Premessa
Quando ho trattato l'argomento della Struttura Organizzativa dell'Arma, ho menzionato i Reparti che costituiscono l'Organizzazione Speciale e l'Organizzazione Mobile. In questa pagina ho pensato di ampliare il discorso con riferimento a quelli che, senza nulla voler togliere agli altri, presentano caratteristiche tali da renderli particolarmente interessanti per coloro che desiderano conoscere piu' a fondo la (Benemerita) Istituzione.
Istituito nel 1963 come 4.o Reggimento Carabinieri, ha assunto l'attuale
denominazione nel 1977.
La sede del Reggimento, unico reparto montato di tutto l'Esercito, e' nella Caserma
Culquaber di Tor di Quinto, a Roma, che ospita altresi' il Comandi della Divisione
Palidoro, dell' 11.a e della XII Brigata, dalla quale dipendono, oltre al Reggimento, la
maggior parte dei reparti speciali qui illustrati.
Il Reggimento Carabinieri a Cavallo e' organizzato in un Reparto Comando,
responsabile per la logistica e la manutenzione delle strutture, nel Gruppo Squadroni,
con funzione operativa e addestrativa e da cui dipende la Fanfara a cavallo, e nel Centro
Ippico, preposto all'attivita' sportiva ed agonistica.
I compiti del Reggimento sono quelli istituzionali e a supporto dell'Arma territoriale
: pattugliamento e vigilanza nei parchi, nelle zone archeologiche e negli stadi, pronto
intervento, perlustrazioni e servizi di squadriglia nelle zone non raggiungibili con mezzi
motorizzati (si pensi agli interventi legati all'attivita' antisequestri e ricerca di
latitanti).
A questi servizi, attinenti all'ordine pubblico ed alla sicurezza del territorio, si
aggiungono attivita' di addestramento e specializzazione del personale, servizi d'onore e
di rappresentanza.
L'attivita' del Reggimento trova il suo momento piu' rappresentativo nel celebre Carosello Storico di Piazza di Siena, testimonianza dell'altissimo livello di preparazione e tattica equestre ormai consolidato in un Reparto che, incarnando lo spirito della Cavalleria, e' l'erede naturale degli Eroi di Pastrengo.
La storia del Centro Elicotteri inizia nel 1964, con la costituzione a Frosinone della 1.a
Sezione Elicotteri equipaggiata con gli Agusta-Bell 47-J "Ranger". Assunta
l'attuale denominazione nel 1965, dopo il trasferimento a Pratica di Mare, e divenuto
Comando di Corpo nel 1977, il Centro Elicotteri Carabinieri si articola oggi su 13 Nuclei,
dislocati sul territorio nazionale, e con una dotazione di oltre un centinaio di velivoli.
Gli impieghi dell'ala rotante sono molteplici e tutti di fondamentale importanza
per l'attivita' dell' Istituzione : strumento di ricognizione nel quadro delle attivita'
preventive e repressive e di polizia giudiziaria svolte dai Comandi Territoriali, Mobili e
Speciali, nella sorveglianza del territorio in cooperazione con le Unita' di superficie,
come mezzo di ricognizione e di soccorso nelle calamita', come supporto nei servizi di
sicurezza pubblica e di concorso nelle battute e nei rastrellamenti, nella ricerca di
latitanti ed evasi e in missioni di trasporto.
I piloti elicotteristi sono sottoposti ad una rigorosa selezione psico-fisica che, dopo
una prima fase di addestramento svolta presso le Scuole dell'Aeronautica Militare,
prosegue con una seconda fase presso il Centro di Pratica di Mare.
Presso il Centro viene altresi' svolta un'intensa attivita' di formazione dei reparti
tecnici di assistenza, indispensabili per garantire, attraverso la costante
manutenzione delle apparecchiature e delle strumentazioni di bordo, la sicurezza dei
piloti e la tempestivita' di impiego.
Nel 1956 il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri prospetto' la necessita' di
disporre di propri motoscafi, onde disporre di mezzi adeguati per l'assolvimento dei
compiti istituzionali lungo le migliaia di chilometri di coste italiane, sui laghi e lungo
i fiumi. Alla fine del 1960 fu disposto il trasferimento delle prime cinque motovedette da
14 mt. Successivamente altri natanti furono assegnati alle Legioni interessate
Il 12 novembre 1969, avvertita l'esigenza di unificare, sotto il profilo addestrativo e
tecnico, l'attivita' del personale addetto ai natanti dell'Arma, venne istituito, nella
sede del Comando Generale, il Servizio Navale, che attualmente rappresenta
l'insieme degli organi direttivi, di comando ed esecutivi diretto allo svolgimento dei
compiti istituzionali dell'Arma dei Carabinieri nelle acque interne, nel mare
territoriale, nella zona di vigilanza doganale e, limitatamente alle azioni consentite
dalle convenzioni internazionali ratificate dallo Stato Italiano, in alto mare.
Attualmente il parco natanti del Servizio Navale dell'Arma e' costituito da 162 unita'.
Normalmente, quando i giornali pubblicano classifiche a livello di Unione Europea,
l'Italia risulta ai primi posti solo in quelle meno "onorevoli" (tasso di
disoccupazione, inflazione, inefficienze varie).
Finalmente, proprio grazie all'Arma, possiamo vantare invece una situazione che ci pone
all'avanguardia rispetto agli altri Paesi dell'UE : siamo infatti gli unici ad avere un
Reparto specializzato a salvaguardia della salute dei cittadini.
Forse se gli Inglesi avessero avuto a disposizione i NAS ... avrebbero
delle mucche un po' meno "pazze"!
Il Comando Carabinieri Antisofisticazioni e Sanita', attivo dal 1962, si
articola su tre Gruppi AS (Milano, Roma, Napoli) dai quali dipendono 34 Nuclei
(NAS) dislocati a livello di capoluogo regionale.
A partire dal 1979 le funzioni del CCAS, inizialmente mirate alla "vigilanza sulla
disciplina igienica della produzione, commercializzazione e vendita delle sostanze
alimentari e delle bevande", sono state estese anche al campo della Sanita',
attraverso controlli negli ospedali, nelle mense scolastiche, nelle case di cura e di
riposo, per l'accertamento, oltre che di eventuali fatti criminosi legati alla
adulterazione di medicinali o prodotti assimilati, anche di eventuali casi di frode ai
danni del Servizio Sanitario Nazionale, di assenteismo, del legittimo esercizio delle
professioni.
Un Paese come l'Italia che, stando alle statistiche dell'UNESCO, possiede oltre il 50%
del patrimonio artistico mondiale, non poteva non dotarsi di una struttura finalizzata
alla lotta contro i traffici illeciti di opere d'arte e alla restituzione di quelle
indebitamente esportate.
Il Comando TPA, nato nel 1969 come Nucleo Carabinieri Patrimonio Artistico,
dipende funzionalmente dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Gli operatori,
scelti tra candidati con adeguato livello culturale di base, sono ulteriormente
qualificati attraverso specifici corsi di specializzazione tenuti sia presso l'Arma che
presso il Ministero.
Un prezioso strumento operativo si e' dimostrato il Bollettino Opere d'Arte Rubate,
alimentato da informazioni e fotografie disponibili tramite gli archivi del Centro
Elaborazione Dati del Comando.
...e se un domani il Bollettino finisse anche su Internet ?!?
Nato nel 1986, contemporaneamente al Ministero dell'Ambiente, con compiti di vigilanza,
prevenzione e repressione nel settore ambientale, ecologico e paesaggistico, il NOE,
coadiuvato dalla Territoriale e dagli altri Reparti speciali, opera su delega della
Magistratura, di propria iniziativa o dietro denuncia di cittadini.
La tutela dell'ambiente e del territorio, oltre a rispondere a precise esigenze di
carattere "ambientalista", rappresenta altresi', mediante la repressione di
reati quali l'abusivismo edilizio, l' illecito sfruttamento di cave o discariche abusive,
un valido strumento di lotta contro la criminalita' organizzata ed i suoi traffici.
Dal 1954 l'Arma si e' dotata di risorse scientifiche dedicate ad operare quale supporto
all'attivita' giudiziaria, sia nella fase dei sopralluoghi e delle indagini svolti dai
Reparti dell'Arma, che in quella esplicata nelle aule dei tribunali.
Il Centro Carabinieri Investigazioni Scientifiche e' articolato su un Centro
principale, sito in Roma, e in due Sottocentri destinati all'attivita' nell'Italia
Meridionale (Messina) e Settentrionale (Parma). Dal punto di vista operativo si articola
in sei Sezioni :
Il personale e' altamente specializzato. Tutti gli operatori sono diplomati o laureati in chimica, fisica, biologia o ingegneria.
Ho voluto accomunare in un'unica sezione gli uomini del GIS e quelli del ROS, pur se fanno capo a due distinti Reparti, in quanto li considero (e non solo io!) due facce della stessa medaglia : quella di uomini che hanno scelto di porre la propria vita in prima linea, abbandonando financo la propria identita' "anagrafica" e sacrificando la propria individualita' a servizio del Paese, in lotta con criminali, terroristi ed eversori sempre piu' subdoli, insidiosi e pericolosi per la comunita'.
Per motivi di riservatezza, ritengo opportuno evitare di parlare di organici, strutture, dislocazioni di questi Reparti speciali.
Inquadrati nella Brigata Paracadutisti "Folgore", i Carabinieri del Reggimento
Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", punto di forza dell'Organizzazione
Mobile, svolgono la loro attivita' specialistica in appoggio all'Arma territoriale e
in operazioni fuori area con la Brigata Paracadutisti (tra queste si devono ricordare
le missioni di pace in Libano e, piu' recentemente, in Somalia) .
Il "Tuscania", ricostituito nel 1951 come Reparto e nel 1963 come Battaglione,
ha assunto l'attuale denominazione il 1 giugno 1996. L'organico prevede un Comando di
Reggimento, un Plotone Comando e Servizi, due Compagnie operative, una
di Carabinieri paracadutisti e una di addestramento squadriglie, e una sezione sportiva.
L'addestramento, oltre alle prove fisiche tipiche di questa specialita', prevede corsi di
paracadutismo, esercitazioni di attivita' di pattuglia, di guerriglia e di
controguerriglia, impiego di veicoli corazzati e di tutte le armi leggere e pesanti in
dotazione alla fanteria.
Saro' lieto di ricevere i vostri messaggi
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1998
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