Armando Catania
| Questi quadri sono contrappunti, modulazioni, variazioni, ricami sul tema che, fin dall'inizio, e' dominante nella mia attivita' artistica. E' il paesaggio contemplato sopratutto in due aspetti: l'acerba fragranza della primavera, il languore, ora triste, ora inebriante dell'autunno. Oggi esso ci appare spesso frammentario, si intravede in qualche lembo, in qualche squarcio ancora intatto, dai quali traspare, in parte, l'amenita' del tempo che fu. L'arte, come per magia, lo libera della deturpazione fatta dall'uomo e con un appassionato restauro fantastico lo restituisce all'antico splendore. Questa pittura e' un dono che io faccio, mi sia consentito dirlo, innazitutto a me stesso: per me dipingere e' una necessita' di vita che solamente con essa avra' fine. Maturo di anni di esperienza, continuo a svolgere il mio lavoro con l'emozione ed il fervore di un principiante. Sentirsi sempre principiante (come lo stesso Michelangelo ultraottantenne ha affermato) e' proprio di ogni artista, sia grande che piccolo. Per gli amanti del bello, per gli attenti osservatori, mi auguro che questi quadri abbiano una doppia valenza che ne consenta una fruizione completa. In queste mie opere essi ritroveranno e riproveranno, a loro volta, i sentimenti e le suggestioni che mi hanno indotto a creare, divenendo, in modo passivo, compartecipi nella realizzazione di esse. D'altra parte, uscendo da questi canoni estetici e tecnici, si potra' leggere tale messaggio: amare la natura e adoperarsi perche essa ritorni il piu' possibile a misura d'uomo. A. Catania |
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