IL GIOCO DELLA CARTA

Cap. II - IL GIOCO DEL DICHIARANTE

IL PIANO DI GIOCO NEI CONTRATTI AD ATOUT



Abbiamo in precedenza visto quale deve essere il piano di gioco del dichiarante nei contratti a S.A. Cominciava col chiedersi di quante prese sicure poteva disporre e dalla risposta derivava la sua linea di gioco.
Cosa succede quando giochiamo ad atout?
Per un verso, si potrebbe pensare che il conteggio delle vincenti sicure sia del tutto soddisfacente.

Prendendo infatti la distribuzione riportata nel diagramma a lato in cui Sud gioca il contratto di 4 PICCHE ricevendo l'attacco di Re di cuori, i difensori possono incassare immediatamente tre prese a cuori, ma non una di più.
Dovendo cambiare colore per non giocare in taglio e scarto (potete toccare con mano il vantaggio di giocare un contratto ad atout), il dichiarante prende qualsiasi ritorno, batte tutti gli atout ed allinea dieci prese sicure.

Nella realtà, tuttavia, sono estremamente rare le mani in cui il gioco ad atout rassomiglia a quello a S.A.
Nella maggior parte delle volte il dichiarante si troverà alle prese con mani del tipo rappresentato a lato.

Il contratto è 4 CUORI e l'attacco proviene da Re di fiori.
Il conteggio delle vincenti sicure mi dà dieci prese: quattro cuori, tre picche, due quadri ed una fiori.
Tuttavia, la difesa incasserà quattro prese (Asso di cuori, Asso di quadri e due fiori) battendo il contratto se il dichiarante si precipita a battere prematuramente gli atout.
Ciò è dovuto al fatto che il conteggio delle vincenti non è adatto ad essere applicato nel gioco ad atout.
È meglio contare per prima cosa le prese perdenti.

Prendendo come mano "base" la mano più lunga in atout, considerate perdenti tutte le cartine che non siano coperte da onori situati nella mano di fronte (normalmente la mano "base" è quella del vivo, ma a volte può essere quella del morto o a seguito dell'uso di sistemi licitativi convenzionali o per altri motivi).
Chiaramente che la difesa si precipiterà ad incassare le due prese a fiori, il dichiarante dovrà scartarne una il più rapidamente possibile sulla Donna di picche, affrettandosi a giocare tre giri di picche dopo aver preso l'attacco iniziale con l'Asso di fiori.
Anche se la difesa tagliasse la terza fiori, il dichiarante non avrebbe perduto niente: la difesa incasserebbe sempre quattro prese.
Nella maggioranza dei casi, il conteggio delle perdenti costituirà un'eccellente base di partenza per la vostra riflessione.
Abituatevi a classificare le vostre perdenti secondo la loro natura: immediate, inevitabili, differite, eventuali, eliminabili.
Sarete poi agevolati nel riconoscerle e nel cercare di eliminarle.
Infine un altro punto da chiarire: vi ho spinto a pensare che il conteggio delle vincenti non è di alcun'utilità qualora giochiate ad atout? Mi tocca disilludervi, sarebbe troppo bello!

In alcune circostanze dovremo ricorrervi, prova ne sia la seguente smazzata in cui il dichiarante gioca 4 CUORI ricevendo l'attacco in atout di Dama.

In un primo tempo, contiamo sette perdenti reali (tre atout, due picche, due fiori) di cui una a picche può essere eliminata tagliandola al morto. Ne restano ancora sei per tre prese di caduta.
Proviamo invece a contare le vincenti: due prese a picche (Asso e Re), due prese in atout, (Asso e Re), una presa a quadri (l'Asso), una presa a fiori (l'Asso), un taglio a picche al morto e tre tagli a quadri dalla mano, per un totale di dieci prese.
Posso concordare con voi che la smazzata proposta è un po' al limite sia per quanto riguarda la distribuzione non favorevole dei resti nel palo di atout (5-0), sia per quanto riguarda la distribuzione favorevole della mano di Ovest che consente al dichiarante di mantenere il contratto.
D'altronde, ricordatevi che talvolta è necessario il riscontro effettuando il conteggio delle vincenti.
Talvolta, la mano "base" può non essere quella che possiede il maggior numero di atout ma, come vedremo nel prossimo paragrafo, quella che ha un palo lungo laterale facilmente affrancabile.
Ricordatevi, inoltre, che i problemi posti nel gioco ad atout sono molto numerosi in quanto molteplici sono i fattori che intervengono: scelta della mano "base", tagli, affrancamenti, numero di rientri, impasse ed espasse, conservazione del controllo degli atout, giochi di eliminazione e messa in presa, compressione, ecc.
Naturalmente non potrò dirvi tanto, spero solo di abituarvi ad affrontare i problemi che vi si porranno sul tappeto verde e a riconoscere le varie tecniche di gioco da applicare.

Ed il primo problema da affrontare è quello del Piano di Gioco che dovete fare; ricordiamone le quattro fasi in cui esso si articola.

Prima Fase: Quante perdenti mi posso permettere?
Tale numero è dato dalla differenza fra il numero di prese totali disponibili (tredici) ed il numero di prese che vi proponete di fare.

Seconda Fase: Quante perdenti ho?
Contare le perdenti serve a valutare la situazione nella quale vi trovate: mettetevi nella peggiore dei casi (impasse che non riescono, resti mal ripartiti, ecc.) e concentrate la vostra attenzione sulla maniera migliore per eliminare le perdenti di troppo.

Terza Fase: Come posso eliminare delle perdenti?
Potete eliminare delle perdenti in un contratto a colore, oltre che con gli stessi strumenti già visti nella formulazione del piano di gioco a senza atout (promozione di Onori, affrancamento di colori lunghi, impasse ed espasse) anche con i seguenti tre procedimenti:
- scarto di perdenti su extra vincenti che si trovano nella mano opposta alla mano base;
- taglio di perdenti dal lato corto in atout effettuato con atout privi di valore;
- più tagli di perdenti dal lato lungo in atout adottando la tecnica di gioco a morto rovesciato.

Quarta Fase: Come coordinare questi passaggi?
Anche nel caso di contratti ad atout, riveste grande importanza il coordinamento delle manovre e la giusta successione delle mosse che consentono al dichiarante di eliminare le perdenti di troppo.
Ricordatevi che la maniera con cui raggiungere il risultato può differire da quella che utilizzereste in un gioco a senza atout perché, nel caso di contratto a colore, vi potreste permettere di sguarnire un seme laterale di fermi, in quanto potreste impedire ai difensori di fare prese in quel seme effettuando dei tagli.

Altra cosa importantissima da sottolineare è che nel fare il piano di gioco dovete analizzare la smazzata in profondità in modo da prendervi tutte le chance che la stessa vi può offrire.
Molto spesso l'esito di un torneo o di un incontro a squadre dipende da come è giocata una sola smazzata.
Prendiamo, ad esempio, la smazzata che segue: nulla potrà dare la certezza di mantenere il contratto ma essa potrà offrire al dichiarante esperto l'opportunità di scegliere quella linea di gioco che rende massima la probabilità di riuscita del contratto rispetto alla linea di gioco che sceglierebbe un dichiarante "qualunque".

Nel silenzio avverso il dichiarante Sud si trova a giocare il contratto di 6 QUADRI. Ovest attacca con il 3 di picche. Come impostate il vostro Piano di Gioco?
Cominciate a guardare le perdenti che avete nella mano: delle quattro perdenti a fiori, una la potete scartare sull'Asso di picche, una la cedete al Re sperando che sia in Ovest, una la scartate sulla Dama di fiori ed un'altra sulla Dama di cuori. Sembrerebbe che il presupposto indispensabile sia quello di trovare il Re di fiori in Ovest.

Ma esiste un modo di mantenere il contratto se invece il Re di fiori è in Est?
Sicuramente no, se fosse terzo. Ma se fosse secondo, Est si troverebbe a dover riuscire a picche o a cuori qualora abbiate provveduto a battere prima gli atout e giochiate poi Asso di fiori seguito da una piccola fiori verso la Donna.
Ma se volete che Nord rientri in mano dovete aver conservato il rientro di Asso di picche e dovete aver provveduto in anticipo ad affrancare una cuori al morto per scartarvi sopra la perdente che la vostra Regina di fiori non vi copre più.
Il Piano di Gioco è ormai perfettamente delineato; provate a ricapitolarlo correttamente da soli prima che lo faccia io.
Avete finito? Se la risposta è positiva, proseguite nella lettura, altrimenti vi concedo altri due minuti di riflessione.
Di seguito è riportata la smazzata al completo.

Ed ecco quale deve essere il piano di gioco di un dichiarante accorto. Dopo essere stato basso dal morto sull'attacco iniziale, taglia di mano e batte subito il Re di atout.
Ora gioca Asso e Re di cuori, quindi quadri per l'Asso del morto e rientra in mano tagliando una piccola cuori (manovra propedeutica all'affrancamento di una cartina del morto).
Batte ora le rimanenti atout e gioca Asso di fiori e piccola fiori verso la Dama.
Anche se il Re di fiori è secondo in Est, come nel diagramma a lato, il contratto è brillantemente mantenuto proprio grazie ad Est costretto, suo malgrado, a farvi da "trampolino" verso il morto.
Prima di concludere il capitolo vorrei spendere due parole sul perché nei contratti a senza atout si contano le vincenti mentre si preferisce contare le perdenti nei contratti ad atout. Anche se sono due facce della stessa medaglia, la natura dei contratti a colore rende più vantaggioso prendere in considerazione le perdenti e questo perché il modo di giocare a colore è diverso dal gioco a senza atout: per esempio, la tecnica di tagliare le perdenti al morto non si può applicare nel gioco a senza atout.

Prendiamo come esempio la mano descritta nel diagramma a lato e supponiamo di dover giocare sia il contratto di 3 S.A., sia quello di 4 CUORI; in entrambi i casi l'attacco iniziale è con il Re di fiori.

Qualora giochiate il contratto di 3 S.A., non vi resta che lisciare due volte l'attacco e cercare le tre prese che vi mancano promuovendo gli onori a cuori, sperando che i due onori mancanti siano entrambi in Est.

Se invece giocate il contratto di 4 CUORI, non potete battere le atout per affrancare le vincenti in atout in quanto, dopo l'attacco iniziale, avete due perdenti immediate a fiori e gli avversari si precipiteranno ad incassare le due prese a fiori che unite ad Asso e Re di cuori farebbero affondare il contratto.
Il dichiarante deve allora preoccuparsi di eliminare una delle perdenti a fiori prima di cedere la mano agli avversari, scartandola sulla terza quadri del morto applicando una tecnica di gioco che non poteva utilizzare se avesse giocato a senza atout.

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