Le Istruzioni sono un breve scritto di poche pagine in cui Gianavello
riassunse le sue esperienze delle guerre degli anni 1655-63. Vi sono indicazioni di strategia e tecnica militare alternate a considerazioni religiose, e mostrano un uomo di profonda fede e coerenza morale. Le Istruzioni furono seguite quasi alla lettera dai Valdesi per il loro rientro alle Valli nel 1689-90.
« Cari fratelli in Gesù Cristo, il Signore non permettendomi, a causa della mia infermità,
che vi possa seguire, con mio grande dispiacere, ho creduto opportuno non trascurare nulla per il bene della mia povera patria...»
«La prima cosa che dovete fare è di essere tutti saldamente uniti»
«Ricordatevi i massacri dell’anno 1655 e di tutte le perfidie che tuttora si compiono a vostro danno»
«Voi siete tutti uomini di vigore e di lavoro,
non risparmiate le vostre cure a far bastioni dovunque lo stimerete utile, tagliando gli alberi ed interrompendo le strade
per impedire il passaggio al nemico »
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«E se qualcuno vi costringe alla messa,
voi risponderete loro come hanno sempre fatto i nostri antenati, che rispondevano che da quando la messa porta il suo nome
è sempre stata mescolata a mille superstizioni e idolatrie..
e che non c’è legge migliore
di quella che Dio diede a Mosè sulle tavole di pietra,
né miglior Evangelo di quello che Gesù Cristo ci ha lasciato.
Ed in questa legge ed in questo Evangelo vogliamo vivere e morire.»
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Primavera 1690: Gianavello è morto,
i Valdesi sono assediati alla Balsiglia
«Voi non abbandonerete mai la Balsiglia, se non in condizione disperata,
e quando i nemici vi minacceranno
più fortemente, tanto meno voi li temerete. Essi non si tratterranno dal dirvi che
per sgominarvi
tutta la Francia e l’Italia si uniranno contro di Voi; ma
voi risponderete loro che
non temete nulla,
neppure la morte, e che,
quando pure tutto il mondo si unisse contro di voi,
e voi vi trovaste contro tutti,
voi temerete soltanto l’Onnipotente,
che è la vostra salvaguardia. »
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