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C'è nei miei quadri un profondo sentimento che nessuno può rifiutare ragionevolmente e che va considerato invece nella luce della realizzazione pittorica e artistica del quadro: il mio punteggiare certe composizioni con accenni luminosi, per un verso è un mio bisogno che vuol significare alcuni momenti della mia ispirazione, ma per un altro verso è una necessità stilistica e compositiva dell'opera, nella quale quelle accensioni di colore svolgono una funzione di contrappunto cromatico necessario. In questo naturale connubio tra necessità interiore dell'artista e necessità stilistica del quadro sta, a parer mio, il valore dell'opera, il momento in cui il valore personale di un sentimento diventa momento generale, universale. C'è nella mia pittura una tenerezza per la natura, un abbandono alla fantasia, una ricerca del colore, una indagine di sensibilità portate all'esasperazione nella mia pittura che rendono ogni mio quadro carico di emozione, la quale si distende soltanto nella ricerca della resa pittorica, ella composizione cromatica avventurosa e quasi barocca, nella ricchezza di toni, negli accostamenti talvolta coraggiosissimi e risolti spesso in chiave d'avventura giunta miracolosamente a buon fine. Quasi mi scordassi i dettami delle scuole, gli insegnamenti delle accademie, trascuro i misteriosi impedimenti fra toni caldi e toni freddi, i cui accostamenti seguono regole ben precise.
E' una pittura di emozione di sentimento che non prescinde però dalla qualità istintiva del buon pittore, dalla ricchezza intima di chi vive, elabora, riscontra in sé stesso, gli sviluppi, le evoluzioni di un mondo artistico e spirituale che ci ha portato a questi nostri momenti.
Comunque una pittura che dà valore rigenerante al sentimento, che dichiara con fermezza la prevalenza del sogno sulla realtà, che tale torna ad essere soltanto dopo l'interpretazione, e la mediazione della mia anima, una pittura che pur nell'apparenza quasi consueta dei soggetti, vuole rivelare una intima vibrazione rinnovatrice, vuole offrire l'immagine d'una rinnovata sensibilità che non rifiuta i valori del sentimento e i dati incontrovertibili di una realtà interpretata e vissuta.
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