RIMELANDIA
CD-Rom
Il giardino delle filastrocche Ideazione: Bruno Tognolini Testi: Roberto Piumini e Bruno Tognolini Illustrazioni: Laura Crema Musiche e suoni: Francesco Nemola Produzione: MONDADORI NEWMEDIA |
di
Roberto Piumini e Bruno Tognolini
INDICE
Sigla - RIMELANDIA
RAP (B.Tognolini)
D1 - SERRA (Le serie)
D2 - AIUOLA (Piccole storie)
D3 - SIEPE (Vita in famiglia)
D4 - ALBERO (Il corpo)
|
D5 - LAGHETTO Cielo e clima)
D6 - INCOLTO (amici e nemici)
D7 - BOSCO (Giochi di parole)
D8 - PRATO (I giochi)
|
A . SIGLA
RIMELANDIA RAP (B.Tognolini)
Ehi, bambino,
che mi guardi da là fuori,
sei mai stato in un giardino dove parlano i fiori?
E tu, bambina,
non stare lì incantata:
vieni più vicina, è una bellissima giornata qui da me.
Dico a te, vuoi giocare con me?
Vuoi venire nel giardino più carino che c'è?
- Ci sono prati,
- ci sono fiori,
ma senza le maestre e nemmeno i genitori.
I prati sono i soliti, ma i fiori son diversi.
Ci credi che parlano?
- Parlano in versi!
Appena tu li tocchi loro dicono una rima:
vieni e guarda coi tuoi occhi, che così facciamo prima, dài!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? È il giardino dei versi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia con te non ci siamo mai persi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? Molto più di un giardino!
Sissi, Sissi!
Per far rima con te dove ride un bambino...
Tu come ti chiami? Io mi chiamo Sissi,
e ti aspettavo qui perché speravo che venissi.
- Ti piace il ritmo?
- A me parecchio!
- Per fare rima ce ne vuole d'orecchio!
Ci sono filastrocche di poeti italiani,
che battono le rime come tu batti le mani.
- Ci son quartine che non sembrano poesia,
ma quattro zampe scatenate che corrono via!
- Le puoi sentire,
- le puoi vedere,
- le puoi suonare,
- le puoi giocare!
Tu non ci crederesti quante cose ci puoi fare con i versi,
sì, quanti giochi diversi,
e posti dove correre,
- dove sedersi,
trovare i sogni che si erano persi.
Zitto malumore!
Questa è casa mia.
Tocco il primo fiore e una bellissima poesia ci porta via!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? È il giardino dei versi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia con te non ci siamo mai persi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? Molto più di un giardino!
Sissi, Sissi!
Per far rima con te dove ride un bambino...
Uffa però, sono stufa di parlare!
E tu, là fuori, non sei stufo di ascoltare?
Spingi quel cancello, dài,
- è sempre aperto.
Con te è più bello, sai,
- perché di certo...
giocare qui da soli non è tanto divertente:
una parola sola non fa rima con niente.
Un gioco di poesia, invece,
è meglio in due:
una parola mia deve far rima con le tue.
- Tu dici "terra"
- Io dico "fuoco"
- Tu dici "guerra" - nooo!
- Io dico "gioco!"
Lancia le parole come fossero una palla,
tocca il primo fiore
- con la farfalla...
delle mani, senza mani, tre cavalli, quattro re:
guardami!
- Io faccio rima con te!
E poi, quando hai finito,
può partire il girotondo:
spegni tutto con il dito...
... e corri fuori a fare rima con il mondo!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? È il giardino dei versi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia con te non ci siamo mai persi!
Sissi, Sissi!
Rimelandia cos'è? Molto più di un giardino!
Sissi, Sissi!
Per far rima con te dove ride un bambino...
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D1 . SERRA (Le serie)
D1A - Fil. 1 - LA SETTIMANA (R.Piumini)
Lunedì era appena nato,
martedì era un bambino,
quando fu mercoledì
tutto il giorno lui giocò.
Giovedì era sposato,
venerdì era vecchino,
poi di sabato morì
e domenica tornò.
D1B - Fil. 2 - I MESI (R.Piumini)
Con Gennaio e Febbraio
ne conto solo un paio.
Con Marzo e con Aprile
ne ho quattro nel barile.
Con Maggio insieme a Giugno
ne tengo sei in pugno.
Con Luglio e con Agosto
sono otto, e siamo a posto.
Con Settembre ed Ottobre,
che son dieci si scopre.
Con Novembre e Dicembre
son dodici per sempre.
D1C - Fil. 3 - LE STAGIONI (R.Piumini)
Prima viene Primavera
con i fiori sulla pianta,
poi Estate calda e chiara
quando la cicala canta,
poi Autunno bruno e quieto
con castagne e foglie rosse,
poi Inverno infreddolito
con starnuti, gelo e tosse.
D1D - Fil. 4 - I NUMERI (R.Piumini)
Uno era a digiuno,
Due si mangiò un bue.
Tre è un grande re,
Quattro porta lo scettro.
Cinque sa molte lingue,
Sei sa i fatti miei.
Sette porta le ghette,
Otto porta il cappotto.
Nove è a far le prove,
Dieci son pochi ceci.
D1E - Fil. 5 - ACQUA ACQUA (R.Piumini)
Acqua acqua verde mare
o acqua fresca di sorgente.
Terra terra da scavare
o gran roccia resistente.
Fuoco fuoco che ci brucia
e si spegne e si riaccende.
Aria aria tutta luce,
non si vede e non si prende.
D1F - Fil. 6 - IL GIGANTE (R.Piumini)
C'era il gigante Straspilungone
che sul cappello aveva un omone
che sulla fronte aveva un ometto
che sulla testa aveva un nanetto
che fra i capelli aveva un bambino
che si chiamava Gianpiccolino:
però il bambino, stando lassù,
di tutti quanti era alto di più.
D1G - Fil. 7 - IL MANGIASOLE (B.Tognolini)
Pianta vivente il sole raccoglie,
con i suoi raggi fa verdi le foglie.
Capra vivente pascola e passa,
mangia la pianta e diventa più grassa.
Lupo vivente caccia le prede,
mangia la capra appena la vede.
Io che son cucciolo d'uomo vivente
mangio la carne,
mangio le foglie,
mangio anche il sole splendente.
D1H - Fil. 8 - LA FARFALLA PAZZA (B.Tognolini)
Un brutto giorno su una bella piazza
ci svolazzava una farfalla pazza.
Pinotto Pollice, che era un mangione,
voleva farsela per colazione.
Rebecca Indice, sempre arrabbiata,
voleva darle una bella sgridata.
Sandrone Medio, un po' tardivo,
voleva prenderla senza motivo.
Jonny Anulare, vanitoso e bello,
voleva metterla sopra il suo anello.
Ma Mignolino, che era un bambino,
ed era l'ultimo della poesia,
batte le mani: farfalla scappa via!
D2A - Fil. 9 - LA BAMBINA SILENZIOSA (R.Piumini)
In cima alla collina
c'è una casa rosa:
ci sta una bambina
piuttosto silenziosa.
Ma si posa un uccello
sul ramo della pianta:
insegna un ritornello
e la bambina canta.
D2B - Fil. 10 - TOPOTO' (R.Piumini)
Topotò tornò alla tana
con la pancia tutta piena
di caciotta, cacio, grana,
riso, mais, frumento, avena.
Topotò salutò un tale
che non lo salutò affatto;
anzi, il topo finì male
perché il tale era un gatto.
D2C - Fil. 11 - IL TIZIO SOLO (R.Piumini)
Tizio era molto solo
e si mise a passeggiare:
arrivato in fondo al molo
si trovò di fronte al mare.
C'era un pesce argentato
che gli disse: "Salta giù!"
Ora Tizio è un po' bagnato,
però solo non è più.
D2D - Fil. 12 - GIANNARELLA PAZZA (R.Piumini)
C'era una volta a Roma una ragazza
che si chiamava Giannarella Pazza,
rideva tutto il giorno e stava bene,
soffiava forte con le guance piene,
faceva inchini a tutti lentamente,
guardava dentro gli occhi della gente,
accarezzava i bambini e i cani,
mandava in volo in cielo le sue mani,
cantava una canzone molto strana
che era più lunga di una settimana.
Forse se andate a Roma la incontrate
nel posto dove vivono le fate.
D2E - Fil. 13 - L'UOMO GRASSO (R.Piumini)
C'era un uomo molto grasso,
faticava a fare un passo,
la sua ombra era un pallone:
conteneva sei persone.
Poi quell'uomo è dimagrito,
ora è magro come un dito,
la sua ombra è un bastoncino:
non ci sta neanche un gattino.
D2F - Fil. 14 - PIPPO PESCE RAGIONIERE (R.Piumini)
Pippo, pesce ragioniere,
conta, conta tutto il giorno:
ma che cosa può contare?
Tutto quel che vede intorno!
Pesci, bolle, granchi, onde,
seppie, polipi, alghe, scogli:
però spesso si confonde,
s'ingarbuglia negl'imbrogli.
Prima prova un dispiacere,
ma non molla, non si arrende,
perché è un pesce ragioniere,
e a contare lui riprende!
D2G - Fil. 15 - LA BAMBINA CAPITANO (R.Piumini)
Una nave navigava,
navigava in mezzo al mare,
con una bambina slava
che sapeva pilotare:
pilotava piano piano
fra le onde e i mulinelli,
la bambina Capitano
con il vento fra i capelli.
D2H - Fil. 16 - LA GATTA (R.Piumini)
Mia sorella ha una gatta
che si lecca soddisfatta,
lecca le sue zampe chiare
perché le piace leccare:
ma poi, quando ha leccato,
resta in casa o va nel prato?
Varianti per il gioco interattivo
1
La gattina di mia sorella,
bianca e nera, molto bella,
resta in casa tutto il giorno,
e mi salta sempre attorno:
se mi scoccia ancora un po'
io la sgrido, oppure no?
2
La gattina di mia sorella,
gialla e rossa, molto snella,
se ne è andata per il prato
e un gomitolo ha trovato:
lei con quello giocherà
o fra i fiori se ne andrà?
1/A
Ho sgridato la micetta
che si chiama Piroletta:
lei, di corsa, con spavento
attraversa il pavimento:
scapperà sulla terrazza,
o fa un salto nella piazza?
1/B
Io non sgrido la micina
che si chiama Zuccherina,
anzi me la prendo in braccio
e le coccole le faccio:
lei le prende soddisfatta,
o mi graffia e fa la matta?
2/A
Piripicchia, la micetta,
sul gomitolo si getta:
con le zampe disfa, arraffa,
s'ingarbuglia, fruga, graffia:
ma ci si aggroviglierà
o ad uscirne riuscirà?
2/B
Micia Piffa va tra i fiori
scompigliandone i colori,
li accarezza con il muso
e li annusa con il naso:
vuol mangiarsene qualcuno
o non le piace nessuno?
1/A/1
Piroletta, come un razzo,
scappa via per il terrazzo,
si nasconde miagolando
fra le rose di zio Armando,
poi, nella tana segreta,
si addormenta quieta quieta.
1/A/2
Piroletta giù dall'alto
cade in piazza con un salto:
però non si è fatta male
in quel gran salto mortale,
e va in cerca degli amici:
altre micie ed altri mici.
1/B/1
Zuccherina, accarezzata,
se ne sta tutta beata:
tutta molle e sospirosa
resta ferma e fa le fusa:
non le importa più di niente,
chiude gli occhi beatamente.
1/B/2
Zuccherina fa le bizze
e rifiuta le carezze,
con le unghie mi s'aggrappa
e fa un salto e dopo scappa:
qualche volta, io lo imparo,
anche lo zucchero è amaro!
2/A/1
Il gomitolo e la gatta
sembrano una palla matta:
filo, zampe, uno scompiglio,
baffi, lana, che groviglio!
Qui bisogna, piano piano,
liberarla con la mano.
2/A/2
Piripicchia infine passa
attraverso la matassa,
e fa un piccolo starnuto
come fosse un saluto,
e abbandona, soddisfatta,
quella lana tutta sfatta.
2/B/1
Ecco che la micia tocca
una foglia con la bocca,
un assaggio e poi la mangia,
se la manda nella pancia:
è così che una gattina
prende la sua medicina.
2/B/2
No, li annusa solamente,
ma non ne mangia per niente:
come cibo, gatti e gatte,
preferiscono del latte
con magari del biscotto,
o prosciutto crudo, o cotto.
D3A - Fil. 17 - LA MAMMA (R.Piumini)
Due braccia che m'abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma è
questo per me
e molto altro ancora:
la mamma è una dolcissima signora.
D3B - Fil. 18 - IL PAPÀ (R.Piumini)
C'è un uomo grande:
gli faccio le domande.
C'è un uomo grosso:
gli salto addosso.
C'è un uomo attento:
gli soffio il vento.
C'è un uomo quieto:
gli dico il mio segreto.
C'è un uomo in casa mia
che mi fa compagnia.
Chi è? Chissà?
E' il mio papà!
D3C - Fil. 19 - NINNANANNA (R.Piumini)
Ninna come la Luna
che dondolandotonda,
nanna come balena
che dondolandolonda.
Ninna come la Luna
che dondolalontana,
nanna come la nonna
che dondolalalana.
Ninna come la Luna
che dondolandolenta,
nanna come bambina
che dondoladdormenta.
D3D - Fil. 20 - CAVALLUCCIO CAVALLINO (R.Piumini)
Cavalluccio cavallino,
sulla sella c'è un bambino,
un bambino cavaliere
sul cavallo ginocchiere,
che cavalca notte e giorno
nell'andata e nel ritorno,
che cavalca a cavalcioni
sui cavalli ginocchioni,
che cavalca in su e in giù
e poi non cavalca più!
D3E - Fil. 21 - LA SCUOLA (R.Piumini)
Vado a scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli,
è un'amica un po' più grande:
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
Vado a scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.
D3F - Fil. 22 - IL RISVEGLIO (R.Piumini)
Apri gli occhi
che il sole è arrivato,
apri la bocca
che il latte è versato,
apri le orecchie
che c'è un bisbiglìo,
apri le braccia
che ci sono io!
D3G - Fil. 23 - LA CASA (B.Tognolini)
La mia casa ha sette porte:
una aperta per il sole,
una chiusa per la morte,
una aperta per chi vuole,
una dove batte il mare,
una dove dire addio,
una il lupo non può entrare,
una posso uscire io.
D3H - Fil. 24 - IL PRANZO DEL SABATO (B.Tognolini)
Oggi che è Sabato e non Giovedì
il nostro pranzo è fatto così:
Un bel brodino ben consumato,
col parmigiano reggiano grattato.
Una zuppiera di spaghetti lunghi,
con il prosciutto la panna ed i funghi.
Una bistecca di carne bovina,
con un contorno di insalatina.
Un pesce bianco del mare danese,
con il prezzemolo e la maionese.
Una banana tagliata a fettine,
con il marsala e lo zucchero fine.
Una ciambella appena sfornata,
con la vaniglia e la panna montata.
D4A - Fil. 25 - PER TOCCARE (R.Piumini)
Tocca tocca con le mani,
tocca tocca con le dita,
tocca oggi e poi domani,
tocca per tutta la vita.
Tocca tasta lana floscia,
tocca tasta duro ferro,
tocca tasta seta liscia,
tocca tasta molle terra.
Tocca fruga acqua fresca,
tocca senti il pesciolino,
tocca il nòcciolo di pesca
e la guancia di un bambino.
D4B - Fil. 26 - LA PANCIA (R.Piumini)
Dice la pancia:
mangia!
E insiste:
voglio pasta!
Ripete:
le patate!
Invita:
la frittata!
Consiglia:
dammi triglia!
Bisbiglia:
voglio sfoglia!
Comanda:
la merenda!
Implora:
pera e mora!
Richiede:
le uova sode!
Proclama:
del salame!
Dice la pancia:
ho fame!
D4C - Fil. 27 - IL DOLORE (R.Piumini)
Dito dito
un po' ferito,
dito dito
un po' malato,
soffio soffio
per magìa,
e il malanno
vola via,
soffio soffio
piano piano
e il dolore
va lontano.
D4D - Fil. 28 - IL SOLLETICO (R.Piumini)
Il solletico del gatto,
lingua lingua me lo gratto.
Il prurito elefantino,
naso naso lo strofino.
Il solletico dell'orso,
me lo gratto con un morso.
Il solletico caimano,
contro un sasso, piano piano.
Il prurito del canguro,
su e giù, contro un muro.
Il solleticolibrì,
me lo becco via così.
D4E - Fil. 29 - CORRERE (R.Piumini)
Corro, corro quando scappo,
corro, corro per giocare,
corro ma, se corro troppo,
poi mi fermo a riposare.
Corro, corro e poi ti prendo,
corro, corro e poi ti piglio,
corro, ma dopo mi stendo
e riposo sotto il tiglio.
Corro, corro per il prato,
corro fino ad arrivare,
però, dopo, prendo fiato:
troppa corsa fa stancare.
D4F - Fil. 30 - LA TESTA (B.Tognolini)
Testa di luna, testa di pera,
testa volante di palloncino,
testa non essere troppo leggera:
stai nelle nuvole, ma qui vicino.
Testa di sole, testa parlante,
testa foresta di troppi capelli,
testa non essere troppo pesante:
posati pure, ma come gli uccelli.
D4G - Fil. 31 - I PIEDI (B.Tognolini)
Salgono i piedi per la salita,
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso che il passo non pesa.
Piedi leggeri, passi pesanti,
lungo i sentieri che portano avanti.
Passi di marcia rivoluzionaria:
testa per terra, piedi per aria.
D4H - Fil. 32 - IL MOSTRO BARBANANO (R.Piumini)
Ho sognato un mostro strano,
si chiamava Barbanano:
aveva gli occhiacci
di neve e di ghiaccio,
aveva il nasone
come un peperone,
aveva una pancia
da spaccabilancia,
aveva due gambe
stortissime e strambe,
aveva due piedi
dagli alluci nudi.
Varianti per il gioco interattivo
(aveva gli occhiacci)
di fichi e formaggi / di palle di stracci
(aveva il nasone)
che era un portone / che era un bastone
(aveva una pancia)
a forma d'arancia / bandiera di Francia
(aveva due gambe)
che erano trombe / da ballo di samba
(aveva due piedi)
che erano nodi / calzati di chiodi
D5 . LAGHETTO (Cielo e clima)
D5A - Fil. 33 - LA LUNA (R.Piumini)
Palla bianca molto in alto
non ti prendo anche se salto,
e se salto anche di più
non ti prendo: sei lassù.
Palla bianca tanto lenta,
su nel cielo sei contenta?
Quando poi non ti si vede,
palla bianca, che succede?
Palla bianca solitaria,
perla chiara su nell'aria,
questa notte io ti attendo:
e vedrai, forse ti prendo.
D5B - Fil. 34 - LA NEVE (R.Piumini)
Bianca cosa luminosa
cala silenziosamente,
leggermente si riposa
sulle cose sulla gente.
Bianca meraviglia muta
che si guarda con stupore,
luce in terra ricaduta
che ti fa battere il cuore.
D5C - Fil. 35 - LA PIOGGIA (R.Piumini)
No, non è una sola goccia,
sono tante, sono pioggia:
scende sciolta, lava, bagna,
dà da bere a ogni campagna,
riempie buchi nelle strade,
fruscia fresca mentre cade,
fa la doccia al mondo secco,
dà una goccia ad ogni becco.
D5D - Fil. 36 - IL VENTO (R.Piumini)
Sentila, soffia,
sentila, sbuffa:
dolce ti graffia,
un'aria buffa.
Senti che voce,
senti che fiato,
vento veloce,
vento fatato.
Senti carezza,
senti spintone,
aria di brezza,
vento burlone.
D5E - Fil. 37 - IL CALDO (R.Piumini)
Che giorni caldi, caldi,
che affanno di calura:
darei tutti i miei soldi
per un po' di frescura.
Che ore d'afa, d'afa,
sotto il gran sole rosso:
è come se una stufa
soffiasse fuoco addosso.
Che caldo, caldo, caldo,
mi sento soffocare:
ma il vento maramaldo
perché non vuol soffiare?
D5F - Fil. 38 - IL CIELO (R.Piumini)
In cielo c'è la Luna
palloncino splendente.
Più lontano c'è il Sole,
rosso pallone ardente.
Poi ci sono le Stelle,
un fantastramiliardo:
trova tu le più belle
cercando con lo sguardo.
D5G - Fil. 39 - L'ARCOBALENO (B.Tognolini)
Dopo la pioggia nel cielo sereno
sette cascate fa l'arcobaleno:
rosso di guance di rossi folletti,
arancio di sole negli occhi stretti,
giallo di luce del mezzogiorno,
verde tappeto che brulica intorno,
azzurro del cielo con cielo sopra,
indaco il buio che tutto ricopra,
violetto odore di vento vecchio.
Che colore rimane nel secchio?
D5H - Fil. 40 - CALENDARIO (B.Tognolini)
Oggi è Domenica, non si lavora:
passa lentissima ora per ora.
Fuori è gennaio, c'è freddo c'è gelo,
nuvole nere attraversano il cielo.
È la mattina, mattina presto,
quando mi sveglio, mi lavo e mi vesto.
Sono contento, di buonumore,
sette risate mi ballano in cuore.
Varianti per il gioco interattivo
1. Giorni della settimana
È Lunedì, e il tempo che gioca
torna da capo nel giro dell'oca.
È Martedì, giorno secondo:
fino a Domenica un giro del mondo.
Che giorno è oggi? Mercoledì.
Dài settimana, va' avanti così!
È Giovedì, in mezzo alla cima:
tre giorni dopo, tre giorni prima.
È Venerdì: corre in discesa
questa giornata velata d'attesa.
Oggi che è Sabato in tutta la stanza
passa quest'aria da mezza vacanza.
2. Mesi dell'anno
Fuori è febbraio, che buio mese:
maschere in faccia e lampade accese.
Fuori c'è marzo, tutto è già pronto:
la primavera è già lì che fa il conto.
Fuori c'è aprile, qualcosa è cambiato:
lo sentono i nasi nel vento che è nato.
Fuori c'è maggio che brulica fiori:
tutti i bambini sciamano fuori.
Fuori c'è giugno col sole ragazzo:
fine di scuole e fiori di mazzo.
Fuori c'è luglio, rondini a frotte:
sui pomeriggi mai scende la notte.
Fuori c'è agosto di mare e montagna:
tutto si asciuga e tutto si bagna.
Fuori è settembre, finito il mare:
estate fermati, non ci lasciare.
Fuori c'è ottobre, con tutti i ritorni:
torna la scuola e s'accorciano i giorni.
Fuori è novembre, il cielo è una serra:
cadono tutte le foglie per terra.
Fuori è dicembre, gelo nell'aria,
buio che brulica di luminaria.
3. Ore del giorno
Mezza mattina, le ore operose,
buone per fare tantissime cose.
È mezzogiorno, bussa la fame,
chiede una cassa di pane e salame.
Il pomeriggio di giochi e di sonno
passa con passo lento di nonno.
Scende la sera sulla giornata:
sembrava lunga ma è quasi passata.
L'ora di cena arriva tra poco,
sotto le pentole brulica il fuoco.
Viene la notte e spegne ogni cosa:
anche il mio gioco tra poco riposa.
4. Umori del cuore
Sono felice, voglio scoppiare,
come un vulcano che scende nel mare!
Son come un cielo normale, sereno:
non sono felice, ma triste nemmeno.
Uffa che noia, ma come sarà?:
vorrei far tutto, ma niente mi va.
Io sono triste, però non piango:
vorrei andarmene, però rimango.
Che mondo nero, che brutta giornata!
o il cuore come una spugna strizzata!
D6A - Fil. 41 - PER BACIARE (R.Piumini)
Scende un bacio sulla fronte
come un falco sopra il monte!
Salta un bacio sul tuo occhio
come il grillo di Pinocchio!
Cade un bacio sul tuo naso
come una goccia nel vaso!
Ti dò un bacio sulla guancia
col sapore dell'arancia!
Ti dò un bacio sulla bocca,
col sapore di albicocca!
D6B - Fil. 42 - PER LITIGARE (R.Piumini)
Questa è la faccia mia,
e la tua portala via!
Vedi, questa è la mia mano:
la tua portala lontano!
Il mio naso è questo qui:
il tuo è lungo così!
La mia faccia è proprio questa:
la tua è di cartapesta!
I miei occhi sono belli:
i tuoi sono rapanelli!
D6C - Fil. 43 - PER LITIGARE E FARE LA PACE (R.Piumini)
Ti prendo, ti stringo, ti tengo,
ti graffio, ti strappo, ti gratto,
ti picchio, ti rompo, ti stendo,
ti spacco, ti storto, ti batto.
Ma dopo facciamo la pace,
ti dono la mia caramella:
perché fare lotta mi piace
però la pace è più bella.
D6D - Fil. 44 - PER INVITARE A GIOCARE (B.Tognolini)
Vieni in un posto che è pieno di fate?
Vuoi una merenda di latte e risate?
Fai una partita con me senza fine?
Scambi le doppie delle figurine?
Io sono sola seduta sul letto,
ti sto chiamando e ora ti aspetto.
Ho anche un segreto nascosto per te.
Vieni a giocare con me?
D6E - Fil. 45 - PER PRENDERE IN GIRO (B.Tognolini)
Ma tu non sarai mica come Rita,
che invece della gomma si mastica le dita?
Ma tu non sarai mica come Carlo,
che gioca con l'orsetto invece di mangiarlo?
Ma tu non sarai mica come Gianni,
che mastica il suo ciuccio a diciassette anni?
Ma tu non sarai mica come Nico,
che ad ogni compleanno si mastica un amico?
Ma tu non sarai mica così sciocca
che ascolti fino in fondo anche questa filastrocca!
D6F - Fil. 46 - LA GIOSTRA DEI FIDANZATI (B.Tognolini)
Giorgio ama Maristella
perché forse è la più bella.
Ma lei ama Nicolò,
anche se balbetta un po'.
Ma lui vuole bene a Sarah,
che ha la pelle così chiara.
Ma lei ama Pierandrea,
che ogni giorno cambia idea.
Gira giostra, amori amici:
tu chi ami, me lo dici?
Varianti per il gioco interattivo
Ma lui vuole Margherita,
che sa far schioccar le dita.
Ma lei ama Piernicola,
che l'aspetta fuori scuola.
Lui però vorrebbe Alice,
ma lo pensa e non lo dice.
Però lei e Massimiliano
si tenevano per mano.
Ma lui niente, vuole Chiara,
che è più piccola di Sarah.
Ma lei ama Gian Mattia,
anche se va sempre via.
Lui però ama Simona,
che è biondina, ma piagnona.
Lei però ama Matteo,
che la batte a Scarabeo.
Ma lui ama Giulia C.,
perché dice sempre sì.
Però lei ha un altro amico:
io so chi, ma non lo dico.
D6G - Fil. 47 - IL GELATO A COLORI (B.Tognolini)
Dice la mamma bianca:
- Arriva l'uomo nero vucumprà:
ti mangia e se ne va.
Dice la mamma nera:
- Arriva l'uomo bianco col cappotto:
ti mangia crudo e cotto.
E io che sono bianco,
ho amici colorati:
ci sediamo di fianco,
e mangiamo gelati.
D6H - Fil. 48 - INVETTIVA (B.Tognolini)
Tu che una volta eri mio amico,
sta un po' a sentire ciò che ti dico.
Faccia di pecora con gli occhi storti,
fa vomitare la puzza che porti.
Faccia di straccio da spolverare
quello che sei non si può immaginare.
Succhiapantofole, masticavetri,
stammi lontano sessanta metri.
Quello che dico è vero sputato
se non ci credi guardati specchiato.
Varianti per il gioco interattivo
Girati i pollici, sciacquati i denti,
poi la ridico così la risenti.
Stupida cozza, quanto sei brutto,
senti la puzza che c'è dappertutto.
Puzza di puzza che lascia la scia,
topi di fogna che scappano via.
Mela col verme, verme col moccio,
brutto budino bambino bamboccio.
Faccia di fungo morto di sonno,
ciuffo di peli di naso di nonno.
Testa di pietra cotta dal sole,
pochi pensieri e anche meno parole.
Palla di pelle di polli un po' vecchi,
pigna con gli occhi, il naso e gli orecchi.
Sguardo da buco del lavandino,
guardati questo, però da vicino.
Gigio Sandrone, grosso melone,
la tua maestra ci aveva ragione.
Palla pelata con pochi pensieri,
faccia di pezzo di pane di ieri.
Povero uccello, stupido arnese,
poco cervello di maionese.
Strazio del mondo, sonno profondo,
grosso ciccione più largo che tondo.
D7 . BOSCO (I giochi di parole)
D7A - Fil. 49 - IL PESCIOLINO SCIOCCO (R.Piumini)
Un pesciolino sciocco scivolò
su un liscio sapone lasciato
a sciogliersi su un ciglio di ruscello:
il pesciolino poi si risciacquò
e il sapone ne uscì solo sciupato.
D7B - Fil. 50 - IL PAZZO DI MONZA (R.Piumini)
Un pazzo un po' zoppo di Monza
nel pozzo una pizza buttò
in mezzo alla piazza di Ponza,
e poi si piazzò per un pezzo
con zappa, piccozza e una pinza,
sull'orlo del pozzo di Ponza
e pazze canzoni cantò,
finche quella pizza, per stizza,
in zuppa impazzita, puzzò.
D7C - Fil. 51 - C'ERA UNA VOLTA UN GIOCO (R.Piumini)
C'era una volta un gioco
che non durava poco,
ma che durava tanto:
era un gioco di canto.
Cosa cantava? Ascolta:
lo canto un'altra volta.
C'era una volta un gioco
che non durava poco...
D7D - Fil. 52 - IL PESCE AMERICANO (R.Piumini)
Un pesce americano
seduto sul divano
baciando una cipolla
scoppiò come una bolla:
scoppiando fece un botto
più buono del risotto
e poi si mise in testa
una berretta a cresta
e fuggì in carrozzella
succhiando una matita
perché questa storiella
è proprio già finita.
D7E - Fil. 53 - E UNO E DUE E TRE (R.Piumini)
E uno e due e tre,
il papa non è un re,
il re non è un papa,
la pera non è rapa,
la rapa non è pera,
la falsa non è vera,
la vera non è falsa,
la zuppa non è salsa,
la salsa non è zuppa,
la trippa non è truppa,
la trippa la dò a te,
e uno e due e tre.
D7F - Fil. 54 - UNA VOLTA C'ERA UN RE (R.Piumini)
Una volta c'era un re,
latte zucchero e caffè,
che aveva una figliola,
mozzarella e gorgonzola,
principessa molto bella,
spezzatino e mortadella,
e due duchi e sei baroni,
pasta inglese e zabaglioni,
ed una corona in testa,
birra, vino e acqua fresca.
D7G - Fil. 55 - CANTA LA CAPRA MATTA (B.Tognolini)
Canta la capra matta la mattana,
salta la gazza pazza alla padana.
E quelle sette belle tenerelle
ben strette strette a prendere le stelle.
Giri di fili fini in diti dritti,
chili di fichi fritti in nidi fitti.
Toro colosso col collo d'oro grosso,
col loro color rosso solo è mosso.
Un lupo cupo fu più giù che su,
un bruco scuro su di un muro blu.
D7H - Fil. 56 - VOLTA LA CARTA (B.Tognolini)
Buia la notte nel cielo cammina,
volta la carta ed è già mattina.
È già mattina e mi viene la fame,
volta la carta ed ecco un salame.
Ecco un salame col pane e col burro,
volta la carta e si apre l'azzurro.
Cielo d'azzurro con luna di cera,
volta la carta ed è subito sera.
Sera serena e poi notte lucente,
volta la carta e non vedi più niente.
Varianti per il gioco interattivo
Buia la notte nel cielo cammina,
volta la carta ed è già...
... mattina.
È già mattina e mi viene la fame,
volta la carta ed ecco un...
... salame.
Ecco un salame col pane e col burro,
volta la carta e si apre...
... l'azzurro.
Cielo d'azzurro con luna di cera,
volta la carta e c'è una...
... teiera.
Una teiera per mamma e per zia,
volta la carta e c'è la...
... galleria.
La galleria sottoterra profonda,
volta la carta e c'è il mare con...
... l'onda.
L'onda che passa rovescia la nave,
volta la carta e trovi una...
... chiave.
Chiave che apre quattordici porte,
volta la carta ed appare la...
... morte.
Morte stecchita, scappa lontano!
Volta la carta e trovi un...
... divano.
Sopra il divano c'è un tipo seduto,
volta la carta e trovi un...
... imbuto.
Se con l'imbuto tu non ci fai nulla,
volta la carta e compare una...
... culla.
Culla di ninna, culla di nanna,
volta la carta e trovi una...
... canna.
Canna da pesca, amico sottile,
volta la carta ed ecco un...
... fucile.
Spara fucile le stelle filanti,
volta la carta e trovi i miei...
... guanti.
Proprio i miei guanti, che li avevo persi,
volta la carta ed ecco due...
... versi.
Ultimi versi scritti da Bruno,
volta la carta...
D8A - Fil. 57 - IL GIROTONDO (R.Piumini)
Girotondo ruota matta,
girotondo palla pazza,
gira gira la mia gatta,
gira gira nella piazza!
Girotondo Luna piena,
girotondo Sole giallo,
gira gira la balena,
gira gira il mio bel gallo!
Girotondo di focaccia,
girotondo della festa:
gira gira la mia faccia,
gira gira la mia testa!
D8B - Fil. 58 - LA PALLA (R.Piumini)
Palla bella, bella palla,
vola vola su nel cielo,
bella palla, palla bella,
fa vedere che bel volo.
Palla bolla, bolla palla,
vola vola su più in alto,
bolla palla, palla bolla,
fa vedere che bel salto.
D8C - Fil. 59 - I SALTI (R.Piumini)
Salto in alto e sono nato,
salto a destra e bevo latte,
a sinistra e son cresciuto:
mano contro mano batte.
Salto indietro e vedo il mondo,
salto avanti e a scuola vado,
faccio un giro tutto in tondo,
salto ancora e in terra cado!
D8D - Fil. 60 - L'ALTALENA (B.Tognolini)
Apro gli occhi, volo avanti,
chiudo gli occhi, volo indietro.
Apro gli occhi, sole e diamanti,
chiudo gli occhi, luna di vetro.
Apriti chiuditi, altalena,
dondola dondola, cantilena,
vado su, vado giù:
chiudo gli occhi e non vedo più.
D8E - Fil. 61 - CONTA DEI MAIALI (B.Tognolini)
Sulla strada da Modena a Reggio
c'era un maiale per non dire peggio:
grufola grugno, pungola pugno,
pane e salame di maggio e di giugno.
Passano sette motociclette,
povero porco lo tagliano a fette.
Una per me, una per te,
una per Ciccio che mangia per tre.
Passa la sete passa la fame:
resta soltanto un salame...
D8F - Fil. 62 - LA SETTIMA BARBIE (B.Tognolini)
Ho sette bambine delle meraviglie,
sette bambole Barbie mie figlie.
La prima ha più vestitini di me,
la seconda ha soltanto un gilè.
La terza si è rotta e non si raddrizza,
la quarta è una cavallerizza.
La quinta è ricchissima, ed ha la casetta,
la sesta è seduta e mi aspetta.
La settima Barbie si chiama Lola,
ma quella la vedo io sola.
Ha forma di albero, ha l'aria un po' triste,
ha colore blu, e non esiste.
D8G - Fil. 63 - GUERRE SPAZIALI (B.Tognolini)
Tu chi saresti, un Cybermutante?
Disintegrato all'istante!
Quanti nemici ci sono là fuori?
Alza quei deflettori!
Uffa, di nuovo l'Impero, che strazio!
Salto nell'iperspazio!
Scudo stellare, pugno balestra!
Punta quel laser a destra!
Per la Galassia, perché non si muove?
Game over! Game over! Game over!
D8H - Fil. 64 - QUALE MANO VUOI? (R.Piumini)
Queste sono mani chiuse,
chi le chiude poi le usa:
pugilato si può fare
o martelli per picchiare,
si può fare Luna e Sole,
o cipolla e pomodoro:
dentro una, se si vuole,
ci può essere un tesoro!
È una cosa tonda e rara,
è costosa, liscia e chiara.
Basta basta cantilena:
quale mano è quella piena?
Varianti per il gioco interattivo
È una piccola bestiola
che con ali gialle vola.
È una cosa lunga o corta,
serve per aprir la porta.
È una cosa incartata
dolce dolce, e colorata.
È una cosa da soffiare
perché vada in mezzo al mare.