Agosto
1992: Spagna Meridionale
DIARIO DI VIAGGIO:
Purtroppo la conferma di poter disporre di
una decina di giorni di vacanza, ci arriva solo con un mese di
anticipo. Troppo poco per avere la speranza di trovare un volo
nella prima settimana di agosto per Siviglia dove c'è l'Esposizione
Universale. L'agenzia ci propone un pacchetto volo
più albergo a "soli" 219 km da Siviglia: a Torremolinos
in Andalusia sulla Costa del Sol: aggiudicato! Il nostro viaggio
prevede uno scalo a Barcellona, dove si sono appena concluse
le
olimpiadi. L'aeroporto è in gran subbuglio, è incredibile
trovarsi tra atleti provenienti da tutto il mondo
intenti a cercare il proprio imbarco per volare a casa. Alcuni
sfoggiano con grande orgoglio la propria medaglia ... alzo lo
sguardo e mi trovo davanti alcuni ragazzoni con lo scudettino
della nazionale italiana
sul taschino della giacca. Impossibile non riconoscere Lucchetta
e Zorzi... sono i nazionali della pallavolo!
Ci imbarchiamo sul volo
per Malaga dove al nostro arrivo ci accoglie l'autista
che ci porterà all'albergo, che lusso! E' talmente raro
per noi avere l'occasione di salire su un taxi,
che siamo perfino un po' emozionati... ma ci ricrediamo subito
visto la guida spericolata dell'autista!!! Fortunatamente ci sono
solo 8 km per arrivare a Torremolinos, un piccolo paese
12 km a sud di Malaga. Un tempo era semplicemente un piccolo borgo
di pescatori
ma ora è circondato da edifici cresciuti sulla spinta del
turismo di massa. Il nostro albergo è un enorme complesso
formato da due grandi palazzi e tanti piccoli edifici con miniappartamenti,
che circondano la piscina. Per noi che amiamo pace, tranquillità
e natura, tutto questo è una delusione. Ma siamo qui per
vedere l'Expo ... e ci si consola in fretta. Le prime due giornate
trascorrono nel più totale relax. La spiaggia
si rivela essere il posto più tranquillo! Gli altri turisti
dell'albergo, attuano strategie di tutti i tipi per accaparrarsi
i posti migliori nella zona della piscina, sul retro dell'albergo,
scendendo ad occupare i lettini all'alba! Le serate, invece, trascorrono
passeggiando sul lungo mare fino a raggiungere il borgo originario
del paese dove gustare dell'ottima sangria o
una dissetante cerveza .
Dopo aver studiato un po' la situazione ed aver notato in zona
una miriade di "rent a car", concludiamo che tutti gli autonoleggi
hanno tariffe simili e tanto vale rivolgersi alla reception del
nostro albergo. Nel primo pomeriggio ci vengono a prendere e ci
accompagnano all'agenzia di noleggio dove firmiamo il contratto
per 3 giorni e ci consegnano la nostra
opel corsa. Dopo aver percorso alcuni km di prova per prendere
confidenza con la macchina, prendiamo la direzione di Malaga.
Malaga non ha certo una fama all'altezza delle altre città
Andaluse come Grenada e Siviglia, ma offre, comunque, bellissimi
scorci e, soprattutto, è considerata la regina dell'accoglienza
per la grande attività turistica e per il gran numero di
feste popolari tra cui la Feria
di agosto.
Nonostante
il caldo delle ore pomeridiane, ci incamminiamo per i vicoli del
centro. E' impossibile non rendersi conto che la città
in questi giorni è in festa. C'è la feria
che si svolge principalmente la notte.
Quindi, di giorno, le strade sono deserte, ma appaiono bellissime
con i loro addobbi e con lunghe stuoie color arancio tese da palazzo
a palazzo a coprire e ombreggiare i vicoli. Il centro storico
è separato dal porto dalla Alameda Principal e dal
Paseo del Parque, un oasi di ombra nella quale ci riposiamo
sotto ai palmeti, prima di ritornare all'albergo. Domattina ci
dovremo alzare prestissimo.
E'
ancora buio quando imbocchiamo l'autostrada che si arrampica a
scavalcare la Sierra prima di raggiungere Siviglia.
Alle 8 del mattino siamo nel capoluogo dell'Andalusia: cerchiamo
l'isoletta di Cartuja, sulla sponda occidentale del Guadalquivir,
dove è stata costruita l'Expo. All'ingresso ci viene
consegnata la mappa del parcheggio con la raccomandazione di segnarci
il numero della fila e il settore dove lasceremo l'auto. Ci sono
9 linee di autobus che portano alla biglietteria dalle 9 aree
di parcheggio blu e dalle 5 rosse. E' bene ricordare anche il
numero di fermata dell'autobus
per sapere dove scendere questa sera! Siamo alla Porta Triana
alle 9, l'orario di apertura. Con il biglietto ci viene consegnata
la cartina dell'Expo: una vera e propria città!!!!
Ci
sono 5 ingressi:
- Porta Italica ad ovest
- Porta Barqueta a nord ovest lungo il fiume
- Porta Cartuja a nord est, lungo
il fiume, la più vicina al centro storico
- Porta del Guadalquivir e Porta Triana ad est
- Porta Aljarafe a sud
Per
facilitare gli spostamenti all'interno dell'area espositiva, è
stato predisposto un treno sopraelevato su monorotaia a 6 metri
da terra; un servizio navetta con circuito periferico di 5 km; una
teleferica con cabine con aria condiziona ad energia solare; 6 catamarani
da 7 persone lungo il canale delle scoperte. In fine, per chi se
lo puo' permettere, si possono noleggiare delle piccolissime automobiline
elettriche: ce ne sono 260 a disposizione.
Alcune cifre:
Il tema: "The Age of Discovery"
La durata: 20 aprile - 12 Ottobre 1992
Nazioni partecipanti: 110
Area espositiva: 650.000 metri quadri
Padiglioni: 101
Alberi: 32,616
Ombra: 50,000 metri quadri
La mascotte: il curro
Bar: 77
Ristoranti: 105
Uffici informazioni: 53
Uffici per oggetti smarriti: 11
Uffici per persone smarrite: 11
Sportelli bancari: 12
Fontane: 117
Cavi elettrici: 120 km
Cavi telefonici: 36 km
6 padiglioni a tema: La Navigazione, il XV secolo,
Le Scoperte, L'Arte e la Cultura attorno al 1492, La Natura, La
Piazza del Futuro.
5 aree espositive:
- Il lago della Spagna su cui si affacciano i
padiglioni delle 17 regioni Spagnole
- Il giardino del Guadalquivir con l'Auditorio,
la Piazza del Futuro, i padiglioni dell'energia, delle telecomunicazioni,
dell'ambiente e dell'universo.
- L'area del Monastero con la Certosa di Santa
Maria de las Cuevas, il frutteto della Cartuja, il padiglione
Reale e il padiglione del XV secolo. -Il Porto con i padiglioni
della Navigazione, delle scoperte e il cinema spaziale.
- L'area Internazionale con oltre 100 paesi che
espongono tutto il meglio della propria cultura e storia.
Per far fronte al calore sono stati allestiti
giochi d'acqua, fontane, e i percorsi pedonali sono coperti da pergolati
equipaggiati da vaporizzatori che contribuiscono ad abbassare la
temperatura di ben 7°.
Consumo di acqua: 150,000 metri cubi di acqua potabile al giorno
e 100,000 metri cubi di acqua del Guadalquivir
Purtroppo il tempo non basterà per vedere tutto... meglio
cominciare ad incamminarsi subito lungo il Viale delle Scoperte
per raggiungere l'area internazionale. Alla nostra destra
c'è lo Shuttle ma anche il castello della bella addormentata
che reclamizza la futura inaugurazione di Eurodisney.
E' incredibile questo passare rapidamente da un argomento all'altro,
ma ancora più stupefacente è poter camminare da un
continente all'altro! Edifici in stile arabo si alternano da accampamenti
beduini, a
castelli medievali, a palazzi orientali o futuristi.
Sicuramente degni di nota sono il padiglione Giapponese con
la mostra di origami e le antiche armature, e quello Cinese
con i favolosi dragoni intagliati. Si passa poi al clima festoso
dei Caraibi con le piccole sale di Giamaica, Bahamas, Trinidad
e Tobago... ci sono tutti, anche la sfortunata Monserrat
che verrà devastata con la grande eruzione dell'autunno 97.
Qui è il regno della musica,
del rhum e dell'allegria. Si passano, poi, i padiglioni dei paesi
dell'est: Bulgaria. Romania, Yugoslavia per poi tornare nel
Centro America con Cuba. Sulle pareti campeggia lo slogan
"de todas las flores la reina eres tù" e l'immancabile
volto del Che. Pochi metri e siamo in USA, ma è impossibile
entrare a causa dell'interminabile coda che si è ormai creata
in tutti i principali paesi.
Passiamo attraverso la "selvaggia" Papua Nuova Guinea dove
alcuni indigeni dimostrano al pubblico come realizzano oggetti intrecciando
foglie di palma. Davanti a Russia e Italia
alcuni cartelli avvertono della possibiità di attendere fino
a 2 ore prima di entrare... preferiamo quindi le piccole Norvegia
e Grecia .
Per la Germania è possibile accedere solo alla piazza interna
dove vedere alcune opere d'arte, un po' di artigianato e fare una
immancabile foto davanti a parte del muro di Berlino. Ultimo
grande padiglione europeo è quello del Regno Unito.
Piazza Europa
Pausa per il pranzo in Piazza Europa per ripartire
verso Irlanda e Olanda. Quest'ultima
nazione ha curato una piccola mostra delle proprie banconote,
famose per essere coloratissime. Non mancano, pero', tulipani
e zoccoli ovunque!
Eccoci
in Messico. Dicono sia bellissimo con una mostra di numerosi
reperti Maja. Ovviamente c'è troppa fila ma ci consoliamo
con la parziale visita del tetto di questo edificio. Cosa c'è
di bello sul tetto? C'è un grande terrazzo con splendido
panorama su tutta l'expo, ma soprattutto, un grande plastico con
tutta l'area archeologica delle piramidi
messicane. Si arriva ora in pieno oriente: Thailandia,
Malesia, Sri Lanka e Corea appaiono molto simili ai nostri occhi.
Ma ad un confronto piu' attendo delle sole decorazioni degli edifici,
si possono già cogliere alcune differenze negli stili! Il
paesi del Centro e Sud America sono quasi tutti raggruppati in un
unico grande palazzo a piu' piani: Colombia, Panama, Guatemala,
Bolivia.... intere stanze trasformate in foresta amazzonica,
orchestre che suonano e gruppi folcloristici che danzano. Non ce
la faccio più: ho i piedi distrutti!!!! Decidiamo di farci
un riposino facendo il giro dell'Expo in teleferica. Che spettacolo!
Anche i tetti dei padiglioni sono curati nel minimo dettaglio! Ormai
è sera, siamo a pezzi e dobbiamo percorrere ancora 200 km
per tornare sulla costa! Torniamo alla macchina e per le 11 siamo
a Torremolinos giusti per la cena dal mitico Paco.
Il giorno dopo, avendo ancora
un giorno di noleggio, ci dirigiamo a sud verso Gibilterra. Il primo
paese che si incontra è Benalmadena, altro centro balneare
della Costa del Sol, prolungamento naturale di Torremolinos. Più
oltre si raggiunge Marbella. Qui la strada è costeggiata
da alte siepi che nascondono le ville e i residence di lusso; al centro
della via, ci sono aiuole dai fiori
così freschi e variopinti da sembrare improbabili sotto questo
sole! In effetti è la città più ricca di
Spagna con i suoi tre campi da golf e i tre porticcioli per imbarcazioni
turistiche. Più a sud, ci troviamo bloccati in una lunga fila
di auto ma presto
ci spieghiamo il motivo di tale attesa: al semaforo, alcune ragazze
regalano limoni ai passanti per promuovere questa produzione tipica.
Finalmente di arriva a La Linea de la Conception, un insediamento
industriale ai piedi della rocca di Gibilterra.
Da qui si attraversa la pista di atterraggio dell'aeroporto per passare
il confine ed entrare nel Regno Unito. Immagino che ad ogni atterraggio
o decollo di aerei, il confine rimanga chiuso, isolando la roccaforte
Britannica dal resto d'Europa. Parcheggiamo nei pressi del centro
storico dove facciamo un breve giro senza restare particolarmente
colpiti dai troppi negozi di souvenir e dal troppo via vai di gente.
Andiamo alla funivia con cui raggiungiamo la cima della rocca e il
suo belvedere.
Scendendo lungo St.Michael's road, si raggiunge la grotta St.Micahel,
non certo paragonabile a famose grotte come Frasassi, ma comunque
apprezzabile. Proseguendo verso la stazione di mezzo della funivia
che ci riporterà in paese, le indicazioni segnalano la presenza
delle famose scimmie che qui vivono libere. Le troviamo poco oltre,
sedute sul muretto che costeggia la strada, intente a rubare i sacchetti
di pop-corn ai turisti che, invece, vorrebbero poter imboccarle. Ma
i simpaticissimi scimmiotti sono ingordi e con rapidità si
impossessano dell'intero sacchetto.
Tornati alla macchina
raggiungiamo l'estremità meridionale della penisola, l'Europa
Point, da dove si vedono le montagne del Marocco sulle coste Africane.
Ripercorriamo i 120 km per rientrare a Torremolinos facendo una
sosta a Marbella. Qui ci hanno detto che sono stati installati
alcuni grandi depuratori per rendere più pulito il mare.
In realtà nella spiaggia in
cui ci troviamo, il mare è talmente affollato da scooter
d'acqua che l'acqua è untuosa e l'aria inquinata come in
un ingorgo di città. Rientriamo in hotel per poi fare un
giro a Malaga dopo cena. E' l'ultima giornata della feria
e c'è gente
che gira per le strade a cavallo
e quasi tutti indossano il tipico costume andaluso. La maggior parte
della folla si dirige verso la fine dell'Alameda Principal per assistere
alla corrida. Ci guardiamo bene dal seguirli ma, ben presto, ci
accorgiamo che gli unici che sono rimasti fuori dall'Arena sono
tutti ubriachi fradici... Rientriamo in albergo dove
trascorreremo le ultime due giornate riposandoci in spiaggia per
poi rientrare a Bologna.
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