L'Arma dei Carabinieri fu fondata il 13 luglio 1814, per decisione di Vittorio Emanuele I il quale fondo' un Corpo, col nome di Carabinieri Reali, di soldati a piedi o a cavallo rigorosamente selezionati "... per buona condotta e saviezza distinti" il cui compito era "di contribuire alla necessaria felicita' dello Stato, che non puo' essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni soggetti". Queste funzioni particolarmente delicate, specificate nelle Regie Patenti, sottolineavano l'importanza attribuita alle doti personali richieste ai militari selezionati, oltre alla duplice funzione di difensori dello Stato e di organismo di polizia, con speciali doveri e prerogative. Sin dalla loro costituzione i Carabinieri, per il profondo attaccamento al dovere dimostrato nell'assolvimento dei compiti di istituto e per la loro condotta, si sono guadagnati il rispetto e l'affetto delle popolazioni. |
Il nuovo Corpo, creato allo scopo di assolvere incarichi sia militari che civili, fu chiamato Carabinieri non solo per evitare confusione con la gia' esistente "Gendarmerie" di matrice napoleonica ma soprattutto perche', come tutti i corpi scelti dell'epoca, erano armati di carabina.
I dettagli delle uniformi ("montura") furono studiati, sin dalla
costituzione dell' Arma, allo scopo di restituire piena solennita' all'immagine dello
stato sovrano. Le principali caratteristiche erano : cappello montato a due punte con
cappietto e coccarda turchini (con piuma nell'alta uniforme), marsina, anch'essa turchina,
a nove bottoni d'argento, guarnita di alamari d'argento al colletto e sui paramani, con
risvolti scarlatti alle falde; spalline d'argento con frange bianche per i carabinieri a
cavallo, (celesti per quelli a piedi), bandoliera bianca di pelle.
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Questa uniforme, rimasta invariata fino al 1848, e' tuttora adottata con minimi cambiamenti (cordelline bianche, cappello ornato di coccarda tricolore, pennacchio rosso-blu e pantaloni guarniti di doppia banda laterale scarlatta per i carabinieri a cavallo, unica banda, anch'essa scarlatta, per i carabinieri a piedi).
Primo Comandante in capo del Corpo : Generale Giuseppe Thaon
di Revel di Sant'Andrea.
Il 24 gennaio 1861 il Corpo acquisi' la posizione di Prima Arma del nuovo Esercito nazionale.
I Carabinieri hanno operato su tutti i fronti in cui ha combattuto l'esercito italiano.
Ebbero il battesimo del fuoco a Grenoble il 5 luglio 1815 : reparti di carabinieri a cavallo caricarono le truppe francesi, che fronteggiavano quelle piemontesi per il possesso di quella piazzaforte, mettendole in rotta e contribuendo a risolvere favorevolmente le sorti della battaglia.
Durante il Risorgimento, si distinsero in numerosi eventi. Tra i piu' fulgidi si ricordano :
Tra gli innumerevoli episodi e atti di valore di cui i Carabinieri furono protagonisti nel corso del conflitto, un cenno particolare meritano il Vicebrigadiere Salvo D'Acquisto (Torre di Palidoro - 23 settembre 1943) e i carabinieri La Rocca, Marandola e Sbarretti (Fiesole - 12 agosto 1944) i quali offrirono la loro vita in cambio di quelle di ostaggi civili.
Fin dalla sua costituzione, il Corpo si prodigo' nell'aspra lotta quotidiana contro il crimine, personificando sempre il rispetto della legge e dell'ordine sociale. La lotta fu condotta sull'intero territorio nazionale con un elevato contributo di sangue. Il primo Caduto fu il carabiniere Giovanni Boccaccio, ucciso in azione contro fuorilegge a Vernante (Cuneo) il 23 aprile 1815, a soli 9 mesi dall'istituzione del Corpo.
Il 3 febbraio 1834, il carabiniere Giovanni Battista Scapaccino pago' con la vita la sua fedelta' al re : circondato da un gruppo di ribelli che avevano attaccato la piccola stazione di Les Echelles, presso il confine francese, alla richiesta di abiurare alla sua fedelta' alla bandiera, pena la morte, rispose "Viva il Re!". Fu ucciso con due colpi di doppietta dai sovversivi. Per il suo sacrificio gli fu concessa la prima Medaglia d'Oro al Valor Militare dell' "Esercito Sardo".
Sul finire dell'800, l'Italia fu percorsa da bande di criminali e di "briganti"
contro cui i Carabinieri furono sempre in prima linea. Tra i molti che si prodigarono in
questa lotta senza quartiere, il Capitano Chiaffredo Bergia (1840-1892)
e' una vera leggenda umana : per le sue operazioni, spesso condotte da solo e sotto
travestimento, e che sovente lo portarono a sostenere conflitti a fuoco con i piu' temuti
briganti dell'epoca, fu decorato di Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, 1
Medaglia d'Oro, 3 Medaglie d'Argento e 2 Medaglie di Bronzo, tutte al Valor Militare,
oltre a 15 encomi e decine di menzioni onorevoli. Nell'Esercito Italiano era l'ufficiale piu' decorato al valore. |
Nel corso degli anni, fino ai giorni nostri, l'Arma ha proseguito nella sua strenua lotta contro il crimine e la sovversione, per garantire la sicurezza delle popolazioni.
I Carabinieri si sono guadagnati la pubblica considerazione non solo per le loro
virtu' militari e per la loro dedizione nella lotta alla criminalita' ma anche per
l'assistenza e il soccorso prodigati, anche sino all'estremo sacrificio, alle popolazioni
in occasione di pubbliche calamita', tra cui, ad esempio, i terremoti di Casamicciola
(1833), Messina (1908), Marsica (1915), Vulture (1930), Belice (1968), Friuli (1976),
Irpinia (1980) e le disastrose alluvioni del Polesine (1951), di Firenze (1966), del
Piemonte ed Emilia-Romagna (1994) . Per tale meritoria attivita', la Bandiera dell'Arma e' stata insignita di 2 Medaglie d'Oro e 1 Medaglia d'Argento al Valor Civile, 3 Medaglie d'Oro di Benemerenza, 2 Medaglie d'Oro al Merito della Sanita' Pubblica. |
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