14 NOVEMBRE 2000 |
LORENA |
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Gent.mo Dr.Andreozzi Sono una ragazza di 29 anni e soffro di emicrania senza aurea da circa 12/13 anni (anche mia madre ne soffre). Gli attacchi sono di circa 4/5 al mese. Mi è stata diagnosticata dal Centro Cefalee Molinette di Torino dove ho seguito un ciclo di terapie biofeedback e training autogeno. Avrei dovuto continuare da sola a casa ma, sembra strano, non trovo 20 minuti di tempo e quando provo a rilassarmi mi addormento e questo mi crea quale scompenso. Come calmate uso Imigran supposte o iniezione sottocutanea e Maxalt pastiglie solubili (valido ma caro). Ecco le mie domande: io prendo un contraccettivo orale: quanto influisce sulla mia emicrania? Le chiedo questo xchè ultimamente in concomitanza del primo giorno di ciclo soffro di forti attacchi a cui nemmeno l'assunzione di Imigran riesce a combattere. Il mio lavoro sussiste nello stare 8 ore davanti ad un video: può aggravare o addirittura causare l'emicrania? Grazie per l'aiuto. |
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Alcuni brevi suggerimenti: dando per scontata la diagnosi (anche se il suggerimento terapeutico
del biofeedback lascia supporre anche una componente tipo tensivo), con 4/5 attacchi mese una terapia preventiva di fondo sarebbe auspicabile. Ovviamente la scelta del farmaco dipende da molti fattori, non ultimo le condizioni fisiche e psichiche. Eviterei in maniera assoluta l'iniezione di Imigran, può creare problemi non solo fisici, ma anche e sopratutto di "dipendenza" psicologica. Buono un triptano orale, ma probabilmente anche un FANS (es. naprossene) nell'immediato inizio dell'attacco dovrebbe avere una buona risposta. Per quanto riguarda l'anticoncezionale è possibile una correlazione,specie se ha notato una certa ritensione idrica premestruale. Nel caso ancora il naprossene puo considerarsi di scelta assieme eventualemnte ad un diuretico a basso dosaggioper due giorni prima della sospensione e un paio dopo. Un saluto |
Le risposte del Dr. Elio Virone
Le risposte della D.ssa Elisa Raimondi
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