BAYARD

   

Nella prima metà dell'800 il Regno delle Due Sicilie, nonostante fosse il più esteso degli stati della penisola, era comunque dipendente dal predominio industriale e tecnico straniero. Il sovrano Ferdinando II di Borbone avviò, quindi, un processo di industrializzazione di cui lo sviluppo delle strade ferrate fu uno degli aspetti salienti.
Il 3 ottobre 1839 fu inaugurato il tratto Napoli-Portici della Napoli-Nocera-Castellamare, la prima linea ferroviaria costruita in Italia. La locomotiva, chiamata "Vesuviana", fu montata a Napoli con pezzi costruiti e progettati in Inghilterra sul prototipo della Rocket ed era capace di raggiungere la velocità di 60 Km/h.
La locomotiva "Bayard" entrò in esercizio sulla Napoli-Portici solo alcuni mesi dopo l'inaugurazione della linea.

Il 6 Novembre 1840, Ferdinando II emanò un decreto per l'acquisto di un suolo posto al confine Napoli-Portici sul quale impiantare un nuovo Opificio. Il luogo, anticamente detto Leucopetra, dopo l'eruzione del Vesuvio del 1631 era stato denominato Pietrarsa.
Le prime sette locomotive costruite a Pietrarsa con materiali inglesi furono chiamate: Pietrarsa, Corvi, Robertson, Vesuvio, Maria Teresa, Etna, Partenope.
In occasione del centenario della prima linea ferroviaria italiana, nel 1939, le officine delle F.S. di Firenze costruirono una copia del treno inaugurale della storica ferrovia Napoli-Portici. Per l'impossibilitá di reperire i disegni tecnici della locomotiva "Vesuviana" gli operai di Firenze furono costretti a riprodurre la locomotiva "Bayard", che potete ammirare in queste fotografie scattate nel Museo Ferroviario di Pietrarsa.

   

 
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