ATTANASIO.COMIL DR. ATTANASIO |
"Agli ospiti del banchetto erano state date coppe d’oro e
d’argento, mentre la sua tazza era di legno". Prisco di Panion, a proposito di Attila, in Excerpta de Legationibus |
Il rapporto medico-paziente è un rapporto
fra persone. Sarebbe opportuno che ogni paziente si spiegasse al proprio
medico subito, rivelando il suo modo di pensare e di sentire, senza
giocare agli indovinelli, senza aspettarsi che il medico capisca tutto,
e soprattutto senza mettere il medico alla prova ("voglio vedere se
è un medico in gamba e se quindi capisce tutto di me senza che io
glielo dica"). E naturalmente è opportuno che anche il medico
dichiari subito il suo modo di pensare e di sentire, così che il
paziente sia in grado di capire se quel medico può fare per lui oppure
no. La frase all'inizio di questa pagina serve a dare un'idea del mio
carattere, ma per capirla va precisato che Attila non aveva per i suoi
ospiti un particolare rispetto: al contrario, li giudicava con disprezzo,
in quanto incapaci di sottoporsi alla rigida disciplina che lui si era
imposto. Le coppe d'oro e d'argento non erano il tributo di un inferiore
a dei superiori, ma l'atto di magnanimità di un forte verso dei deboli.
Intendiamoci: io non sono un forte e non mi sono imposto alcuna rigida
disciplina, e il mio disprezzo non va certo a chi è debole o viziato.
Il mio disprezzo va a chi, facendo finta di fare il medico, e al solo
scopo di sentirsi grande e rendersi necessario, educa i pazienti alla
debolezza e ai vizi. Per guarire può a volte esser necessaria "anche"
qualche buona parola e persino qualche coccola, ma fondamentalmente è
necessaria la consapevolezza di essere forti e di non aver bisogno di
tante stupidaggini. Se vi fa male la schiena e non ce la fate ad alzarvi,
cercate di alzarvi lo stesso: cadrete, e allora stringete i denti,
imprecate, riprovate, e se cadrete un'altra volta imprecate più forte,
e quando non ce la farete più a ritentare, lasciatevi pure andare e
piangete. Ma non chiedete di essere sollevati, aiutati, curati: sarebbe
l'inizio della vostra fine. E soprattutto non "pretendete" di
essere aiutati, non tirate in ballo la giustizia, i diritti, i doveri,
quello che avete pagato, o altre imbecillità del genere. Se volete
utilizzare al meglio il vostro medico, consideratelo per quello che
veramente e solamente è: l'esperto che può aiutarvi a "comprendere"
il vostro corpo e a interpretare e filtrare le informazioni che vi
giungono da chi vi circonda e cerca di vendervi le sue soluzioni. Se
siete turbati da una sensazione di dolore, fastidio, o malessere,
parlatene col medico, ma abbiate come scopo l'avere la sua opinione, non
per forza la medicina per eliminare quella sensazione o per rimanere su
questa terra per i prossimi centocinquant'anni. Se ritenete che il
vostro regime di vita non sia dei migliori, chiedete consiglio al
medico: può darsi che vi sbagliate, e può darsi che abbiate ragione.
Il medico ve lo dirà e vi dirà quali modifiche sarà meglio adottare.
Non chiedete però "gli esami" per sapere se potete continuare
quel regime di vita. Un regime sbagliato è sbagliato anche se gli esami,
per il momento, sono giusti. Qui sotto troverete una mia lettera apparsa sulla rivista medica inglese Lancet nel 1995, con la traduzione a fianco. Credo inutile precisare che la punizione invocata in caso di mancato rispetto del giuramento è un riferimento sarcastico al genere di medico che incontra oggi maggior fortuna. Più sotto, alcune informazioni su di me, divise in "studi", "interessi", e "persona". Più sotto ancora, altre annotazioni che potrebbero soddisfare qualche vostra curiosità. Se non tutte le vostre curiosità sono soddisfatte, mandatemi le vostre domande. |
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Hippocratic Oath re-examined
"Primum non nocere" was not Hippocratic doctrine, as Robin and McCauley imply, but an aphorism of the Salernitan school. Moreover, the "never do harm to anyone" pledge in the Hippocratic Oath refers to harm caused intentionally and is not a promise to give treatments devoid of side-effects. There probably is not just a cultural lag but a cultural gap as well that explains misunderstandings like these. The main problem with Robin and McCauley's widely shared viewpoint is that it is wishful thinking. Medicine has become the most hypocritical of the professions. The proposed new oath can only make things worse since it will foster the conviction that physicians are superhuman rather than inducing them to be humane. May I suggest a very different oath. "I pledge to be always myself and never pretend to be what I am not or do what I cannot; I pledge never to play God, and never to be generous with other people's money; I pledge never to indulge in the delusion that, as a physician, I have stronger will and lesser needs than 'normal' people, for I will be able to understand and help the sick and the weak only if I accept my own sickness and weakness; and if I breach this pledge, may I become a great and famous doctor". |
Rivisitazione del giuramento di Ippocrate
"Primum non nocere" non viene dalla dottrina ippocratica, come parrebbe da quanto dicono Robin e McCauley, ma è un aforisma della Scuola Salernitana. Inoltre l'impegno a "non far del male a nessuno" contenuto nel giuramento di Ippocrate si riferisce al male provocato intenzionalmente e non è una promessa che le proprie cure saranno prive di effetti collaterali. Errori di interpretazione come questi sono probabilmente spiegati dall'esistenza non solo di un'inerzia culturale, ma anche di un'incomunicabilità fra culture. Il problema fondamentale nell'opinione, peraltro largamente condivisa, di Robin e McCauley è che non basta auspicare qualcosa perché quel qualcosa sia vero o realizzabile. La medicina è diventata la più ipocrita di tutte le professioni. Il nuovo giuramento che è stato proposto può solo peggiorare le cose, dal momento che rafforzerà la convinzione che i medici sono super-uomini, piuttosto che indurli a comportarsi in modo umano. Vorrei quindi suggerire un giuramento completamente diverso. "Giuro che sarò sempre me stesso e che non pretenderò mai di essere quello che non sono e non farò mai finta di saper fare quello che non so fare; giuro che non giocherò mai a Dio, e che non sarò mai generoso con i soldi degli altri; giuro che non mi cullerò nell'illusione che, per il fatto di essere un medico, io abbia più forza di volontà e minori necessità rispetto alle persone 'normali', poiché sarò in grado di comprendere e aiutare gli ammalati e i deboli solo se mi sarò reso conto delle mie malattie e delle mie debolezze; e se dovessi infrangere questo giuramento, possa io essere punito col diventare un grande luminare e un medico famoso". |
STUDI |
INTERESSI |
PERSONA |
Titoli conseguiti, in ordine cronologico:
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In ambito medico, oltre alla specialità:
È membro delle seguenti società mediche:
Al di fuori dell'ambito medico:
Attività fisiche praticate:
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Dati
anagrafici:
Origini famigliari: Orientamento ideologico: Gusti personali:
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Dopo
l'esperienza del servizio militare, svolto nel 1976 nel Friuli devastato dal
terremoto, ha
preferito abbandonare la carriera universitaria e ospedaliera per dedicarsi alla medicina
pratica. Vinto il concorso per la condotta medica di Mandello del Lario e Abbadia
Lariana,
è diventato medico condotto. Il suo sogno è però durato poco, dato che con la Riforma
Sanitaria approvata nel 1978 e realizzata nei due anni seguenti, le condotte mediche sono
state abolite. Pur continuando ad esercitare come medico generico, è quindi tornato anche
alla sua specializzazione iniziale, la ginecologia.
E' stato medico del gruppo lecchese di Salvamento a Nuoto nei primi tempi dalla sua fondazione, verso la fine degli Anni Settanta.
Attualmente è medico
convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per la medicina generale nel distretto
di Mandello del Lario e ginecologo privato. E' consulente tecnico del Tribunale di
Lecco, ufficiale medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, e medico di bordo
della Marina Mercantile. E' stato tra i
fondatori del Soccorso degli Alpini di Mandello del Lario. |
Tra i suoi interessi extra-professionali ci
sono l'elettronica e l'informatica; è stato inoltre collaboratore della rivista medica
inglese Lancet al tempo in cui ne era direttore il dr. Ian Munro, e ha collaborato
come divulgatore a diversi rotocalchi (Maga Natura/Vivere Meglio, Salve,
Starbene,
Terme e Salute/Terme Europa) e ama tuttora
scrivere, per lo
più lettere, a riviste e quotidiani. E' responsabile di alcuni siti
Internet, tra cui un sito alla medicina navale (www.marinemedicine.org),
uno dedicato ai libri di Andrea Camilleri (www.commissariomontalbano.it, e uno dedicato al bicentenario di Giuseppe Parini (www.geocities.com/Paris/Salon/9290).
Ex scout ed ex alpino, ama molto la montagna, intesa però in senso "semplice":
non le scalate, non lo sci, ma piuttosto le passeggiate tranquille e rilassate
in mezzo ai nostri boschi per ammirare la natura. Chi condivide i suoi gusti, lo
potrà incontrare sui sentieri intorno a Mandello, Abbadia, o più spesso
intorno a Lecco, verso Pian Sciresa, San Michele, o Campo de' Boi, o verso
l'ancor più facile Ponte
della Tenaglia.
Chiunque può chiedere qualsiasi ulteriore informazione allo scopo di verificare la rispondenza delle caratteristiche culturali e personali del medico alla fiducia che gli ha accordato o intende accordargli. Come ulteriore aiuto a comprendere la sua personalità, qui sotto sono riportate le sue opinioni in materia di medicina, economia, e politica, e una poesia, un quadro e un monumento che ama particolarmente. |
Le opinioni del dr. Attanasio su:
La medicina deve avere come scopo alleviare le sofferenze e restituire al malato la capacità di accudire a sè stesso e rendersi utile nell'ambiente in cui vive. Non riconosco alla medicina la finalità di prolungare la vita umana. Giudico moralmente e scientificamente ciarlatani quei medici che promettono ai pazienti risultati specifici e non semplicemente il loro impegno professionale. Giudico moralmente e politicamente inaccettabile il comportamento di chi promette, alloca o utilizza risorse economiche pubbliche allo scopo di curare i singoli senza porre limiti precisi che tengano conto delle conseguenze derivanti dalla sottrazione di tali risorse ad altri scopi.
Quello che penso del "consumismo sanitario" può essere ricavato dalla seguente tabella, che riporta il costo alla collettività delle prescrizioni farmaceutiche da me rilasciate, come da certificazione dell'ASL di Lecco:
periodo |
Spesa per paziente del dr. Attanasio |
Media dell'ASL |
Percentuale di differenza |
2° trimestre 1999 |
£ 50.443 |
£ 58.657 |
- 14,0% |
3° trimestre 1999 |
£ 46.131 |
£ 57187 |
- 19,3% |
4° trimestre 1999 |
$ 36.506 |
£ 57.831 |
- 36,9% |
Ritengo la libertà di iniziativa economica fondamentale non solo come generico diritto umano, ma anche come prerequisito indispensabile per la salute fisica e mentale. Proprio per questo però ritengo necessario che tale libertà venga limitata e regolata affinchè tutti ne possano godere e non accada che la libertà di qualcuno tolga spazio alla libertà degli altri.
In concreto, ritengo incivile e inammissibile che non vi siano limiti al valore della proprietà privata accumulabile dalle persone fisiche o giuridiche. Ritengo ugualmente incivile e inammissibile che gli Stati si mantengano tramite la tassazione dei redditi da lavoro dei cittadini. Perchè sia veramente giusta, l'imposizione fiscale deve avvenire solo per via indiretta, sui consumi, e deve servire a finanziare solo spese di effettiva utilità comune, affidando quanto più possibile il finanziamento delle attività statali al pagamento da parte degli utenti, in ragione diretta dell'uso.
Fermo restando che la proprietà privata deve essere limitata, ritengo inammissibile ogni ingerenza della collettività nella gestione della proprietà privata, che non abbia motivazioni razionali precise e contingenti. Ad esempio, ritengo lecito che entro i confini di un abitato il comune detti norme concernenti le caratteristiche degli edifici da costruire, in modo da creare e mantenere una certa armonia estetica, e ritengo accettabile che un limitato e ben precisato numero di aree dalle caratteristiche paesaggistiche di notevole e indiscusso pregio vengano sottratte all'edificabilità, ma ritengo inaccettabile che il territorio dello Stato venga interamente diviso a tavolino in aree edificabili e aree non edificabili, dato che questa divisione si presta a decisioni arbitrarie che poco o nulla hanno a che vedere con la salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale e che invece sono funzionali al mantenimento di un potere economico e politico mafioso che, attraverso la limitazione dell'edificabilità, gonfia artificialmente i prezzi delle aree edificabili e quindi delle abitazioni, costituendo nel contempo un potente moltiplicatore dell'inflazione, un elemento peggiorativo delle condizioni igieniche di vita dei cittadini, e un meccanismo ampiamente utilizzato per premiare gli amici e punire i nemici.
Il potere politico è dei cittadini, che solo per motivi pratici lo demandano
ai loro rappresentanti eletti. Pertanto obiettivo principale del sistema
politico deve essere quello di perseguire il massimo livello di
rappresentatività, anche a scapito della "governabilità". Sono
assolutamente contrario a metodi elettorali di tipo maggioritario e sono a
favore invece di un metodo elettorale proporzionale, senza alcuno sbarramento
percentuale. Ritengo inoltre necessario eliminare la divisione territoriale in
collegi, in modo da far coincidere il "collegio" con l'ambito di
rappresentanza. In altre parole, alle elezioni comunali qualsiasi elettore del
comune deve poter eleggere chiunque sia candidato al consiglio comunale; alle
elezioni provinciali qualsiasi elettore della provincia deve poter eleggere
chiunque sia candidato al consiglio provinciale; alle elezioni regionali
qualsiasi elettore della regione deve poter eleggere chiunque sia candidato al
consiglio regionale; alle elezioni per il Parlamento italiano qualsiasi elettore
cittadino italiano deve poter eleggere chiunque sia candidato al Parlamento,
anche se di una regione diversa; e alle elezioni europee qualsiasi elettore
cittadino di un qualsiasi Stato europeo deve poter eleggere chiunque sia
candidato al Parlamento europeo, anche se di un altro Stato.
Ritengo inoltre che il numero dei seggi disponibili debba essere proporzionale
al numero dei cittadini che hanno esercitato in modo valido il diritto di voto,
e non al numero dei cittadini iscritti a votare, perchè nessun candidato ha il
diritto di rappresentare i cittadini che per qualsiasi motivo non hanno espresso
la loro scelta.
Ritengo infine che non solo il potere legislativo e, direttamente o
indirettamente, quello esecutivo debbano essere soggetti al controllo
democratico del voto, ma che lo debba essere anche il potere giudiziario: in
altre parole, ritengo indispensabile che anche la carica di giudice sia una
carica elettiva, con scadenze simili a quelle vigenti per il potere legislativo.
Lackawanna Twilight Twilight and little mountain Miners with dinner buckets and Twilight and the blessed armistice Twilight and the sport sheets, movies, |
Crepuscolo a Lakawanna
Crepuscolo e piccoli paesi Minatori coi pentolini della
cena e Crepuscolo e il benedetto armistizio Crepuscolo e i giornali sportivi, i film, |
Carl Sandburg, Honey and Salt, Harcourt, Brace & World, New York, 1963 (la traduzione è del dr. Attanasio)
Aleksandr Aleksandrovic Dejneka (Kursk 1899 - Mosca 1969), Mezzogiorno |
Pieve di San Vito (secolo X), nel comune di Ostellato, diocesi di Ravenna, sulla strada tra Ferrara e Comacchio. Veduta dell'abside (a sinistra) e interno (a destra). |
Mio Padre con i suoi nipoti, il giorno del suo 88° compleanno |
La famiglia di mio Padre (il terzo da sinistra in seconda fila) durante le vacanze a Durrueli, Porto Empedocle (AG) nel 1923 |