Molto PULP
...pure troppo

2. NECROMASS PRODUCTION

Viaggiavano da sì e no un'oretta su di un furgongino di quelli che ce ne
sono tanti al sud. Il veicolo aveva solo tre posti davanti mentre il retro
era aperto e lì avevano sistemato il cadavere di  Jonas con un sacchetto
stretto attorno al collo con dello spago. Jess stava alla guida e non diceva
granchè, in mezzo stava Elizabeth le cui mutande erano rimaste nella baita.
A destra rimaneva Louis che per i primi quindici minuti aveva palpato la
fichetta di Elizabeth, poi aveva masturbato quel suo grosso cazzo per dieci minuti e ne aveva rovesciato il contenuto nella bocca della bambinetta. Dopo che era venuto si era tranquillizzato parlando di questo suo amico che faceva i film, parlando dei fottuti Dodgers che non andava granchè bene e imponendo ad Elizabeth di starsene zitta perché aveva l'alito che puzzava di sborra lontano un miglio.
Elizabeth guardò l'orologio della macchina, quasi le undici. Alle sette e
mezza era uscita di casa per fingere di andare a scuola, alle otto e un
quarto si era trovata con Jonas allo stagno e da lì si erano diretti alla
baita.
Verso mezzogiorno erano in un cazzo di paesino sperduto nel polveroso
deserto, una strada provinciale mai percorsa e due file di case ed esercizi
fatiscenti e merdosi.
Jess accosta vicino ad un negozio di liquori e fa cenno a Louis di scendere.
Louis da un grasso bacio ad Elizabeth e poi apre lo sportello e entra nel
negozio.
Poi ad Elizabeth brontola la pancia.
-Hai fame, piccola-
Elizabeth è così spaventata e confusa ma, cazzo, ha fame.
-S-sì, signore-
-Jess, chiami Jess, che cazzo. Non ho mica ottant'anni... Senti, dimmi, di
cos'è che hai più paura?-
Elizabeth guarda quegli occhi freddi ed inespressivi ed ascolta quella voce decisa e ipnotica.
-Non so... non sap... non saprei-
-mmh, fammi pensare. Il buio? Quello ti fa paura?-
-un poco, se sono sola-
-e il dolore?-
-q-quello sì-
-ah, bene. E il cazzo di Louis ti spaventa?-
Elizabeth ci pensa, forse stava per dire di no ma poi ricorda i pezzi di
cervello che piovono a terra e allora fa sì con la testa.
-Già, fa paura a tante. Be', vedi quel negozio, lì fanno dei panini. Panini
buoni, cosa credi, roba ottima con dentro l'insalata, il formaggio e anche
la maionese se la chiedi, buoni davvero.-
Jess rovista in un cassetto e tira fuori qualche dollaro stropicciato, poi
li consegna e Elizabeth.
-Adesso, tu prendi i soldi vai la e porti qui tre panini, belli grossi mi
raccomando pieni di tutto il ben di Dio che hanno. E prendi anche qualcosa da bere, due birre e quello che preferisci per te. O.k.?-
Elizabeth ci pensa su, poi annuisce.
-Bene, senti lo sai che noi due siamo persone cattive, vero? Be', tu forse
pensi che puoi dire a quello che vende i panini di quello che abbiamo fatto così chiama la polizia, ma lascia che ti spieghi. Noi siamo davvero cattivi e quello che hai visto è niente in confronto a quello che possiamo fare. Se tu vai prendi i panini e torni io ti prometto che né Louis né nessun altro ti toccherà più per il resto del viaggio, ascolteremo anche un po' di musica che ti piace, se vuoi. Invece se tu dici qualcosa io per cominciare strangolo tutte le persone di questo posto, dalla prima all'ultima. Poi ti prendo e ti taglio gambe e braccia e ti butto in una cantina scura e li dentro ci troverai Louis che ti ammazzerà a colpi di cazzo, capito?-
Gli occhi di Elizabeth sono pieni di lacrime, Jess le asciuga con un
fazzoletto poi le da un buffetto.
-Io credo che hai capito, forza vai e ricordati le birre.-

Louis viene fuori dal negozio dopo poco, apre lo sportello del furgone e si
gratta distrattamente il naso.
-Sì, dice che va bene. Ha tutto pronto e ha mandato a chiamare un paio di
ragazzi per fare il lavoretto, un'ora al massimo. Intanto io dico che ci
potremmo bere un paio di... Dove dannato cazzo è la puttanella!!-
Jess lo guarda freddo come neanche Clint sa fare.
-L'ho mandata a prendere dei panini. E delle birre.-
Louis sbarra gli occhi poi trae un sospiro e si siede in macchina guardando
Jess mentre Jess guarda la strada davanti a sé.
-Di tutte le stronzate... Cazzo, Jess, credevo che eri tu quello furbo dei
due. Mica io, no, tu. E invece mi sa che sei un povero coglione pure te.
Stronzo-
Ma Jess non risponde.
-Cazzo, ma almeno rispondi. Ma lo sai che magari quella spiattella tutto
allo stronzo del negozio e così in quindici minuti ci troviammo inngabbiati con cinque ergastoli e tre pene di morte sul groppone.-
Ora Louis tira fuori da sotto il sedile un cannone che nemmeno Clint c'ha
mai avuto per le mani.
-Senti, io mi tengo pronto. Mi sa che qui si spara.-
-No.-
-Che?-
-No. Non si spara un benedetto cazzo di niente, si aspetta.-
-Cazzo dici, amico. È il sole, dì? È quello che ti ha dato alla testa?-
Jess allunga un dito ed indica davanti a loro.
-Cazzo è quel dito?-
Ma Jess non dici niente e dopo un po' Louis smette di quardare il dito e
vede piuttosto quello che indica.
-Che mi venga...-
Lì davanti, in mezzo alla strada polverosa, c'è una ragazzina che cammina
goffamente con una busta stretta al petto. I capelli lunghi e scuri le
svolazzano al vento e la gonna pure.
-Hei, cazzo è lei, dimmi che è lei-
-uh,uh.-
-No, dico... perché cazzo torna, che è? Mezza cretina?-
-No, le ho detto tornare. Ho detto che era meglio per lei se lo faceva.-
Louis mette via la pisola nei suoi calzoni e poi guarda l'amico.
-Sei un demonio, Jess?- chiede lui.
-C'hai preso.-

-... e questo stronzetto non molla mica le chiappe così dico a Jess di
dirgli due parole e lui gliele dice. Gli fa "Cazzo, fatti fottere da Louis
ho quanto è vero Dio ti apro un buco in fronte e ti fotto io da lì", vero
che hai detto così?- Louis cerca conferma.
-Più o meno- poi Jess si accende una sigaretta con lo zippo.
-E niente, quello stronzo mica le molla le chiappe e questo è il risultato.-
-Be', senti Louis, non è che... insomma, cazzo non ha la testa!-
-E allora?-
-E allora cosa. Fa un po' schifo, che Cristo.-
-Ma senti, mica fai l'idraulico o il falegname, cazzo, giri film porno non
fare il santo con me. Le ho viste io le porcate che vendi e... cazzo, mica
mi sarai diventato un puritano cazzone, eh?-
Gordon McCaffrey è nel giro della pornografia più o meno da quando hanno inventato la passera, è un tizio ben fatto (una volta recitava nei suoi
film) ma adesso è sulla quarantina ed ha la testa piena di capelli bianchi.
Porta pantoloni scuri ed una camicia beige fuori dalla cintura. E poi ha
degli occhiali a specchio che tiene a mo' di cerchietto per i capelli.
-No, senti... io il mio lavoro lo so fare. Cazzo, non so se posso parlare
con te di questo... insomma guarda. Prima io ero propietario della
'Sodomizer' e lì avevo fatto un sacco di soldi. All'inizio il culo era un
bene prezioso, insomma, una moglie non te lo dava di certo il suo adorato
buco posteriore e così vai di porno. Ed erano soldi. Poi i tempi sono
cambiati e per sopravvivere devi saper vedere la corrente, devi sapere dove spingerti, dove osare. Io cazzo lo so cosa vuole il mio pubblico, chi compra Necromass compra qualità. Nei miei film non la vedi la gente con i conati di vomito perché non gli piace la merda che ingoia, le persone che assumo sono professionisti e non si strafanno di crack per fottersi un morto. E poi, io li conosco i clienti, sono gente debole e repressa e alla gente così la cosa che piace di più e vedere il volto del morto che sussulta inerme ai colpi di cazzo. È quello che vogliono, vogliono sentirsi potenti e superiori, vogliono un corpo morto perché  uno vivo non li degnerebbe mai di nessuna attenzione. Cazzo, devi essere un po' psicologo per fare questo mestiere!-
-Taglia corto, lo vuoi o no?-
-Be', Louis, io lo prendo ma più di 500 dollari non li vedi.-
-COSA!!? Che cazzo, questo qui vale una pena capitale mica 500 dollari, cazzo.-
-Niente di più, quello che ci tiro fuori da questo non lo vendo bene, stai
sicuro.-
-'fanculo, senti con mille dollari ti lascio la bambina per un poco, ma non
me la sverginare.-
Louis prende Elizabeth per un braccio e la getta di forza a terra vicino al
cadavere puzzolente e senza testa di Jonas.
-Mmh, solo perché sei tu, 800 dollari-
- o.k. andata, però sei un ladro, Gordon-
-No. La ragazzina la lasciate stare.- È Jess che parla.
-Che?-
-La ragazzina non si tocca e non farà niente per voi. Voglio che arrivi sana al Conte.-
-La portate al Conte, eh?- chiede Gordon ma nessuno gli risponde.
-'fanculo, e perché non dovremmo toccarla, si tratta di fare un paio di
pompe ad un morto o ti farsi riempire il muso di sborra, mica si rovina sai?-
-Io e la ragazzina abbiamo un accordo, lei non scappa e io la proteggo. Se
hai qualcosa in contrario dimmelo Louis, che ti ammazzo.- Occhi alla Clint.
-No, cazzo. Ninte in contrario, ma guarda che sei un po' stronzo in questi
giorni.-

In un paio di ore finisce tutto. Jess ed Elizabeth se ne restano in un
angolo mentre Louis rimane a bere seduto su di uno scalino dello scantinato dove girano il film. Gordon è dietro la macchina da presa, ci sono un paio di tizi che controllano le luci e poi quei due che fottono. Uno è un tizio con una maschera nera in testa con le borchie, un fisico abbondante e peloso con una minchia scura e grassa fra le gambe. E poi c'è sta tizia, una baldracca con i capelli biondo cenere, tette enormi con i capezzoli tagliati, una figa rapata ed un abisso che le si apre fra le chiappe. I due fottono alla grande, ulunano e mugugnano, bestemmiano e si insultano, stuzzicano il cadavere e si stimolano a vicenda. Giocano con il corpo immobile e si chiazzano del suo sangue denso. E scopano e scopano.

GO  O AL PROSSIMO CAPITOL

 
1