ORDINI DEL GIORNO & MOZIONI

Gruppo Consiliare Verdi .................... 1 febbraio 1999

OGGETTO: Apertura Cava in località Monte Beni nel Comune di Firenzuola

Il Consiglio Provinciale di Firenze,

PRESO ATTO che la Società Autostrade ha recentemente presentato il Progetto definitivo di "restauro e miglioramento ambientale" (PREVAM), volto alla riapertura ed ampliamento della cava per inerti in località Monte Beni nel Comune di Firenzuola;

PRESO ATTO che il suddetto progetto, finalizzata all’approvvigionamento di materiale inerte per la realizzazione della "Variante di Valico", comporta l'escavazione di circa 5.000.000 di metricubi di materiale dalla cava di Montebeni;

RICORDATO che la Società Autostrade ha già presentato nel dicembre 1997 la richiesta di riapertura e ampliamento della cava di Montebeni, (con escavazione di 3.500.000 mc di inerti), prevedendone l’ampliamento al di fuori dell’area destinata nel PRAE ad attività estrattiva e in zone classificate ad area protetta ai sensi della D.C.R. 296/88;

RICORDATO che il Comune di Firenzuola, con delibera consiliare 97/1997, ha proposto alla Regione Toscana la deperimetrazione dell’area protetta ai sensi della D.C.R. 296/88 ed il contestuale inserimento nel PRAE, con la motivazione della messa in sicurezza dell’area, oggi in stato di degrado;

RICORDATO che la Provincia di Firenze:

  • si è espressa negativamente (nota del 24 dicembre 1997) alla richiesta della Regione di parere in merito alla deperimetrazione dell’area dal sistema delle aree protette, in quanto area di valore ambientale;
  • ha espresso parere negativo al Comune di Firenzuola anche in ordine al vincolo idrogeologico ex R.D. 3267/23, con nota del 13 novembre 1996 "per i fenomeni di dissesto idrogeologico già in atto, determinati dalla presenza di un bancone calcareo, il cui arretramento, per attività di cava, esporrebbe ancora di più il versante superiore al rischio generalizzato di frana. L’area in esame inoltre è rimboschita a totale carico dello Stato, vincolo questo individuato dalla stessa D.C.R. 200/95, arte. 6, quale ostativo alla coltivazione di cave";
  • ha confermato il valore ambientale dell'area con l'approvazione del PTCP dove è inserita "nell’ambito di reperimento per l’istituzione di parchi e riserve e aree naturali protette di interesse locale art. 10 delle NTA del PTCP. Tali ambiti costituiscono invariante strutturale del PTCP";

RICORDATO altresì che l’area è inoltre parte del Sito di Importanza Comunitaria "Sasso di Castro e Monte Beni", se si eccettua la parte di ex-cava, area di interesse per la presenza di formazioni vegetali caratteristiche di macchia bassa, rare a livello regionale, e di alcune specie di uccelli, fra le quali il falco pecchiaiolo, rare e minacciate.

(segue pag.2)

 

 

 

 

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