Nero Claudius Caesar Drusus Germanicus
54-68 d.C.

 
Notizie storiche:
Nerone nacque ad Anzio il 37 d.C. e morì presso Roma il 68 d.C.. Era figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina minore e il suo vero nome era Lucio Domizio Enobarbo. Adottato in seguito dall’imperatore Claudio, prese il nome di Nerone Claudio Cesare. Nel 53 d.C. sposò Ottavia, figlia di Claudio. Quando questi morì, i pretoriani comandati dal prefetto Burro, devoto ad Agrippina, moglie di Claudio, salutarono Nerone come nuovo imperatore. Presto si delineò un forte contrasto con Agrippina sopra tutto per la sua opposizione alla relazione tra Nerone e Poppea Sabina, tanto che la fece uccidere. Nel 62 d.C. ripudiò e uccise la moglie Ottavia e passò a seonde nozze con Poppea Sabina. Costei morì nel 65 e Nerone passò a terze nozze con Statilia Messalina. Va riconosciuta a Nerone la riforma monetaria attuata nel 63 d.C. dell’aureo e del denario, con le variazioni del rapporto tra le due monete, oltre ai cambiamenti apportati nella gestione delle casse dello stato. Fu accusato dell’incendio che nel 64 d.C. distrusse gran parte di Roma. Furono ordite contro di lui numerose congiure. Infine fuggì nella villa del Liberto Faone, vicino a Roma dove si fece uccidere dal Liberto Epafrodito. Si dice ripetesse prima di morire “Quale artista perisce in me!”. Fu sepolto dalla Liberta Atte, che era sempre stata sua amante devota. Finì con lui la dinastia Giulio Claudia.
 
Caratteristiche:
Peso reale ~8 g; Q~26 mm; h ~1-2 mm; oricalco; dupondio (peso canonico 13,64 g).
Cfr. inv.: Montenegro 415 (solo per il dritto) oppure 416 (solo per il rovescio).
 
Dritto:
NERO CAESAR AUG[1] GERM[2] IMP[3]
testa laureata a destra.
 
Rovescio:
SC[4]
La Vittoria vola a sinistra, tenendo uno scudo inscritto SPQR.
 
 


[1] Augustus.
[2] Germanicus, nome spesso assunto dagli imperatori che avevano al loro attivo campagne militari in Germania, nel caso di Nerone viene scelto invece, dopo l'adozione da parte di Claudio, per il richiamo ad una tradizione gloriosa.
[3] Imperator, in quanto comandante supremo dell'esercito.
[4]SC, Senatus Consulto cioè per decreto del Senato.




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