, la perdita di liquidi e’ ben tollerata dal fisico anche con temperature torride. Se prevedete un allenamento lungo o una gara in piena estate, prevedete di integrare strada facendo i liquidi che perderete durante la corsa. In ogni caso se avvertite un profondo senso di spossatezza o giramenti di testa, interrompete la corsa e disponetevi in una zona ombreggiata, possibilmente coricatevi e cercate di reintegrare al piu’ presto i liquidi.

Durante i mesi più caldi comunque, personalmente non disdegno di alternare le corse a delle sane nuotate: se avete la fortuna di abitare in una città di mare dedicate il tempo che avreste dato alla corsa ad una bella nuotata (al limite anche in piscina). Ho notato che, alla ripresa degli allenamenti non si perde il fiato acquisito, anzi ho rilevato un tangibile miglioramento sia nella capacità respiratoria che nella resistenza muscolare delle gambe. Pertanto reputo che il nuoto sia il migliore complemento alla corsa, anche per quei periodi (che purtroppo possono capitare) nei quali si e’ costretti a stare fermi per traumi ai legamenti o strappi muscolari. Il nuoto, in quest’ultimo caso, e’ anche indicato per affrettare la guarigione da traumi di questo tipo.

Gli allenamenti.

Normalmente occorre un minimo di programmazione degli allenamenti. Purtroppo, e’ inutile raccontarci delle frottole: la vita quotidiana, con i suoi numerosi impegni e problemi ci porta spesso a trasgredire il nostro piano degli allenamenti. Spesso chi non corre o non fa sport, si giustifica appunto per i troppi impegni di lavoro o problemi personali; spesso e’ un pretesto per giustificare la propria pigrizia allo sport.

So bene che spesso sembra troppo faticoso o stressante mettersi a correre la sera, dopo una giornata di lavoro, o rinunciare al pasto di mezzogiorno per andare in pista o al parco a correre. Spesso anch’io non ho voglia di andare a correre, e me ne andrei più volentieri a casa a riposare; basta solo indossare le scarpette e già si è entrati in un’altra ottica; poi quando comincerete ad accennare i primi passi di corsa, dimenticherete ogni pigrizia e farete il vostro allenamento tranquillamente.

Raccomando: non forzate mai il fisico se vi sentite stanchi o stressati; la corsa, prima di tutto, deve dare beneficio al fisico ed allo spirito, e, solo secondariamente, può diventare impegno sportivo, anche agonistico. La corsa non dev’essere un secondo lavoro, o un impegno troppo stressante che si sostituisca agli impegni primari della vita quotidiana. Cercate solo di correre quando potete, ma con una certa costanza: se un giorno o due siete costretti a saltare le vostre sedute di allenamento, cercate di recuperarle in settimana, anche se di durata inferiore.

Dove correre.

Cercate di trovare percorsi piacevoli anche visivamente. Io per comodità corro in pista, ma non e’ certo il massimo della vita! Correre in pista e’ piuttosto noioso; lo si può fare solo se si riesce a far lavorare il cervello su altri "argomenti" mentre si corre, così si riesce a non annoiarsi mentre si sta facendo l’ennesimo giro di pista. Quando si può, il sabato o la domenica, si cerchino percorsi nel verde, fuori città, o in riva al mare, anche su strade asfaltate, ma in orari poco "trafficati".

Molti considerano che correre in mezzo al traffico cittadino faccia meno male rispetto alle persone che vi stazionano o vi transitano in automobile: io penso che durante una corsa in mezzo al traffico si immagazzinino più sostanze venefiche del normale, proporzionalmente alla maggior quantità di ossigeno richiesta dal corpo. Pertanto evitate le strade troppo trafficate, oppure, se non potete farne a meno, scegliete comunque strade aperte, come le litoranee o le strade collinari, ove si hanno minori concentrazioni di smog.

 

Quanto detto fin’ora costituisce una serie di consigli maturati sull’esperienza personale dello scrivente, che e’ l’esperienza di tantissime altre persone comuni, che, senza la pretesa di diventare grandi maratoneti, si sono avvicinate alla corsa per cercare di migliorare il proprio benessere fisico ed interiore e senza peraltro trascurare gli impegni verso la famiglia ed il lavoro, ai quali la corsa non si dovrà mai sostituire.

In ultimo, augurandomi che grazie ai miei consigli, qualche nuova persona si avvicini a questa meravigliosa attività sportiva, vi mando ad un altro sito che tratta dell’argomento e che consiglio di guardare: CLICCA QUI!

 

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