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CONSIDERATO ALTRESI
- Che la realizzazione dell'elettrodotto va ad inserirsi in un contesto paesaggistico vincolato ai sensi della legge 1497/39 ed incluso nelle aree protette ai sensi della Legge 52/82;
- Che nella progettazione ENEL era esplicitato l'impegno per "… un netto miglioramento della situazione ambientale e paesaggistica della zona …" si menziona inoltre l'impiego di determinati tralicci "… al fine di ridurre sensibilmente l'impatto dell'elettrodotto sul territorio …";
- Che tuttavia anche il progetto dell'elettrodotto realizzato, pur con le variazioni apportate e contrariamente agli impegni progettuali, con tralicci di dimensione di circa 60 metri di altezza (colorati di bianco e rosso) che percorrono i crinali e le colline di Giogoli, di S.Cristofano e Colleramole passando anche in prossimità di abitazioni, costruzioni rinascimentali, pievi e chiese, provoca un netto peggioramento ambientale, visibile anche a grande distanza;
- Che le colline di Firenze sono state dichiarate "World heritage" dall Organizzazione Nazioni Unite
- Che la Costituzione sancisce all'art.9 che "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica e tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione" (art.9)
CONSIDERATO infine
- che sempre più ricerche e studi epidemiologici a livello internazionale confermano al correlazione tra esposizione a campi elettromagnetici a lungo termine (effetti cronici) generati da elettrodotti e leucemie infantile, nonché tumori del sistema nervoso, a livelli di esposizioni superiori agli 0,2-0,3 microtesla., mentre la normativa vigente in Italia, prendendo in considerazione solo gli effetti a breve termine, ammette una esposizione fino a 100 microTesla;
- Che in proposito l'istituto Superiore della Sanità nel suo rapporto pubblicato nel 1995 riporta che i limiti di 100 microTesla tuttora vigenti "non rivestono un significato preventivo riguardo alla patologia neoplastica. Il rispetto dei limiti di esposizione previsti dalla normativa italiana deve essere quindi considerato requisito minimo cui va affiancato l'obiettivo generale della riduzione dell'esposizione, ove ciò sia fattibile tecnicamente ed a condizioni ragionevoli.
- Occorre quindi che nei progetti di realizzazione di nuovi elettrodotti sia esplicitato l'obiettivo della riduzione delle esposizioni ai campi elettrici e magnetici, anche mediante l'adozione di nuove soluzioni tecnologiche;
- Che la Costituzione sancisce all'art.32, che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e della collettività.. la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana" ;
- Che i dati forniti da ENEL sull'esercizio potenziale dell'elettrodotto superano ampiamente i dati di 0,2 e 0,3 suggeriti e richiesti dalle popolazioni e amministrazioni dei Comuni di Scandicci e Impruneta.
- Che inoltre l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale - A.R.P.A.T. nel parere espresso in merito alle "modifiche per risanamento" dell'elettrodotto a 380KV evidenzia una rilevante modificazione dei campi previsti nel passaggio dal modello di esercizio delle linee attuale a quello previsto dopo il 2002 - con un notevole incremento della corrente di transito nord-sud dalla stazione di Tavarnuzze - rileva "un problema di mancata ottomizzazione della linea" in relazione allo scenario previsto a tale data.
VISTA la situazione di sostanziale stallo, venutasi a creare a seguito della recente dichiarazione da parte dell'ENEL di non disponibilità al parziale interramento della linea a 380 kV;
Il Consiglio Provinciale di Firenze
CHIEDE che le Amministrazioni Statali competenti, con la massima urgenza valutando quanto esposto in premessa, intervengano con atti di pertinenza a tutela dell'ambiente e della salute della popolazione sospendendo il funzionamento dell'elettrodotto e procedendo contestualmente all'accertamento della sostenibilità ambientale dell'impianto;
ESPRIME la propria adesione e sostegno delle iniziative tecniche e politiche finalizzate all'interramento dell'elettrodotto, ed IMPEGNA in tal senso l'azione della Giunta Provinciale;
INVITA l'ENEL a voler rivedere la propria posizione, ed ad assumere i conseguenti e necessari impegni tecnico-economici che consentano l'interramento della linea, al fine di poter rimarginare la ferita che l'elettrodotto costituisce per le colline fiorentine.
Il Capogruppo Verdi, Alberto Di Cintio
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