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con Jonathan all' Elba
Luglio 1999
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Carlo Maccioni e Franco
Falconi
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ma se ghe pensu clicca
per la musica
Navigazione al largo di Capo Bianco
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Da Cagliari a Biserta
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partenza alle 8:00 del
12/7/76. Rotta 161°.Un maestrale forza 5 spinge la barca a 6-7 N.
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la navigazione procede
tranquilla fino al tramon- to, con mare alquanto mosso
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di notte il vento passa
a forza 3 e la velocità a 4 N. La notte è limpidissima sotto
il cielo stellato
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all'alba il vento cala
e si attacca motore. Alle 7 del 13 si avvista Capo Bianco: ecco l'Africa!
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alle 8 entra un levante
forza 4 che spinge la barca a 5 N. Si raggiunge C.Bianco e si costeggia
fino al porto Biserta, raggiunto alle 12. Alle 13 terminano le operazioni
di ormeggio
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Jonathan
a Biserta
Il vecchio porto
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Biserta
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Il primo contatto con la terra d'Africa è stato a
Biserta, che visitiamo dal 13 al 14
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La città vecchia comprende la medina e un porto interno,
utilizzato da piccole barche, protetto da un'imponente fortezza turca
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La città nuova, con quartieri coloniali e quartieri
moderni è molto graziosa. Un magnifico lungomare con palme e altre
piante va per 5-6 Km dal porto verso le spiagge e Capo Bianco
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Il porto, grande e ben protetto, comprende una banchina
e un pontile per barche da diporto, ed è situato all' imboccatura
di un canale navigabile che accede a un grande lago interno
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Al largo di Capo Farina
All'ormeggio a Sidi
Bou Said
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Da Biserta a Sidi Bou Said
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Partenza alle 7 del 15 in completa
assenza di vento.Si naviga a motore verso Capo Zebib, al largo del quale
la rotta è sbar rata da una lunga fila di gavitelli che aggiriamo
per sei miglia: una rete per tonni.
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superato l'ostacolo con qualche pericolo
dirigiamo verso capo Farina, passato il quale, diamo fondo al largo di
una spiaggia per fare il bagno e pranzare
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riprendiamo la navigazione a vela,
spinti da un vento di levante. Costeggiamo la costa di Camart e Marsa,
affollata di villette, fino a Sidi Bou Said
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Arriviamo in porto alle 18. Dopo aver
girovagato tra i pontili in cerca di un posto, ci ormeggiamoall'inglese
sul molo principale
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una
casa a Sidi Bou Said
una domus a Cartagine
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Sidi Bou Said e Cartagine
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Sidi Bou Said è il centro turistico preferito dagli
abitanti di Tunisi. E' un villaggio arroccato sul promontorio di Capo Cartagine,
caratterizzato da graziose case bianche con finestre azzurre.
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Il porto turistico, molto funzionale, è situato 100
m sotto il paese accanto a una spiaggia affollata di famiglie borghesi
tunisine.
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Cartagine copre un area molto estesa tra S.B.S. e La Goletta,
dove è possibile visitare, tra i moderni centri abitati, diversi
comprensori di resti di edifici romani e bizantini. Molto interes- santi
le terme di Settimio Severo, il teatro, un complesso di domus e una basilica
paleo- cristiana. Il tutto in mezzo al verde.
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I resti punici sono più rari: il tophet. il porto
militare e il porto civile. Moltissimi reperti punici sono però
esposti nel museo situato nel vec- chio seminario costruito dai francesi
nei pressi di un' orrenda cattedrale stile Sacré-Coeur
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La
moschea az-ZitounaHammamet |
Tunisi,Hammamet,Kairouan
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il 16, con una macchina a noleggio, visitiamo Hammamet e
Kairouan; il 18 visitiamo Tunisi, ovviamente a piedi
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La Medina di Tunisi è grande e affollata; comprende
molti monumenti degni di nota, come la moschea az-Zitouna, le Medersa,
le tombe dei Bey e il più grande souk del Maghreb
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Tunisi moderna non dice granchè: è caotica
e sporca. L'impostazione urbanistica e architet- tonica è quella
caratteristica delle ex colonie francesi.
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Hammamet è linda e graziosa. La Medina contiene un
borj dell' X secolo e la parte moderna, che si estende lungo una bella
spiaggia, ricorda Antibes.
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La Medina di Kairouan, compresa in una cinta di mura, contiene
decine di moschee, tra cui la Grande Moschea costruita nell' VIII secolo
con grande uso di elementi costruttivi romani
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Dalla Tunisia alla Sicilia
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Dopo aver fatto rifornimento, usciamo dal porto di S.B.S
alle 7,30 del 20 con vento di maestro forza 4, mare mosso e poca visibilità
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la navigazione procede a 5-6 N fino al tramonto. superata
l'isola di Zembra e Capo Bon il vento cala leggermente.
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Di notte riduciamo volutamente la velocitè per non
arrivare a Marsala di notte. Il cielo è coper- to sicchè
non vediamo la luna piena.
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alle 6,30 del 21 avvistiamo Favignana e poi la costa siciliana.
Alle 9 entriamo nel porto di Marsala dove troviamo ormeggio in un pontile
adibito ad approdo turistico.
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Nel pomeriggio andiamo in città per fare la spesa.
Al ritorno in porto troviamo la figlia e la nipote di Carlo, Carla e Laura,
reduci da una giornata di mare con gli amici a Mondello e Castellamare.
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a Favignana
la Cala Rossa
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Marsala e le Egadi
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Marsala è estesa e polverosa e non presenta grandi
attrattive, salvo qualche via del centro storico, ma vi si mangia molto
bene. Dovunque memorie di Garibaldi, dei Mille e dei Florio.
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Il 22 effettuiamo la circumnavigazione di Favi- gnana con
vento fresco di maestrale. Troviamo ridosso nella Cala Azzurra, dove facciamo
il bagno e pranziamo
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Il 23, con a bordo anche Carmelo, torniamo a Favignana e
ci ormeggiamo nel porto. Dopo la visita del paese, dirigiamo alla Cala
Rossa dove diamo fondo.
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La Cala Rossa è bellissima: l' acqua azzurro-co- balto
è cristallina e l'insenatura, circondata da antiche cave di tufo,
ha un aspetto paradisiaco.
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navigazione
diurna
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.navigazione
notturna
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Da Marsala alla Sardegna
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Partiamo da Marsala il 24 alle 8 dopo un rinvio di tre ore
per forte scirocco e un incaglio su un banco d'alghe (non segnalato) dentro
il porto
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Navighiamo tranquilli con levante forza 4 fino alle 16 e
poi con ponente forza 3 -4 fino al tramonto .
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Durante la notte, il moto ondoso aumenta, la navigazione
di bolina è meno confortevole e le ragazze cominciano a soffrire
il mal di mare
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il 25 il ponente rinfresca a forza 5-6. Le ragazze soffrono
per l' intera giornata e a partire dalle 18 soffre anche Franco.
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Alle 19 avvistiamo Capo S.Lorenzo ma il ponen- te rinfresca
a forza 7. Le onde diventano alte e ripide con numerosi frangenti che impediscono
di dirigere verso la costa. In più, ci accorgiamo che la pompa di
sentina non funziona.
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poichè sarebbe troppo pericoloso passare un'altra
notte al largo con una sola persona valida che peraltro, non avendo dormito
da 36 ore non riesce a tenere gli occhi aperti, chiediamo soccorso.
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Porto Corallo, the day after
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Soccorso in mare!
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Il nostro appello è ricevuto da Cagliari Radioe passato
al centro operativo della Guardia Costiera, che dirige le operazioni.
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Veniamo raggiunti da una nave danese, il King of Scandinavia,
che si ferma e ci invita a portar- ci a ridosso del proprio scafo.
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Sopraggiunge la nave Calabria. Lasciamo, ring- raziando,
la K.o.S. e ci portiamo al suo ridosso.
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Alle 22,30 arriva la motovedetta CP 811, che ci lancia un
cavo che assicuriamo a prua. Le ragaz- ze trasbordano e inizia l' operazione
di rimorchio protetta dalla Calabria che ci tiene a ridosso fino a sotto
costa.
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Alle 3 del 26, sempre a rimorchio, entriamo a Porto Corallo
e ci ormeggiamo alla banchina. Gli arredi della cabina e tutti inostri
abiti sono completamente bagnati. Nonostante tutto dormiamo.
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Una settimana dopo, terminati gli adempimenti burocratici,
riportiamo il Jonathan alla base.
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Ringraziamento
Ringraziamo per l'aiuto efficiente, amichevole e
disinteressato le persone che hanno preso parte alle operazioni di soccorso,
e precisamente
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Gli ufficiali e il personale del Centro Operativo di
Cagliari della Guardia Costiera
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Il comandante e l'equipaggio della motovedetta CP811
della Guardia Costiera
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La Tirrenia S.p.A, il comandante e l'equipaggio della
nave traghetto merci "Calabria"
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L'armatore, il comandante e l'equipaggio della nave
da crociera "King of Scandinavia"
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Gli operatori di Cagliari Radio e i marconisti della
nave traghetto "Karalis"
Carlo Maccioni e Franco Falconi
Jonathan's page
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