Accoglienza
Lavori in corso Note biografiche Incontri e conferenze Foto |
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TUTTI I LIBRI SONO ACQUISTABILI ONLINE PRESSO
1 . Angeli, lucertole, bambini dappertutto
2 . Salto nell'Ultramondo
3 . Sentieri di conchiglie
4 . Mal di pancia calabrone
5 . La sera che la sera non venne
6 . L'altalena che dondola sola
7 . Rimelandia
8 . Filastrocche e canzoni della Melevisione
9 . Lilim del tramonto
10 . Melevisione. Il Diario di Tonio Cartonio
11 . Rima rimani
12 . Mamma lingua
13 . Il Quinto Lupo
14 . Fuoco!
15 . Zio Mondo
16 . Leggimi forte
17 . Papà Famondo
18 . Gocce di voce
19 . Topo dopo topo
20 . Guance ciliegine
21 . Lunamoonda
22 . Maremé
23 . Tiritere
24 . Ciò che non lava l'acqua
RIME E FILASTROCCHE DI CIRCOSTANZA
Filastrocche per GIULIO CONIGLIO
Cinque piccole sceneggiature sull'energia
Tre racconti sulla pubblicità
Un racconto sulle orecchie e sui suoni
Un racconto sul Tempo e la Morte
Otto racconti sull'educazione stradale
Un racconto sulle superstizioni
Un racconto su bambini e tecnologia
Un racconto sull'omologazione della vita
Un racconto (non per bambini)
Un racconto sui desideri
Un racconto sui libri dei piccoli editori
Un racconto sul presepio
Una variante biotech della fiaba
Un racconto-monologo (non per bambini) Un nano-racconto sul pecorino sardo
Un racconto su un essere immaginario
Un racconto per ragazzi e giovani sull'amicizia
Tre racconti su tre siti minerari di Sardegna
Un racconto sui fulmini e i parafulmini
MULTICLUB
LA MELEVISIONE
Canzoni e rime per il film
Narrare con la voce. Angeli delle biblioteche La lingua dell'Eden e Le parole staminali Rime Fuorilegge. L'UCCELLO CON TRE ALI
Ho nuotato fino alla rima
Poesia con cinque ESSE
C'era ogni volta nei regni delle rime
La lingua salvata dai ragazzini
Paradosso Pinocchio: l'Automa amato cresce
Mastro Geppetto, o della responsabilià
I possibili contributi del teatro
Charlot e la locomotiva
Dura Madre Mediterranea
Antigone delle Città
Canti dei Castelli
Maestra Minestra
Il Quinto Lupo
L'Accalappiatopi
Fuoco!
L'altalena che dondola sola
Pitzinnos Fahrenheit
NIRVANA X-ROM
RIMELANDIA
SITO RAI BAMBINI
IMMACOLATO
LA PARTE DI ANTONIO
I LIMONI SONO FINITI
Racconti, 8-12 anni, FATATRAC, 1992
Copie vendute al 2007: 3407
Romanzo, 10-14 anni, GIUNTI, 1994 e 2007
Copie vendute al 2007: 16513
Racconti, 8-12 anni, FATATRAC, 1995
Copie vendute al 2007: 3621
Filastrocche, 4-6 anni, SALANI, 1995
Copie vendute al 2007: 10769
Poemetto in ottave, 8-12 anni, FATATRAC, 1996
Copie vendute al 2007: 6829
Poemetto in ottave, 8-12 anni, FATATRAC, 1997
Copie vendute al 2007: 3437
con Roberto Piumini, Filastrocche
Libro + CD Audio e Libro + CD-ROM, 6-12 anni, MONDADORI, 1997 e 2004
Copie vendute dalle due edizioni al 2007: 16122
con MELA CECCHI, filastrocche, 4-6 anni, RAI-ERI, 1999
Copie vendute al 2007: (dati mancanti - mai forniti da Rai ERI)
Romanzo per tutti, Prima edizione SALANI, 1999 - Seconda edizione TEA, 2007
Copie vendute al 2007: 8559
con Mela Cecchi, Ianna Carioli, Martina Forti, Venceslao Cembalo.
Racconti a audiocassetta di canzoni, 4-8 anni, RAI-ERI, 2000
Copie vendute al 2005: 91360
Filastrocche, 6-11 anni, SALANI, 2002
Copie vendute al 2007: (dati mancanti - mai forniti da Rai ERI)
Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme
Illustrazioni di PIA VALENTINIS
Prima edizione: Cagliari, Comune di Cagliari e TUTTESTORIE, 2002
Seconda edizione: Milano, IL CASTORO e TUTTESTORIE, 2008
Copie vendute o donate dai comuni nell'edizione Tuttestorie: circa 12000
Testo e percorso teatrale per le scuole, PANGEA, 2002
Copie vendute al 2007: (dati mancanti - mai forniti dall'editor)
Fiaba quasi vera in prosa e ottave
FATATRAC, ottobre 2003, illustrazioni di MARA CERRI
Copie vendute al 2007: 3437
Fiaba piccola per piccoli
GIUNTI, marzo 2005, illustrazioni di MAURO EVANGELISTA
Copie vendute al 2007: 9707
Accompagnare i bambini nel grande universo della lettura
Con RITA VALENTINO MERLETTI, saggio, SALANI, 2006
Copie vendute al 2007: 6536
Racconto illustrato per i più piccoli
CARTHUSIA, 2006, illustrazioni di PIOTR SOCHA
Copie vendute al 2007: 1062
Sette poesie di sette poeti per le mamme e i neonati
S.Bordiglioni, C.Carminati, P.Formentini, R.Piumini, G.Quarenghi, G.Quarzo, B.Tognolini
FATATRAC, 2006, illustrazioni di ANTONELLA ABBATIELLO
Racconto poetico tratto, ricantato, e molto diversamente concluso,
dal poemetto "L'Accalappiatopi" di Marina Cvetaeva
FATATRAC, 2007, illustrazioni di OCTAVIA MONACO
Copie vendute al 2007: 1229
Racconto sulla timidezza
GIUNTI, 2007, illustrazioni di PIA VALENTINIS
Copie vendute al 2007: 2474
Romanzo per tutti, SALANI, aprile 2008
Vincitore del PREMIO ELSA MORANTE GIOVANI
Versi di Bruno Tognolini sulle figure di Antonella Abbatiello - Albo illustrato
FATATRAC, maggio 2008, illustrazioni di ANTONELLA ABBATIELLO
Albo illustrato, filastrocche per bambini da 0 a 3 anni
FRANCO COSIMO PANINI, settembre 2008, illustrazioni di ANTONELLA ABBATIELLO
Dieci racconti sardi per i lettori adulti
ILISSO, ottobre 2008
Presentazione degli scritti d'occasione
Rime
Una cinquantina di filastrocche civili e gentili scritte per diverse occasioni,
in tali occasioni con profitto utilizzate dai committenti e dai loro lettori,
ma utili e disponibili e libere e gratuite per altri lettori e altre circostanze.
Scritte per la rivista mensile per i più piccoli diretta da Nicoletta Costa.
Modena, GIULIO COSIMO PANINI EDITORE, dall'aprile 2006
Racconti
Per un'iniziativa di informazione scientifica della SNAM nelle scuole, 1994.
Per l'agenzia pubblicitaria di un amico, 1994.
Per due amici attori che facevano letture in biblioteca, 1996.
Per una festa delle Banche del Tempo a Bologna, 1998.
Per un kit distribuito da FIAT Scuola in diecimila scuole d'Italia, 1999.
Per il mensile per bambini "Ciao Amici", numero di giugno 2001.
Per l'inserto "Specchio" del quotidiano LA STAMPA del 10 novembre 2001.
Per il libro di AA.VV. "Diversi e uguali", I colori del mondo,
Provincia di Siena, 2002.
sulla vita dei minatori sardi
Per il libro di AA.VV. "Sonos 'e memoria", a cura di G.Cabiddu, 2003
(il libro verrà edito nel 2009).
dei meninos de rua di San Paolo
Per il libro di AA.VV. "Io vorrei...", Edizioni Condè Nast, Milano, 2004.
Per l'Associazione Librai Italiani, uscito sul quotidiano "La Nuova Sardegna", aprile 2004.
Inedito, novembre 2004 (scritto per il mensile "Ciao amici" e non pubblicato).
"Il brutto anatroccolo"
Per una pubblicazione del Festival "UNA CITTÀ PER GIOCO", a cura
della Coop. Tangram, Teatro Città Murata e Comune di Vimercate, aprile 2005.
su Maria e Giuliana Lai
Scritto come "Capitolo" aggiuntivo dello spettacolo "TELAI" di Laura Curino,
per la rappresentazione tenuta al Festival "L'Isola delle Storie", Gavoi, luglio 2005.
Per il progetto-kit sugli alimenti tradizionali "Che gusto c'è",
Giunti Progetti Educativi, settembre 2005.
della tradizione sarda
Per il libro di AA.VV. "Adottamostri", edito
dal Centro Servizi Bibliotecari della Provincia di Cagliari,
a cura di Teresa Porcella, maggio 2006.
Per il libro di AA.VV. "Doppio misto", edito
dal Centro Servizi Bibliotecari della Provincia di Cagliari,
a cura di Teresa Porcella, ottobre 2007.
Per la guida turistica per ragazzi "In un regno lontano lontano",
edito dall'Assessorato al Turismo della Regione Sardegna
e dalla Cooperativa Tuttestorie, luglio 2008.
Per il libro "Il Genio di Franklin", sull'omonimo gesso
di Giulio Monteverde, edito dal polo museale di Nervi
nella collana "Sogno intorno all'opera", agosto 2008.
L'ALBERO AZZURRO
Una piccola scelta di scalette e palinsesti dei temi
dal programma TV per bambini di RAIUNO e RAIDUE, 1990-1994.
Una scelta di scene scritte nel '97 e '98
per il programma TV per bambini di RaiSat2
Scalette, copioni, progetti, filastrocche e canzoni
da sei anni del programma di RAITRE per i più piccoli.
Testi per documentari
Quattro documentari "poetici" sulla Sardegna,
per la regia di Gianfranco Cabiddu
"La Gabbianella e il Gatto"
I testi italiani delle canzoni di David Rhodes
e le filastrocche usate nel film di Enzo D'Alò
Dalle tue mani dovrai difendermi con le tue mani.
Una riflessione sui libri per bambini portatori di valori e di voleri, tratta al libro
"MONDO FA RIMA CON NOI. I diritti di bambini e ragazzi per parole e immagini",
a cura di Valter Baruzzi e Lucia Tringali, Editrice La Mandragora, 2008
Breve storia della narrazione orale dalle origini a oggi
pubblicata sull'ENCICLOPEDIA TRECCANI RAGAZZI, marzo 2005
Un piccolo saggio sulle biblioteche viste da uno scrittore ramingo
pubblicato sulla rivista SFOGLIALIBRO, aprile 2008.
Due articoli pubblicati sulla pagina culturale del sabato
de "L'Unione Sarda" nel gennaio 2007.
Intervista pubblicata in versione ridotta sul numero di marzo 2006
della rivista FUORILEGGE, e in versione integrale sul suo sito.
Il Suono, il Senso, la Bellezza.
Saggio sulle filastrocche e il loro uso nelle scuole, pubblicato
in quattro parti sulla rivista "SCUOLA DELL'INFANZIA", Giunti, 2005-2006.
Riflessioni sull'allenamento di un rimatore,
pubblicate in "Parole senza fretta", a cura di R.Morani,
Franco Angeli e IRRSAE Lazio, Milano, 2002
Le segrete alchimie del fare poesia:
il SENSO, il SUONO, il SEGNO, il SOGNO e la SORTE
Articolo pubblicato sulla rivista "SCUOLA E INFANZIA",
Giunti Scuola, n.3, luglio 2003
Lingue regionali e lingua italiana
si scontrano in prosa e si abbracciano in versi
Traccia di un intervento tenuto in un convegno in Sardegna
Un articolo apparso il 28 gennaio 2001 su "NOI GENITORI & FIGLI",
supplemento de "L'Avvenire"
Articolo del
"Dossier Automi e robot", pubblicato sul sito di Treccani Scuola.
Responsabilità personale degli autori
dentro i sistemi di produzione di senso
Traccia di un intervento tenuto in varie conferenze
nel futuro dei nuovi media
Un articolo inedito
Un articolo sulla "autorialità" nei multimedia
Presentazione dei lavori teatrali
Teatro Settimo, laboratorio teatrale, Montalcino,'89
Testi drammatici e materiali drammaturgici
Commemorazione teatrale della Strage di Bologna, '91-'92
Testi drammatici e materiali drammaturgici
Cinque fiabe teatrali per i Castelli Trentini, '92-'94
Testi drammatici depositati
Fiaba teatrale e cuciniera per i più piccoli, '88
Con una versione "amatoriale"per messe in scena di alunni e genitori.
Racconti, resoconti e testi dalla messa in scena
di uno spettacolo con una quinta elementare, 2001
Spettacolo teatrale per bambini dall'omonimo poema di M.Cvetaeva
Produzione Corte Ospitale di Rubiera, 2003
Spettacolo teatrale per bambini tratto dall'omonimo libro di B.Tognolini,
Produzione Corte Ospitale di Rubiera, 2004
Spettacolo teatrale per bambini tratto dall'omonimo libro di B.Tognolini,
Produzione Corte Ospitale di Rubiera, 2005
Spettacolo teatrale di strada, Secondo festival letterario della Sardegna,
Gavoi, luglio 2005. Produzione Cada Die Teatro (Cagliari)
ALBERO AZZURRO CD-i
Sceneggiatura del CD-i (un precursore del CD-rom), 1994
scaricabile in formato Word DOC (400 KB!)
Sceneggiatura integrale e Tavola delle Soluzioni
del CD-rom tratto dal film di G.Salvatores, 1996
Sceneggiatura e testi del CD-rom di filastrocche
per bambini scritte con Roberto Piumini, 1997
Un "canale" di Junior, il sito per bambini della RAI.
Progettato con Mela Cecchi, nel 2001
scritte da amici che trovano bello e utile esporle qui,
e che io trovo belle e utili.
Racconto di VENCESLAO CEMBALO
Racconto di VENCESLAO CEMBALO
Romanzo di VENCESLAO CEMBALO
PANGEA, 2002
Questo sito è stato scritto e costruito da me stesso in lunghe notti di lunghi anni, dal '97, nel linguaggio amanuense dell'HTML, con qualche penna tecnologica all'inizio, qualche editor HTML, ma oggi ormai per lo più a mano libera. Non ha mai smesso d'essere aggiornato con notizie e scorci e approfondimenti delle nuove opere che il tempo mi porta. È un sito spartano, senza animazioni e form e applets e flash e java, solo testi: perché è il sito fatto a mano da un dilettante, e perché è il sito di lavoro di uno scrittore. Per contro infatti è sovrabbondante di testi.
Dall'iniziale faccia un po' narcisa della "Personal Home Page" - allora di moda fra i pionieri del web e oggi credo sostituita del tutto dal "blog" - questo sito con gli anni ha mutato forma e funzione per diventare sempre più una risorsa di lavoro. È fonte di informazioni, materiali, note biografiche e bibliografiche, schede descrittive di incontri e conferenze, presentazioni e approfondimenti e ampi stralci di libri editi, articoli e saggi integrali, opere inedite, testi teatrali, sceneggiature interattive, curriculum, foto, contatti (Libro degli Ospiti) etc. Queste risorse sono oggi utilizzate con una certa intensità (circa 100 visite al giorno) principalmente per tre scopi:
Quando parlo coi bambini nelle scuole e mi chiedono quando e come si diventa scrittori rispondo così: si diventa scrittori in due passi, due volte.
Si comincia a diventar scrittori la prima volta che si scrive qualcosa che non ti ha chiesto nessuno: né la maestra, né nessun altro grande, né un amico. Se uno scrive qualcosa che gli è venuto in mente di scrivere ber bizza o bellezza, lui è già quasi scrittore. Gli manca solo una cosa importante: i lettori. Lettori veri, però, non i suoi famigliari o gli amici. I lettori veri sono i lettori sconosciuti. E dove si trovano i lettori sconosciuti? Nelle librerie.
Si finisce di diventare scrittori, col secondo passo, non appena quella cosa che si è scritta senza che nessuno ce la chiedesse diventa un libro che i lettori veri possono comprare nelle librerie.
Per ciò che mi riguarda, io colloco la prima di queste due tappe intorno al 1960, ai nove anni, appena un anno dopo l'età dell'oro, quando scrissi senza che alcuno me lo chiedesse una filastrocca poverella ma ben ritmata su fiori e aprile e colori, che il maestro di quarta elementare Professor Cammellini di Cagliari grandemente mi lodò e complimentò. Devo forse più di quando non sappia a quelle lodi pubbliche al cospetto della classe, ma dovevo ancora aspettare trentadue anni perché arrivasse la mia seconda tappa, la pubblicazione del libro di racconti "Angeli, lucertole, bambini dappertutto" nel 1992, con la Fatatrac, editore che da allora non ho mai abbandonato.
Non è questo il luogo delle note biografiche, che altrove sono sintetizzate in forme più esatte. Ma per finire questa presentazione, questa Accoglienza nel sito del mio lavoro, tra quella prima e quella seconda tappa del divenire scrittore, nell'oceano fra quelle due sponde lontanissime, voglio citare solo due cose. La prima è una rotta: la via tracciata da dieci anni di furiose e floride scritture per il teatro, di cui lascio ad altre pagine il racconto. E la seconda è appena un'isola, apparsa sul declinare di quella rotta, un presagio piccolo e illustre e forse per me fatale. Nel luglio del 1986, in risposta a tre piccole fiabe che le avevo spedito (che non ricordo e temo di aver perso) Natalia Ginzburg inaspettatamente mi rispose, scrivendo così:
"Non saprei che dirti se non di continuare a scrivere". Allora non lo sapevo ma avrei seguito quel consiglio. Dovevo aspettare ancora sei anni prima che la scrittura, con l'Albero Azzurro alla RAI, divenisse un lavoro che dà, oltre che sogno e conoscenza, anche da vivere. Da allora infatti ho la fortuna di vivere di quello che scrivo, e la ulteriore smisurata fortuna di scrivere quello che voglio: storie e rime. Su mezzi diversi, sulla carta dei libri o sullo schermo della televisione, sui legni del teatro o sui bites dei nuovi media, ma storie e rime: non magazines o talk show o giochi a premi, non libri informativi o educativi per le scuole, non slogan o campagne. E per chi voglio: per i libri e il teatro e il cinema e la TV della RAI; non per Mediaset o la pubblicità.
"Finché dura", mi vien sempre da dire a questo punto, più per senso della misura che per scaramanzia. E per senso e misura del proprio destino, del rapporto fra ciò che ci si aspettava e ciò che si è avuto, mi vien da concludere che se pure finisse oggi, è stato già tanto.
Resta da dire di questo sito, brevemente, la questione delle opere edite e inedite pubblicate "online". Non sono un fautore del "copy right free", perché vivo del mio lavoro: così come un falegname non regalerebbe ai passanti, o non oltre misura, le sedie che fabbrica. Per questo motivo dei libri editi è pubblicato in questo sito quanto basta per un uso simile a quello che se ne fa in libreria: leggerne, in piedi e di passaggio, il tanto che basta per capire se acquisteremo quel libro oppure no. Se sì, è subito disponibile un link al sito Internet Bookshop, dove il libro, volendo, si può ordinare.
I rischi di pubblicare in rete materiali inediti (testi teatrali, sceneggiature di opere interattive, articoli, progetti, varie d'occasione) si affronteranno invece in altri modi: con stralci, scorci e tagli. O con un'alzata di spalle. O infine con la fiducia - non del tutto candida - che nessuno ne abuserà. Sono sempre stato convinto che appropriarsi delle idee altrui sia una sciocchezza: quand'anche si riesca a farle passare per nostre, cosa faremo quando ce ne chiederanno altre simili? Se rubi un'idea, avrai solo quella: se invece hai un buon rapporto con l'ideatore...
In ottave e in prosa teatrale, il Signor Celionati, maestro comico fabulatore, col muto aiuto di Bic, mimo e servo di scena, ci racconta l'incendio (vero!) che nel gennaio del 2003 ha distrutto il magazzino della Fatatrac. Ci mostra gli operai che riparano il tetto di quel magazzino, e le gocce di catrame acceso che cadono giù da un lucernaio. Ci descrive le lingue di fuoco che divampano, e i personaggi dei libri che, come animali di un bosco incendiato, decidono di cercar scampo volando via nella notte. Ma quei personaggi come vivranno, se non possono raccontare le loro storie? Cercheranno di parlare agli umani, ma senza più la carta in cui figurare nessuno li vede né li sente. Cercheranno di vivere nei sogni, sussurrando le loro storie negli orecchi di chi dorme: questo funziona, ma i sogni finiscono all'alba, e loro sono daccapo. Insomma, devono trovare il modo di tornare in carne ed ossa; e siccome "al caso nostro, / la carne è carta e le ossa sono inchiostro", ecco laggiù una tipografia...
Il libro è in libreria dal novembre 2003, con le incendiate e visionarie e bellissime illustrazioni di MARA CERRI. Qui darò, col permesso dell'editore, il solito ricco assaggio del testo.Il libro, scritto in forma e con suggestioni teatrali, trovò infine anche la sostanza del teatro nel rapporto con la Corte Ospitale di Rubiera, già ben avviato l'anno prima con la messa in scena dell'altro mio testo (quello invece originale per il teatro) "L'Accalappiatopi".
La messa in scena di Franco Brambilla è stata un evento abbastanza straordinario, nelle contrastata vicenda dei rapporti fra libri e teatro: il testo vi era rispettato integralmente, riga per riga. Le ottave erano restituite con sorprendente vivacità dall'attrice Robberta Biagiarelli, scintillante Signora Celionati, che riusciva a rispettare del tutto musicalità e precisione metrica del testo, facendola fiorire al contempo di brio e forza scenica col puro magnetismo dell'attore "talentoso". Al suo fianco Paula Costa, con le sue azioni di mimo-clown e danzatrice, e con l'animazione di oggetti, giocattoli e scenografie, ricamava un controcanto "corporeo" che aiutava i piccoli spettatori nel compito non facile (e assolutamente inconsueto) di percorrere e godere fino in fondo uno spettacolo teatrale in rima e metro.
Lo spettacolo, rappresentato con successo per cinque recite al Festivalleteratura di Mantova, dopo alcuni anni di circuito è andato incontro allo stesso destino de "L'Accalappiatopi": essendo stati allontanati dalla Corte Ospitale di Rubiera gli originari fondatori, con cui quell'opera era nata, non ho ritenuto opportuno farla transitare di peso alla nuova gestione, e ho ritirato i permessi. Anna Pozzi e Franco Brambilla giurano che presto Celionati, sotto il nome fiammante di una nuova compagnia, tornerà a far capolino sulle scene d'Italia.
In cima
Ragionamenti sulle poesie per i bambini
A forza di scrivere filastrocche e poesie per bambini (cinquecento per la Melevisione e altre centinaia per libri e altre occasioni), accade spesso che mi venga chiesto di spiegare come si scrivono, come si leggono, come si scelgono, e insomma di affiancare al lavoro di chi fa (etimologicamente il "poeta") quello di chi riflette su come si fa. Ben consapevole dei due diversi mestieri, e senza alcun desiderio di cambiare il mio, mi sono messo al lavoro. Eccone alcuni frutti.
LA LINGUA DELL'EDEN e LE PAROLE STAMINALI
Due articoli pubblicati sulla pagina culturale del sabato de
"L'Unione Sarda" nel gennaio 2007.
BREVE SAGGIO SULLE FILASTROCCHE. La Rima, il Ritmo, il Senso, la Bellezza
Un breve saggio pubblicato in quattro puntate sulla rivista "La Vita Scolastica", GIUNTI SCUOLA, nei Dossier dei numneri 3/2005, 6/2005, 11/2006, 14/2006.
IL GIOCATTOLO POETICO
Relazione dell'intervento tenuto il 10 febbraio 2006 al convegno in omaggio a Gianni Rodari promosso dal Centro di documentazione "Gianni Rodari" di Pontedera.
RIME FUORILEGGE
Un'intervista pubblicata in versione ridotta sul numero di marzo 2006 della rivista FUORILEGGE, e in versione integrale sul suo sito www.fuorilegge.org.
In cima
Filastrocche
Mi capita spesso, nel corso d'incontri in giro per le città, di dire filastrocche scritte per la Melevisione o per altre occasioni. Dopo averle sentite alcuni mi chiedono dove si possono trovare: maestre per lavorarci coi loro bambini, mamme per tenerle a casa pronte all'uso, e altri. A tutti devo rispondere che non si possono trovare perchè da molti anni RAI e Giunti indugiano a pubblicare un "Libro di tutte le Rime del Fantabosco". E poiché mi pare iniquo, antieconomico e antiecologico che vi siano granai chiusi e fortificati mentre in giro c'è fame (e quanto combattiamo tutti perchè ci sia...), ecco una manciata delle filastrocche più richieste fra le cinquecento scritte per la Melevisione, più un pugno d'altre scritte per altre occasioni.
1. FILASTROCCA DELLA BATTAGLIA COL DRAGO
2. FILASTROCCA DELLE MAESTRE
3. FILASTROCCA DEI SEGRETI CHE PESANO
4. FILASTROCCA PER LA MORTE DEL NONNO
5. FILASTROCCA DEI MUTAMENTI
6. FILASTROCCA PER FARE PACE
7. FILASTROCCA DELLE DIFFERENZE (buffa)
8. FILASTROCCA DELLE DIFFERENZE (seria)
9. FILASTROCCA DEL BENVENUTO A CHI VIENE DA LONTANO
10. FILASTROCCA DELLE BUONE MANIERE A TAVOLA
11. FILASTROCCA DEL DIRITTO A IMPARARE
12. FILASTROCCA DELLE MAMME BALIE
13. FILASTROCCA DEL DIRITTO AL GIOCO
14. FILASTROCCA DEL MOSTRO NELLO SPECCHIO
15. FILASTROCCA DELLE STRADE DISSESTATE
16. FILASTROCCA DEL BAMBINO FUTURO
17. FILASTROCCA PER LE IMPRONTE DIGITALI DEI BAMBINI ROM
18. TIRITERA - DURUDURU PER LE ELEZIONI SARDE
Qui, nel sito della Melevisione, una scelta di altre cento filastrocche scritte per quel programma.
E qui TUTTE LE ALTRE "FILASTROCCHE D'OCCASIONE".
FILASTROCCA DELLA BATTAGLIA COL DRAGO
Tu non guardarlo, fa' finta di niente
Quello è qualcosa di più di un serpente
Lui ti ha già visto, ora ti aspetta
Fagli vedere che non hai fretta
Guardati intorno nel tuo paesaggio
Il sole cala in un rosso tramonto
Cerca il colore del tuo coraggio
Finché nel cuore ti sentirai pronto
Quando saprai che se ora cominci
Non è per niente sicuro che vinci
Ma il sole brilla su prati verdi
Non è nemmeno sicuro che perdi
Quando saprai che dovunque tu vada
Troverai draghi sulla tua strada
E che quel drago si deve spostare
Perché per crescere devi passare
FILASTROCCA DELLE MAESTRE FILASTROCCA DEI SEGRETI CHE PESANO FILASTROCCA PER LA MORTE DEL NONNO
FILASTROCCA DEI MUTAMENTI
FILASTROCCA PER FARE PACE FILASTROCCA DELLE DIFFERENZE (buffa) FILASTROCCA DELLE DIFFERENZE (seria) FILASTROCCA DEL BENVENUTO A CHI VIENE DA LONTANO FILASTROCCA DELLE BUONE MANIERE A TAVOLA FILASTROCCA DEL DIRITTO A IMPARARE FILASTROCCA DELLE MAMME BALIE FILASTROCCA DEL DIRITTO AL GIOCO FILASTROCCA DEL IL MOSTRO NELLO SPECCHIO
FILASTROCCA DELLE STRADE DISSESTATE
FILASTROCCA DEL BAMBINO FUTURO
FILASTROCCA PER LE IMPRONTE DIGITALI DEI BAMBINI ROM
TIRITERA ELETTORALE SARDA
Maestra, insegnami il fiore ed il frutto
- Col tempo, ti insegnerò tutto
Insegnami fino al profondo dei mari
- Ti insegno fin dove tu impari
Insegnami il cielo, più su che si può
- Ti insegno fin dove io so
E dove non sai? - Da lì andiamo insieme
Maestra e scolaro, un albero e un seme
Insegno ed imparo, insieme perché
Io insegno se imparo con te
Indice delle filastrocche
Ho nascosto quella cosa in fondo a me
Perché se non la vedo, lei non c'è
Non ne parlo per non essere più triste
Perché se non la dico, non esiste
Ma laggiù in fondo a me, nel buio denso
Anche se non la vedo, io ci penso
E lei beve quel buio come inchiostro
E cresce sempre più, diventa un mostro
Ma io so cosa ai mostri fa paura
Il sole, che taglia in due la notte scura
Apro la mia finestra a questo sole
Ed apro la mia bocca alle parole
Ne parlo con la mamma, con l'amico
Tu mi spaventi, mostro?... E io ti dico!
E tu ti sciogli in un po' di porcheria
Mi dài un ultimo morso, e fuggi via
Mi rimane una bella cicatrice
Dov'è scritto: mostro morde, uomo dice
Indice delle filastrocche
Scritta per la puntata speciale della Melevisione sulla morte
in onda il 18/04/07
Caro nonno, son passati tanti giorni
Ho aspettato e ho capito che non torni
Ti hanno messo come un seme in un bell'orto
Ho guardato e ho capito che sei morto
Vorrei farti ritornare, ma non posso
Nel mio cuore il dolore ha fatto un fosso
In quel fosso come un seme ti ho sepolto
E per innaffiarti bene ho pianto molto
È venuta primavera e sei fiorito
Quando il pianto dei miei occhi era finito
Ora è maggio e oramai non piango più
Nel giardino son fioriti i gigli blu
E io ancora non ti vedo, però ora so perché
Non ti vedo perché sei dentro di me
Indice delle filastrocche
"Aiuto, sto cambiando! – disse il ghiaccio,
Sto diventando acqua, come faccio?
Acqua che fugge nel suo gocciolìo!
Ci sono gocce, non ci sono io!"
Ma il sole disse: "Calma i tuoi pensieri.
Il mondo cambia, sotto i raggi miei:
tu tieniti ben stretto a ciò che eri,
e lasciati scivolare in ciò che sei"
Quel ghiaccio diventò un fiume d'argento.
Non ebbe più paura di cambiare.
E un giorno disse: "Il sale che io sento
mi dice che sto diventando mare.
E mare sia, perché ho capito, adesso:
non cambio in qualcos'altro, ma in me stesso"
Indice delle filastrocche
Parlami, amico
Ascolta ciò che dico
Se non mi parli il cielo
Resta tagliato in due
E le parole amare, mie e tue
Poi diventano un mare
Che non sappiamo più attraversare
Ma se prima che tutto si rovini
Ci sediamo vicini
E ne parliamo insieme
Allora le parole sono un seme
Che poi diventa un albero
Che poi diventa un bosco
Dove mi riconosci, e io ti riconosco
E senti ciò che dico
Ci pensi, e se ti piace
Tu ritorni mio amico:
E questa qui è la pace
Indice delle filastrocche
Dice la mamma bianca:
- Arriva l'uomo nero vucumprà
Ti mangia e se ne va.
Dice la mamma nera:
- Arriva l'uomo bianco col gippone
Ti mangia in un boccone.
Fa la mamma italiana:
- Arriva l'albanese col cartello
Mangia te e tuo fratello.
Fa la mamma albanese:
- Arriva l'uomo bianco poliziotto
Ti mangia crudo e cotto.
Quanto a me, sono bianco
E ho amici colorati.
Ci sediamo di fianco
E mangiamo gelati
Indice delle filastrocche
Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch'io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali:
Vuol dire che tutt'e due siamo speciali
Indice delle filastrocche
Amico sconosciuto
Sappi che qui fra noi sei il benvenuto
Tu vieni da lontano
Ecco la nostra mano
Hai viaggiato e sei stanco
C'è posto al nostro fianco
Questa è una terra amica
E noi ti aspettavamo, e siamo pronti
Abbiamo pane per la tua fatica
Abbiamo orecchie per i tuoi racconti
Indice delle filastrocche
Per la tavola ci sono buone norme
Non si sparge tutto il cibo in giro a caso
Non si legge, non si canta, non si dorme
Non si mettono le dita dentro il naso
Non si gioca con il pane e con la frutta
Non si beve col risucchio dal bicchiere
Non si corre, non si grida, non si rutta
Non si fanno rumorini col sedere
Indice delle filastrocche
Leone grande, ora insegnami a cacciare
Orso grande, dimmi dove trovi il miele
Corvo grande, come faccio per volare?
Ragno grande, come faccio le mie tele?
Genitori che mi avete messo al mondo
Donna grande, dimmi cosa posso farci
Uomo grande, io ti chiedo e ti domando
Di insegnarmi ciò che serve per restarci
Indice delle filastrocche
Sono una mamma balia, la seconda
Quella che viene dopo, ma che resta
Non mi porterà via vento né onda
Non mi farà sparire la tempesta
Fra noi scorre il legame più profondo
Fiume di latte, buio e sconosciuto
Non son la mamma che ti ha messo al mondo
Ma sono quella che ti ci ha tenuto
I nostri anni, a lettere di fiamma
Hanno scritto chi sei tu e chi sono io
Forse non sono la tua vera mamma
Ma tu sarai per sempre figlio mio
Indice delle filastrocche
Fammi giocare solo per gioco
Senza nient'altro, solo per poco
Senza capire, senza imparare
Senza bisogno di socializzare
Solo un bambino con altri bambini
Senza gli adulti sempre vicini
Senza progetto, senza giudizio
Con una fine ma senza l'inizio
Con una coda ma senza la testa
Solo per finta, solo per festa
Solo per fiamma che brucia per fuoco
Fammi giocare per gioco
Indice delle filastrocche
Scritta per la rivista di letteratura per l'infanzia Fuorilegge
Ora di uscire, una mattina di febbraio
Ultimo sguardo nello specchio in corridoio
Le squame nere sotto panni di bucato
Le zanne bianche ripiegate sul palato
Gli occhi scarlatti ben nascosti dagli occhiali
Avvoltolate nello zaino le due ali
Le cicatrici ricoperte da due sciarpe
Le zampe unghiute di cinghiale nelle scarpe
Sono a posto, irraggiungibile agli sguardi
"Ciao mamma, vado a scuola. A più tardi!"
Indice delle filastrocche
Scritta per la rivista di letteratura per l'infanzia Fuorilegge
Se fossi alto, se fossi alta
Se fossi d'aria come il gatto quando salta
Se sapessi questa pena quando passa
Se fossi magro, se fossi meno grassa
Se non avessi questi orribili capelli
Se fossi il vento che rimescola gli uccelli
Se fossi nei tuoi orecchi col suo fischio
Se fossi femmina, se fossi maschio
Se fossi un poco meno bestia di così
Se sapessi come mai mi trovo qui
Se fossi io, se fossi Dio
Se fossi te cosa faresti al posto mio
Se fossi, se fossi, che cosa vuoi che fossi...
Se fossi un fuoristrada con due specchietti rossi
Tirerei dritto sopra tutti questi fossi
Ma sono un passero
Povero me
E allora volo dritto dritto in braccio a te
Indice delle filastrocche
Scritta per la giornata nazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, promossa dalla Commissione parlamentare per l'infanzia. Roma, 20 novembre 2006, Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani
Sono un bambino, sono il tuo dono
Prima non c'ero e adesso ci sono
Sono il domani, dalle tue mani
Devi difendermi con le tue mani
Sono il futuro, sono arrivato
E sono qui perché tu mi hai chiamato
Come sarà l'orizzonte che tracci
Dipende da come mi abbracci
Indice delle filastrocche
Scritta per un appello firmato da molti scrittori per bambini contro il disegno di legge del Ministero degli Interni che prevedeva il censimento dei campi rom con impronte digitali, luglio 2008
Il Ministro dell'Ordine
Ed i piccoli zingari
Con le impronte degli indici
Giocano a pari o dispari
Prima del gioco dicono
Ciascuno cosa mette
– Io metto le manine
– Io metto le manette
Indice delle filastrocche
Una tiritera (in sardo "duruduru") scritta in occasione delle elezioni regionali in Sardegna, febbraio 2009
Eccola, coi commenti dei lettori, sul sito di Renato Soru
Noi siamo piccoli, noi siamo sardi
Piccoli uomini che fanno lunghi sguardi
Passano i secoli, con piccoli passi
Noi siamo piccoli però non siamo bassi
Non siamo bassi perché in cuore siamo scalzi
Non ci mettiamo né tacchi né rialzi
Noi stiamo zitti
Guardiamo il mare
Secoli fitti che si vedono arrivare
Arrivano dal mare
I soliti Baroni
Arrivano dal mare i Presidenti ed i Padroni
I sardi sono piccoli
I grandi sono fessi
I nomi son diversi ma i Baroni son gli stessi
Arriva da lontano per dirci chi votare
È un Barone
Non si riesce a moderare
I sardi sono arcaici
Con sopracciglia folte
Per farcelo capire lui ritorna nove volte
Cannoni di sorrisi
Granate di parole
Se siamo piccoli, però, perché ci vuole?
Se siamo piccoli, però, di che ha paura?
Ha paura
Del mulo pelle scura
Ha paura
Dell’asino nascosto
Del cuore di quest’isola che sta in un altro posto
Di qualche spaccatura
Che sta nascendo altrove
Di qualche mulo che si sveglia e che si muove
Di qualche cosa che lo faccia moderare
Gli sappia fare guerra
Lo metta a piede in terra
Qualcosa che è lontana, che a Roma non si sente
Però quest’isola
È un altro continente…
Noi siamo piccoli
Col pepe nelle vene
Noi siamo piccoli però guardiamo bene
Si va a votare
Da chi farci comandare
Però c’è un modo strano di rispondere ai comandi
Noi siamo piccoli
Ma abbiamo gli occhi grandi
Guardate bene, sardi
Io guardo e miro
Guardate bene, sardi
Io guardo e spero
Se si può fare
Un presidente nero
Si può fare anche un presidente vero
Indice delle filastrocche
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La Melevisione
Schede di presentazione e materiali informativi
Progetto iniziale e SCALETTE e COPIONI
De "La Melevisione" si può leggere in questo sito una serie di materiali informativi (progetti, presentazioni, schede storiche, descrizioni della struttura, dei personaggi, degli ambienti, indice della "Bibbia" etc.) e una scelta di scalette e copioni dal 1999 al 2008: solo pochi per ogni annata, pochi assaggi, perché quei testi appartengono alla RAI e non possono essere pubblicati per intero; e solo i miei testi perché questo è il mio sito, ma ne esistono sette volte tanti scritti dagli altri sette autori.
DECIMA EDIZIONE
È in corso la decima edizione della Melevisione, che andrà in onda alle 16:30 circa dai primi di gennaio 2009 fino al solito Giro d'Italia, in maggio, riprendendo poi dopo il Giro fino a metà giugno circa. Un altro centinaio di nuove puntate, che faranno salire il conto totale a oltre 1500 puntate dal 18/01/99 al luglio 2009.
UN PO' DI STORIA
"La Melevisione", un programma televisivo per bambini in onda ogni giorno su RAITRE in orario pomeridiano, è conosciuta e amata dal suo pubblico, i bambini dai 4 agli 8 anni, ma anche - a quanto risulta - dai loro fratelli maggiori, mamme e babbi, nonni e zie.
È un'opera di lungo, lunghissimo respiro: dal gennaio 1999 al maggio 2009 saranno state scritte e girate, come ho detto, oltre 1500 puntate originali. Ma molte altre sono andate in onda nelle estati sottoforma di repliche.
È nata nel 1999 da un'idea di MELA CECCHI (autrice per undici anni de "L'Albero Azzurro") e mia. Dopo l'idea, però, si passa alla faticosa fabbricazione del mondo: nelle 100 puntate del primo anno i due autori (eccoli qui in una foto con Tonio Cartonio) hanno tracciato forme, confini, lingua, abitanti, leggi, usi e costumi di quel mondo.
Poiché tutto pareva andare molto bene, la RAI ci ha proposto per il secondo anno, 2000-2001, non più 100 ma 180 puntate. Erano troppe per due soli autori, da ogni punto di vista: saremmo stati troppo stanchi e troppo ricchi per scrivere bene. Al grido di "lavorare meno, lavorare tutti", abbiamo chiamato con noi IANNA CARIOLI, MARTINA FORTI e VENCESLAO CEMBALO (ed eccoli tutti e quattro: da sinistra Mela, Martina, Venceslao e Ianna).
Nel 2005 i cinque autori, stanchi e desiderosi di introdurre idee nuove, hanno chiamato altri due rinforzi: entrano nella squadra LUISA MATTIA (già autrice per un anno delle puntate di montaggio "Il Giornale del Fantabosco", in onda il sabato) e LORENZA CINGOLI (autrice per molti anni de "L'Albero Azzurro"). L'anno dopo, nel 2006, Mela Cecchi, antenata fondatrice, lascia la ciurma per felice stanchezza e ancor più felice desiderio di scrivere altre storie: dalla stessa porta entra LUCIA FRANCHITTI, già espertissima lettrice e redattrice dei nostri copioni da anni, negli studi RAI di Torino.
"VI ABBIAMO CRESCIUTI NOI" (la stessa storia, raccontata meglio)
Ecco la scheda storica che ho scritto per la cartella stampa del decimo compleanno di Melevisione.
Mela Cecchi chiamò al lavoro Bruno Tognolini, fu steso il format, le linee guida del programma: la scaletta, le modalità linguistiche, i personaggi, i luoghi. Il capostruttura Roberto Nepote, che aveva con forza voluto l'impresa, pose al timone Mussi Bollini e la nave partì vento in poppa. Si fecero i provini, si formò la compagnia, si entrò in studio. Il 18 gennaio del 1999 andò in onda la puntata numero 1, "Con la carta si può". Streghe, Fate, Orchi, Lupi, Principi e Principesse, Gnomi e Geni avevano trovato un nido di fiaba impensabile nella TV.
Tonio Cartonio, primo folletto conduttore, fratello grande del bambino spettatore, gli parlava occhi negli occhi aiutandolo a specchiare nelle vicende indiavolate della finzione i problemi, le scoperte, le paure della vita vera di "Città Laggiù". Si rinnovava con mezzi nuovi il vecchio compito millenario della Fiaba, che è specchio di comprensione della realtà.
Passarono gli anni. Già dal secondo, a dar man forte nella scrittura dei 160 copioni annuali arrivarono altri autori: Janna Carioli, Martina Forti e Venceslao Cembalo. Maurizio Zecchin, lo scenografo, cominciò la titanica costruzione di mondi incantati a cui ancor oggi lavora. Alla regia colorata e irruenta di Pierluigi Pantini seguì, nel 2002, quella più profonda e sofisticata di Roberto Valentini. Le puntate erano scritte e realizzate con due semplici punti di forza: la maestria degli scrittori per bambini, e la "genitorialità diffusa" di chi racconta solo storie che potrebbe raccontare ai propri figli. Funzionò: nacque nei genitori italiani una fiducia speculare nel programma, cui affidavano i loro bambini "come se stessero con loro".
Il programma crebbe tanto che ben presto, come i bambini a cui si rivolgeva, non stette più dentro i vestiti. I cartoni comperati in tutta Europa erano buoni come la frutta da cui la Melevisione pareva spremerli, ma la vicenda della puntata, la parte scritta e girata e prodotta in Rai, si rinforzava, frondeggiava, faticava a star dentro il compito del lancio di storie animate, voleva diventare storia lei. Mussi Bollini raccolse con coraggio questa istanza di crescita e fece il passo: nel 2003 si estrassero i cartoni dal programma, nacque la Melevisione "sitcom", una storia unica e fluida di 25 minuti.
Da allora sono cambiati i registi, Enza Carpignano, Alfredo Franco, Rossella De Bonis, portando segni più chiari o più scuri, più svelti o quieti nella recitazione, nella ripresa, nel montaggio. Son cambiati gli attori, Orchi e Streghe e Geni sono andati e venuti, Tonio Cartonio, fratello empatico, ha lasciato il posto a Milo Cotogno, amico simpatico. Nuovi autori sono entrati nella squadra, Luisa Mattia, Lorenza Cingoli, Lucia Franchitti, portando nuovi fili colorati nell'intreccio dei temi e delle storie.
Melevisione ha 10 anni e oltre 1600 puntate, è cresciuta: ora ha spalle più larghe e gambe più svelte. Forse più larga è la peripezia, l'intreccio buffo e drammatico delle vicende; forse più svelta – o solo più incarnata nella storia – la trama informativa, educativa, enciclopedica. Ma sempre identico è il gusto profondo di frutta, di vitamine naturali per le menti: cioè di storie allegre e profonde narrate da grandi che sanno narrare ai loro bambini, perché crescano bene.
Dieci anni di Melevisione, infatti, vogliono dire anche questo: incontrare dei diciottenni che ti guardano con un sorriso fino alle orecchie quando gli dici "Ti abbiamo cresciuto noi"...
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Incontri coi lettori
COMUNICAZIONE IMPORTANTE
E voglio spiegare perché...
Mi scuso con insegnanti, bibliotecari, librai e altri programmatori d'eventi, ma potrò valutare le loro richieste di incontri per l'anno 2009-2010 solo dal prossimo settembre.
Dal settembre del 2008 al giugno del 2009 son stato in 63 cittŕ e paesi d'Italia, per un totale di un paio di centinaia di incontri.
Nel prossimo anno dovrò ridurre di un terzo questo "tour", la cui crescita ogni anno mi lusinga, ma che ha un risvolto un po' paradossale: mi si chiama per i libri che scrivo, ma se vado dovunque mi chiamano io libri non ne scrivo più. Non credo che coloro che mi invitano nelle loro scuole, biblioteche, librerie, siano più contenti di avere l'autore in carne e ossa piuttosto che altri suoi nuovi libri in carta e inchiostro. So per certo che non ne sarei contento io. E anche gli incontri, condotti da una persona scontenta, finirebbero per non essere più né belli né utili nemmeno per chi ha davanti. Occorre insomma mettere mano, per il prossimo anno, a un'ardua impresa di tagli.
Comincerò sospendendo le prenotazioni per incontri con le scuole fino al settembre 2009.
Da settembre accoglierò le richieste di UN NUMERO LIMITATO DI SCUOLE PER OGNI MESE, per lasciar posto a eventuali altre occasioni che mi stanno a cuore (convegni, incontri con genitori e insegnanti, festival, etc.)
Chiedo quindi alle persone che intendessero invitarmi a incontri con le scuole per l'anno 2009-2010 di sottopormi la loro richiesta nel prossimo settembre, lasciandomi un messaggio nel LIBRO DEGLI OSPITI.
Ecco la corsa di Pinocchio nelle città...
In quest'anno scolastico, dal settembre 2008 al giugno 2009, per uno o più incontri, per uno o più giorni, sono stato a:
Pomigliano (NA), Bassano del Grappa, Pordenone, Milano, Vignola (MO), Arezzo, Andria (BA), Bitonto (BA), Trani (BA), Romagnano Sesia (NO), Cagliari, Musei (CI), Furtei (VS), Nuoro, Sassari, Torremaggiore (FG), Siena, Riccione, Roma, Borgonuovo Piacentino, Sassuolo (MO), Biella, Bologna, Leno (BS), Brugherio (MI), Castelvetro (PC), Monfalcone, Vicenza, Roma, Cesena, Vimercate (MI), Rozzano (MI), Milano, Modena, Medicina (BO), Asti, Cassola (VI), Genova, Bologna, Pontedera (PI), Foligno, Sassuolo (MO), Vignola (MO), Pomigliano (NA), Torino, Monterotondo (RM), Foggia, Agrigento, Palermo, Lucca, Carpi, Brescia, Trezzo d'Adda (MI), Bari, Pesaro, Cagliari, Carbonia, Bolzano, Sestri Levante, Chieti, Solaro (MI)...
Note biografiche
Altrove, in un'altra pagina, si può leggere una BIOGRAFIA dettagliata, fonte di notizie su Studi, Teatro,
Televisione, Libri, Multimediae Cinema.
Qui sotto, invece, i DATI sintetici che occorrono nei contatti di lavoro. Quando li ho inseriti in questo sito, nel lontano '97, sembrava una guasconata, ma oggi è molto più normale: organizzatori, promotori d'eventi, bibliotecari, insegnanti e chiunque per lavoro ne abbia bisogno, invece che per faticosi fax può prelevare da sé in copia e incolla piccole note biografichedi diverse "pezzature" (20 righe, 10 righe, 5 righe), o scaricare una scheda bio-bibliograficaimpaginata e pronta per la stampa, o qualche foto in JPG.
FOTO
CURRICULUM DA COPIARE E INCOLLARE
Da scaricare per usi di documentazione e promozione (programmi, depliants, etc.)
SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA IN FORMATO RTF e IN FORMATO PDF
Versione sintetica del curriculum con bibliografia aggiornata al 2009
Altre notizie e testi su www.tognolini.com
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Altre notizie, foto, e soprattutto un'ampia scelta di testi editi e inediti,si possono consultare online sulla sua Home Page, all'indirizzo www.tognolini.com
Libro degli Ospiti
Andando via, se volete, potete lasciare un commento nel mio LIBRO DEGLI OSPITI.
Potete scorrere un decennio di commenti personali e testimonianze sul mio lavoro nei vecchi Libri degli Ospiti, dall'ottobre '97 ad oggi.
Attenzione agli indirizzi obsoleti! Il vetusto indirizzo tognolini@iol.it, che potreste trovare ancora sparso in pagine periferiche, non è più attivo da molti anni. Non sono più attivi neanche il successivo b.tognolini@tin.it, e il più recente tognolini@fastwebnet.it. Chi ha ancora sottomano questi indirizzi li cancelli.
Per note ragioni, non è il caso che io lasci il mio attuale indirizzo di posta elettronica qui all'aperto, esposto a spamming, fishing, mass mailing e simili molestie.
Chi vuole comunicare con me, per lavoro o per altro, potrà lasciarmi un messaggio nel LIBRO DEGLI OSPITI. Ogni nuovo messaggio inserito mi verrà segnalato con una e-mail, e io risponderò.
Per principio, finché posso, rispondo a tutti. Chi non ricevesse risposta dopo un numero ragionevole di giorni (diciamo una settimana), si assicuri di aver digitato correttamente il suo indirizzo e-mail: mi è accaduto più volte di scrivere risposte che tornavano indietro non lette perché indirizzate a "sconosciuti". Eventualmente scriva un altro messaggio con l'indirizzo giusto.
Benvenuti gli insegnanti, i dirigenti scolastici, i bibliotecari e i librai che mi chiedono incontri con l'autore o altre forme d'intervento: se sfogliate indietro le pagine dell'attuale Libro degli Ospiti, o i Libri degli Ospiti degli anni passati,, vedrete che sono state il luogo dei primi contatti per centinaia di incontri.
Ho aiutato decine di studenti che compilavano tesi di laurea o ricerche, sulla Melevisione o sui miei libri o su altro, con interviste telefoniche o faccia a faccia, e in taluni casi con spedizioni di materiali che non erano reperibili in commercio o scaricabili dal sito. Ci sono state sparute incomprensioni, quindi mi sta a cuore precisare: non risponderò a lettere che non siano firmate. Comprendo e apprezzo la prossimità, la confidenza che rime e storie possono generare; comprendo anche la consuetudine allo stile verbale disinvolto degli SMS e delle chat: ma chi mi scrive sa chi sono, e mi pare giusto ed equo che anch'io sappia chi è lui. Datemi pure del tu, se questo sentite di fare, ma con nome e cognome. Se poi si aggiunge notizia di quale sia la tesi o la ricerca per cui mi si chiede aiuto, e per che corso di laurea o cammino di studi, sarò ancora più motivato a rispondere.
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