OGGETTO: Elettrodotto a 380.000 Volt, tratto Signa-Tavarnuzze
PREMESSO:
- Che nei Comuni di Scandicci ed Impruneta, nel tratto Signa-Tavarnuzze, in virtù di un accordo tra i Comuni e l'ENEL sono stati completati i lavori, interrotti nel luglio del 1997, per la realizzazione di un nuovo elettrodotto da 380.000 Volt che l'ENEL ha presentato come rifacimento e ristrutturazione di altre alcune linee minori esistenti sullo stesso percorso.
- Che le strutture di sostegno dei cavi dell'alta tensione sono rappresentate da tralicci delle dimensioni di circa 60 metri di altezza (colorati di rosso e bianco) che vanno ad inserirsi in un contesto paesaggistico vincolato ai sensi della legge 1497/39;
- che dalla lettura degli elaborati tecnici forniti da ENEL l'elettrodotto in questione dal 2001 diventerà la parte centrale della "Grande Dorsale Appeninica" che trasporterà l'ininterrotto flusso della alta tensione dalle Alpi alla Sicilia .
- che l'accordo stipulato in data 2-12-97 tra i Comuni di Scandicci e Impruneta prende come fatto acquisito la necessità di ENEL di inserire, e regolare, la fornitura di corrente all'interno della progettata Grande Dorsale Appeninica.
- Che non è compito dei Comuni rilasciare V.I.A (Valutazioni di impatto ambientale) o deroghe alla stessa, o agire in modo che pregiudichi la validità presente e futura delle procedure previste dalla legge per la Valutazione di Impatto Ambientale
- che la centrale da 380.000 volt di Tavarnuzze (in via di potenziamento) si trova in zona alluvionale del fiume Greve;
CONSIDERATO
- che l'elettrodotto in questione avrebbe dovuto essere osservate le procedure di cui all'art. 2 della legge n.9 del 9.1.91 e del DPCM 377/88, che riguardano gli elettrodotti di lunghezza superiore ai 15 km inclusi parziali rifacimenti, duplicazioni di linee esistenti e/o loro sostanziali modifiche;
- che l'ENEL ha presentato un progetto per la sola parte centrale del tracciato a 380.000 Volt, costituita dall'elettrodotto Signa-Tavarnuzze;
- Che inoltre il tratto attualmente in costruzione per una lunghezza dichiarata di 14,325 Km, collegandosi alla esistente linea a 380 kV, andrà a costituire un collegamento funzionale tra la stazione di Tavarnuzze e quelle di Calenzano e Poggio a Caiano, con una lunghezza complessiva di ognuna dei due tratti superiore ai 15 Km;
- Che pertanto tale intervento rientra nella tipologia di opere per i quali è prevista la Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del comma 2 de DPCM 377/88 ;
- Che le Autorità di Bacino in tutta Italia richiedono lo spostamento delle centrali di trasformazione poste in zone a rischio idrico.
PRESO ATTO
- Che il principio fondamentale in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) è quello secondo cui tale procedimento deve considerare preventivamente l'impatto complessivo del progetto sull'ambiente anche in ordine ai livelli di qualità finale (si veda di proposito la circolare del Ministero dell'Ambiente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.256 del 31.10.1996);
- che tale principio risponde alla logica intrinseca nella Valutazione dell'Impatto Ambientale che questa deve prendere in considerazione oltre agli elementi di incidenza di ogni singolo segmento dell'opera anche le interazioni degli impatti indotte dall'opera complessiva sul sistema ambientale che non potrebbero essere apprezzate nella loro completezza, se non con riguardo anche agli interventi che (…) siano posti in essere (o sia inevitabile che siano posti in essere per garantire la piena funzionalità dell'opera stessa.);
- Che pertanto l'intero tracciato del nuovo elettrodotto da 380kV avrebbe dovuto essere sottoposto alla V.I.A. mentre con la presentazione del progetto per la sola parte centrale dell'elettrodotto viene inammissibilmente trasferito in capo al soggetto redattore del progetto il potere di determinare i limiti di procedura (o la non sottoposizione come in questo caso) di porzioni di opera, e l'acquisizione, su iniziative parziali, di una pronuncia di compatibilità ambientale o l'esenzione di una pronuncia di V.I.A come nel caso dell'elettrodotto per il tratto di Signa-Tavarnuzze
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