4 giugno 2000 |
Luca |
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Mi chiamo Luca ho 33 anni, sposato e ho due bambini e sono imprenditore. Il mio "dramma" inizia esattamente il 5/11/1998 giorno in cui mi sono stati estratti, nella stessa seduta, i denti del giudizio (superiore ed inferiore) del lato destro della bocca. Durante l'intervento d'estrazione (durato più di due ore), dopo che gia mi era stato tolto il dente superiore ed avevano iniziato a lavorare su quello inferiore (parzialmente occluso), mi sono sentito male, come svenire (non ho perso conoscenza) questo malessere è durato circa 10 minuti. Nonostante il mio stato il dentista ha deciso ugualmente di portare a termine l'estrazione. Sono rimasto per una settimana con la parte destra del viso gonfia e deforme. Da allora (e sono passati piu di 18 mesi) soffro di mal di testa continui per tutto il giorno tutti i giorni, con vertigine e acufeni. Durante questi 18 mesi, specialmente nel fase immediatamente successiva all'intervento mi è capitato altre 5 o 6 di risentirmi male come era già successo durante l'estrazione. Il medico di famiglia ha classificato questi malessere come probabili attacchi di panico. Tutti gli accertamenti richiesti dai numerosi medici specialisti interpellati ( risonanza magnetica al cranio e rachide cervicale, EEG, rx cervicale, ecodoppler alle carotidi ed esami del sangue) hanno sostanzialemte dato esito negativo e le uniche cose emerso sono state una lieve cervicoartrosi e lievi segni di sinusite mascellare).Fino ad oggi tutti i medici interpellati (neurologi, otorino e persino psichiatri) mi hanno prescritto come terapia farmaci ansiolitici e antidepressivi. Ho provato di volta in volta a seguire le terapie indicate ma gli effetti collaterali che si presentavano (tremori, mal di stomaco, nausea soffro anche di ernia iatale e gastrite) non mi hanno permesso di proseguire le cure per più di 20 o 30 giorni e comunque, durante questi priodi di cura non ho mai notato alcun miglioramento alla mia condizione. I farmaci che ho provato sono : seroxat, frontal, fevarin, lexotan,deniban, zoloft, limbitryl, laroxil. Senza successo ho provato pure con l'agopuntura, l'omeopatia, ultrasuoni e massaggi cervicali. Mi sono rivolto anche ad altri dentisti che mi hanno consigliatto di provare ad utilizzare un bite ed anche in questo caso non ho apprezzato risultati positivi. Questo mal di testa che mi "accompagna" tutti i giorni per tutte le 24 ore(specialmente nella zona frontale, alle tempie e alla nuca), il fastidioso senso di vertigine e i continui acufeni acustici mi stanno rovinando l'esistenza. Cerco comunque di fare le stesse cose che ho sempre fatto prima (anche giocare a calcio) ma fisicamente mi sento stanco e non riesco a concentrarmi bene anche sul lavoro. Vi prego di aiutarmi ad uscire da questo dramma, non so più che fare ne a chi rivolgermi l'unico sogno che ho è quello di tornare come ero prima. Sperando in un Vs. gradito riscontro ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti. |
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Da quanto racconta, e sempre tenendo presente che il parere e riferito solo alla storia cosi
come lei l'ha raccontata, ritengo abbastanza verosimile il giudizio espresso dai colleghi precedenti. Molto spesso l'evento "simbolico" scatenante una sindrome di somatizzazione è proprio "l'aggressione del dentista". Certo i farmaci possono sollevare un poco la sofferenza, ma direi in questo caso che oltre la farmacologia e molto indicato un cammino conoscitivo personale di tipo analitico, che permetta a lei di capire tutti i significati e tutti i meccanismi di questa patologia complessa ma (come dimostrato dalle indagini assolutamente negative) soltanto funzionale. Un saluto |
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