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IL PIANO DI GIOCO NEI CONTRATTI A SENZA ATOUT
Abbiamo visto nel precedente capitolo quali sono le fasi del piano di gioco di un contratto a senza atout; vediamo ora di analizzarle singolarmente.
Prima Fase: Quante vincenti mi occorrono?
Rispondere a tale domanda è molto facile: basta aggiungere sei al livello del contratto finale; ed è bene che abbiate bene in mente il numero di prese che vi servono per mantenere il vostro contratto.
Seconda Fase: Quante vincenti ho?
Dovete rendervi subito conto quante prese vi servono per raggiungere l'obbiettivo prefisso.
Contate allora le vincenti, intendendo per vincente tutte le carte che vi permetteranno di fare presa senza cedere la mano agli avversari:
Esaminate un seme alla volta, osservate come è composto ogni colore complessivamente fra la vostra mano e quella del morto: determinerete allora il numero di vincenti che avrete in ciascun seme muovendo correttamente il colore.
Fate la somma delle vincenti che avete in ciascun colore e saprete il numero totale di vincenti di cui disponete.
Terza Fase: Come posso sviluppare ulteriori prese?
Le tecniche più comuni per sviluppare ulteriori prese, sia che abbiate già un numero sufficiente di prese per mantenere il contratto e vogliate fare delle surlevée sia che dobbiate ricercare delle prese mancanti, sono le seguenti tre:
- Promozione di Onori;
- Affrancamento di colori lunghi;
- Impasse ed Espasse.
Quarta Fase: Come posso utilizzare questi mezzi per raggiungere il mio obbiettivo?
Avete finora visto come sviluppare delle ulteriori prese considerando un seme alla volta; ora invece dovrete considerare la mano completa e, talvolta, il modo più redditizio di muovere un dato colore si può rivelare controproducente o addirittura inattuabile qualora appunto consideriate la successione che dovete dare alla vostra manovra.
Dovrete considerare la possibilità di passaggio da una mano all'altra, la presenza del numero necessario di rientri, la possibilità o meno di attuazione di giochi di sicurezza.
La corretta esecuzione delle sequenze di gioco (timing) unita alla vostra padronanza delle tecniche di gioco che sono illustrate nel prosieguo vi consentirà di mettere in pratica delle manovre non evidenti ai novellini con risultati finali ora inimmaginabili.
Vediamo ora di ricapitolare il processo logico del dichiarante nella formulazione del suo piano di gioco a senza atout.
Per prima cosa dovrà contare le prese vincenti sicure, cioè quelle che si possono immediatamente fare senza cedere la mano agli avversari. Se ci si trova nella condizione che l'attacco è stato per noi fortunato (avrebbero potuto attaccare in un palo sguarnito) ed abbiamo un numero di prese sufficienti per mantenere il contratto, nessun problema: al grido di "Pippo, fatti le tue!", ci precipitiamo a prendere sulla carta di attacco e portiamo in porto il nostro contratto senza pensare a prese in più, che potremmo anche realizzare con pericolosi impasse.
Se, invece, ci possiamo permettere il lusso di un impasse o di un espasse perché abbiamo ancora dei fermi sicuri, sarebbe assurdo non tentare di far delle prese in più, soprattutto se siamo in torneo a coppie.
Normalmente, però, il numero delle vincenti immediate non è sufficiente a realizzare "sic et simpliciter" il vostro contratto, che rimane il vostro obiettivo primario.
Non vi resta allora che cercare le prese che vi mancano ricorrendo essenzialmente alle seguenti manovre:
1. promozione di Onori;
2. affrancamento di un colore lungo, cedendo una o più prese agli avversari e ricorrendo, se del caso, ad uno o più colpi in bianco;
3. effettuazione di impasse od espasse;
4. giochi di eliminazione e messa in mano;
5. gioco di compressione.
Tuttavia, se vi accorgete che il contratto è irrealizzabile, dovete cercare di limitare il danno senza eseguire manovre pericolose che non farebbero altro che peggiorare la situazione.
Ma se vi è la possibilità di mantenerlo, dovete sviluppare un piano di gioco che vi permetta di realizzarlo correndo il minimo dei rischi.
Dovete tenere a mente queste regole fondamentali:
1. conservare più a lungo possibile i fermi posseduti nel colore di attacco e nei colori dichiarati dagli avversari;
2. mantenere le comunicazioni fra morto e vivo, risparmiando, per quanto possibile e quando necessario, i rientri posseduti nella mano più debole;
3. cercare di interrompere le comunicazioni tra gli avversari ricorrendo alla tecnica della dilazione, del colpo in bianco, di perdente su perdente, ecc.;
4. effettuare oculatamente la scelta del proprio palo di sviluppo (in genere quello più lungo e/o più forte) e degli impasse o espasse da effettuare, sulla base di varie considerazioni, quali:
- minor numero di prese da dare;
- esistenza di un fianco pericoloso (cioè di un avversario che possiede un palo ormai affrancato o il cui ritorno potrebbe compromettere i fermi del dichiarante in un dato palo);
- informazioni avute dagli avversari nel corso della licita o del gioco (punti Onore già mostrati, distribuzione della mano);
- esistenza o meno del numero di rientri necessari per effettuare determinati giochi (giochi di sicurezza, affrancamento di un colore lungo, rischio calcolato).
Non sempre l'applicazione dei summenzionati criteri è di facile attuazione, a volte occorre lavorare di cesello per ottenere buoni risultati. Talvolta, infatti, pur avendo individuato le mosse necessarie per realizzare il contratto, il ragionamento può non essere completo: perché tutto riesca bene occorre che le mosse siano eseguite al momento giusto e con la giusta sequenza (timing).
Prendete, ad esempio, la smazzata riportata nello schema sottostante in cui Sud è pervenuto al contratto di 3 S.A. ed Ovest attacca con la Donna di cuori.
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