VENEZUELA

Superficie: 912.050 kmq
Popolazione: 20.712.000 Ab.
Capitale: Caracas

Paese di grandi tradizioni politiche e civili, culla dell'indipendentismo sudamericano nei confronti della corona di Spagna, il Venezuela oggi sta diventando sempre più meta turistica di importanza internazionale, grazie alle memorie della sua tradizione coloniale e post-coloniale, alle bellissime spiagge della sua costa caraibica e atlantica e allo straordinario fascino della selva amazzonica.

 

 

La moneta è il bolìvar (circa 9.70 lire), ma il turista farà bene ad arrivare sul posto con dollari americani in banconote o in travellers'cheques. La lingua ufficiale è lo spagnolo, ma la popolazione amerinda parla dialetti caraibici. Le mance sono di solito previste. Documenti richiesti: alla frontiera è necessario presentare il passaporto e il biglietto di andata e ritorno o prosecuzione. Per soggiorni superiori ai 60 giorni è necessario esibire il visto, che viene rilasciato dalle autorità consolari venezuelane in Italia. La differenza oraria è di 5 ore in meno rispetto all'Italia. Le ore di volo da Milano a Caracas sono 10 (la distanza in linea d'aria è di 8347 km). L'aeroporto internazionale Simón Bolivar e Maiquetía si trova a 45 km dalla capitale. Per telefonare in Venezuela dall'Italia occorre comporre lo 0058, aggiungendo 2 se si vuol parlare con la capitale Caracas, viceversa lo 0039. L'elettricità è di 110 volt.

Il Salto Angel la cascata più alta del mondo 972m.

 

Il clima è vario a seconda delle regioni. La stagione migliore per visitare il Paese e per godersi le spiagge del Mar dei Caraibi è quella secca, che va da metà dicembre a metà aprile, anche se da qualche anno dicembre si sta rivelando un mese piuttosto piovoso. In questo periodo sulla costa caraibica e sulle isole Margarita e Tortuga il caldo è meno intenso e si trova meno afa che nella stagione delle piogge, che va da aprile a fine novembre. Le isole e la costa a est della cittadina di Barcelona sono le più soleggiate, e la temperatura non scende mai al di sotto dei 27 gradi, mentre Caracas e Mérida, grazie all'altitudine, hanno temperature miti durante il giorno e persino fredde la notte. Le precipitazioni sono sempre abbondanti a Mérida, sul massiccio della Guyana e nella parte sudorientale del Paese, mentre nelle distese centrali dette llanos (cioè pianure) si rilevano le temperature più elevate, spesso oltre i 40 gradi. Per visitare le foreste i mesi migliori sono gennaio e febbraio.

Per quanto riguarda le precauzioni igienico-sanitarie, non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma si consigliano quelle contro tetano, epatite A, febbre tifoidea e febbre gialla. È necessario poi fare la profilassi antimalarica prima, durante e dopo il viaggio e tenere presenti le solite precauzioni dei paesi tropicali: portare con sé un rimedio contro le zanzare e un disinfettante intestinale. Tra le malattie trasmesse dagli insetti, sono da tenere presenti la tripanosomiasi americana, trasmessa da una cimice alata, la leishmaniosi cutanea e l'oncocercosi. Fare attenzione a non bere acqua che non sia contenuta in bottiglie sigillate e non consumare verdura cruda o frutta che non si possa sbucciare.

Indirizzi utili: l'ambasciata italiana è a Caracas, ed. Atrium, P.H. calle Sorocaima entre avv. Tamanaco y Venezuela, El Rosas, tel. 9527311. Il consolato è a Caracas (69 av. de Altamira, entre 3 y 5 Transversales, Altamira, tel. 2618581). Ulteriori informazioni possono essere richieste alla corporazione di Turismo del Venezuela, c/o il consolato generale a Milano, largo Toscanini 1, tel. 02/76006270. L'ambasciata del Venezuela è a Roma, via Tartaglia 11 int. 5/6, tel. 06/8079464.

La cucina è di buon livello e richiama quella di altri Paesi dell'America Latina. Il sancocho è uno stufato di carne o pesce con ortaggi; il babellón è carne tritata con fagioli, riso e banane fritte; le empanadas sono piccoli pasticci di carne e formaggio. Tipiche del Venezuela sono le arépas, pane di granoturco tostato e guarnito con formaggio bianco salato. La classica bevanda locale è la batida, una bibita dissetante fatta con polpa di frutta, latte e zucchero.

Infine lo shopping: raccomandiamo in primo luogo gli oggetti di paglia, i sandali, le amache, i cappelli, gli utensili fatti dagli indios delle foreste dell'Orinoco; poi anche perle naturali e gioielli d'oro. Molto diffuso è l'utilizzo delle fibre vegetali, fra cui principale è il sibi sibe, una specie di bambù, con cui fanno borse molto particolari e anche valigie, spesso ricamate o decorate con nastri di vari colori. Altra fibra locale è il cogollo, che viene utilizzato per caratteristici cappelli a forma conica o cilindrica, considerati indispensabili per ogni venezuelano che si rispetti. Un altro capo d'abbigliamento caratteristico sono le ruanas, simili ai ponchos degli argentini, cioè mantelli con bellissimi bordi a colori vivaci. Da ricordare che l'isola Margharita e la penisola di Paraguanà sono zone franche.

Il Paese offre al turista scenari affascinanti, dagli atolli corallini alla rigogliosa foresta tropicale, dalla ricchissima avifauna alle cascate (murù). Proprio nella foresta si trova il celeberrimo Salto Angel, la cascata più alta del mondo, con una caduta d'acqua di 972 metri.

         

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Pagina disegnata da Pasquale Cofelice

 


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