Quando al principio del 1686
era imminente una nuova persecuzione
contro i Valdesi,
Gianavello fu visitato dai suoi convalligiani
per ricevere consiglio.
Uno studente tedesco, il signor Martin, racconta che:
Malgrado una strenua resistenza i Valdesi furono sconfitti, in gran parte uccisi, venduti come schiavi, sbattuti a marcire in prigione. Solo un pugno di “Invincibili” non fu mai piegato. Gianavello accolse esuli a Ginevra i circa 2500 Valdesi scampati alle orrende carceri piemontesi, liberati grazie alle pressioni delle nazioni protestanti europee. Mutata la situazione internazionale, nell’89 si presentò la possibilità di una spedizione per riconquistare le Valli. Con il pastore Arnaud, Gianavello fu tra gli organizzatori, avendo ancora la gioia di poter conoscere, poco prima di morire, il successo della spedizione
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Itinerario del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi nelle loro Valli (1689) |