Giù le mani dalla Jugoslavia
No alla guerra della Nato!

Aerei partiti dalle basi in Italia e missili lanciati dalle navi da guerra dei paesi della NATO hanno colpito la Jugoslavia, da Belgrado a Pristina, seminando morte e distruzione fra la popolazione civile.

Ce la presentano come una guerra giusta. Ma mentono, come sempre hanno mentito. La verità è che le donne, i bambini, gli stessi profughi che in queste ore muoiono sotto le bombe occidentali, non muoiono per ragioni umanitarie ma per gli interessi, convergenti e contraddittori, dell'imperialismo.

Muoiono per gli interessi imperialistici USA, che vogliono da un lato consolidare la propria egemonia militare in Occidente e dall'altro riequilibrare con la propria presenza l'espansione europea nei Balcani. Muoiono per gli interessi del capitale tedesco che dopo aver assimilato la Croazia vuole rimuovere dal proprio cammino l'ostacolo serbo. Muoiono per gli interessi del capitale francese che dopo aver sostenuto ed armato il dittatore Milosevic in funzione antitedesca, vuole ora partecipare ai vantaggi della sua possibile eliminazione. Muoiono per gli interessi del capitale italiano che mira a contendere alla Germania il controllo economico di ampie zone balcaniche. È dunque il neocolonialismo che si affaccia in questo fine secolo, dall'Iraq ai Balcani. Il crollo dell'URSS gli ha sgombrato il campo. La crisi economica ha moltiplicato i suoi appetiti. L'omologazione della socialdemocrazia europea gli ha fornito la necessaria copertura nelle retrovie.

Ogni finzione diplomatica viene stracciata. L'imperialismo non ha più bisogno della copertura dell'ONU, né della cosiddetta legalità internazionale, né del rispetto della Costituzione. Può permettersi l'esibizione della forza quale unica legge dell'ordine mondiale.

Occorre allora reagire, con la più ampia mobilitazione.
È necessario e possibile.
Mobilitiamoci subito contro la guerra.
Né un uomo né un soldo, non una base o mezzo militare vanno impiegati per la guerra nei Balcani.
Via l'Italia dalla NATO, via la NATO dall'Italia.
Le forze parlamentari comuniste, pacifiste, coerentemente democratiche si uniscano nel ritirare la fiducia al governo della guerra.
Solidarietà verso il popolo serbo e i popoli oppressi dei Balcani: perché siano quei popoli e non i generali d'Occidente a rovesciare i Milosevic per costruire una federazione socialista balcanica quale unica possibile cornice per i diritti di autodeterminazione di ogni popolo della regione e dello stesso popolo kosovaro.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo "Antonio Gramsci" di Quiliano

volantino distribuito fra i lavoratori della zona di Quiliano (provincia di Savona) a fine marzo

 

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Ultimo aggiornamento: 26 maggio 1999.

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