Televisione ancora accesa sullo
stesso canale di prima. Si era detto che sarebbe stato un
gesto degno di un buon finale quelli di darli in
beneficenza o al primo poveraccio per strada, ma, preso
da tutte le altre cose, si era completamente dimenticato
di quel piccolo gruzzoletto dentro la tasca destra
interna del suo giubbino estivo.
Li avrebbe bruciati nel cesso e poi, per l'ultima volta,
avrebbe tirato la catenella, orgoglioso del buon lavoro
fatto dall'idraulico consigliatogli da Matteo.Quanto e
come.
Tolse dalla piastra funzionante la cassetta di Nick
Cave, la sistemò assieme alle altre vicino al letto,
fra i Dead Kennedys e Cave.
Finalmente poteva sedersi ed iniziare a mangiucchiare
anche la pizza al tonno e funghi. L'aveva lasciata per
ultima. Il cartone era umido ed il formaggio vi si era
appiccicato in modo ostile.
Finito di cenare, un sottile filo di soddisfazione lo
aveva avvinghiato fino a tal punto che presto gli era
balenata l'idea di farsi una sega. Mentre si adagiava
nella poltrona, proprio di fronte la stampa di Mirò, alla
tele iniziava una partita di calcio.
Era il Mercoledì di coppa, Inter - Real Madrid.
Mirò era meglio di Dalì, la notte meglio
delle sei del pomeriggio, i soldi meglio dei ricchi.
Ciò lo distolse dalla cerniera dei suoi pantaloni.
Gira la poltrona verso la Tv, prende l'ultima
l'ultima birra Peroni, che schifo di birra!!!, il
frigo gocciolerà tutta la notte, stacca il telefono e
carica la pistola con un solo proiettile, quello
giusto.
Metteva uno straccio ai piedi del frigo quando ci fu un
brutto fallo su Baggio.
Rollandosi una sigaretta: Roberto Canzares del Baggio,
inquadrato in primissimo piano; i piedi scalzi sul
divano, alla ricerca di un po di fresco.
Tuttosommato era più giusto morire con i coglioni ancora
turgidi e pieni.
De Lorenzo Daniele
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