Visita della città
All'inizio del lato sin. si stacca la via Ilbedrando
Malavolta (medaglia d'oro della Seconda Guerra Mondiale), e lasciato
a destra il campanile della scomparsa Chiesa di S. Francesco, eretto
nel 1246 e in gran parte riedificato nel 1941, si .
sale a sin. ad una spianata da cui si rinnova
la magnifica vista verso SO.
In fondo alla piazza, a destra, si stacca la
stretta via Attone Bonaparte dove, subito a sin. è la chiesa
sconsacrata dei SS. Filippo e Giacomo (sec XV).
Si continua a risalire la viuzza e piegando poi
a destra si raggiunge il Colle di San Nicolò m. 508, il punto
più elevato della cittadina, sistemato a parco di divertimento e
limitato in parte dalla cinta muraria a cui appartiene il quadrato torrione;
vi sorge la chiesa non più officiata di S. Nicolò risalente
al sec IX, con rozza abside. Vista su gran parte di Ripatransone
e *panorama che spazia dal Conero fino al Gargano.
Tornati sul corso, vi vede a destra N. 22, l'ex
casa Tozzi Condivi con un'armilla per battente; a sin., prima del
N. 27 è la casa Fedeli (pianterreno) di Lucio Bonomi. Raggiunta
Piazza
Matteotti, si vede a sinistra, all'imbocco di Via O. Boccabianca,
il
palazzo Capocasa, già Massi-Mauri, con balcone munito
di ringhiera in ferro battuto, opera
dell'ascolano Francesco Tartufoli (2° metà del secolo XVIII);
a destra N. 22, casa Teodori, con portico ogivale a due campate
(una è murata) e terrecotte del sec. XV; subito dopo è una
casa quattrocentesca con portico su colonne in cotto sorreggenti una trabeazione
in legno; più avanti, sempre nello stesso lato, casa con portico
ogivale su bassi pilastri e colonne romaniche.
Si entra in piazza A. Condivi ; sulla
sin., percorrendo pochi metri sulla stretta via Ghisleri si raggiunge
la chiesa di S. Giovanni Decollato, dei primi del '600, trasformata
(1972-74) in cripta dei vescovi della diocesi di Ripatransone, su
disegno di Remo Radicioni; sulla stele del sacello, Crocifissione
(1974) del ceramista ascolano Giuseppe Marinucci.
Sovrasta la cripta la basilica Cattedrale(SS.
Gregorio e Margherita), innalzata nel 1597 su disegno del modenese
gaspare Guerra, completata della cupola nel '700 e della facciata nel 1842
(su disegno di Gaspare Rossetti) e di un nuovo campanile (1902) su progetto
del romano Francesco Vespignani
Prosegue Visita della Città