Scusa
per il silenzio
carico
di vuoto
e
le parole abbandonate
come
vecchi stracci
a
nervosismi troppo sciocchi
perchè
mi possa dire... maturo.
Perdona
il bambino,
il
ragazzo e
l'uomo,
che dentro di me convivono
in
lotta tra loro,
da
quando ero
a
quando sarò.
Un
solo attimo può placare questa guerra,
o
un fragore coprire le mie futili grida,
o
una certezza scaldare il freddo
della
paura di perderti:
ti
aspetto, per tornare a vivere.
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