Situato nella casa in cui Gianavello visse come tranquillo agricoltore fino all’età di 38 anni,
lo spazio museale racconta in sei pannelli le vicende svoltesi nel periodo più triste
e grave delle persecuzioni contro i valdesi, il XVII secolo.
Durante la persecuzione del 1655 Gianavello divenne il capo della resistenza valdese, e riuscì ad ottenere una pace temporanea. Le persecuzioni continuarono però in modo più subdolo,
e Gianavello e i suoi ripresero la resistenza, utilizzando la tecnica della guerriglia.
Furono messi “al bando” dal Duca, e la Gianavella Inferiore divenne la base dei Banditi.
In quel periodo Gianavello scavò il pertugio nella cantina della casa, ora sede dello spazio
museale a lui dedicato, che la tradizione indica come luogo di estremo rifugio in caso di pericolo.
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Pannello 1 - I VALDESI
1.1 Valdo e i Poveri
1.2 Annunciare il Vangelo
1.3 La repressione
1.4 La Riforma protestante
Pannello 2 - NEL GHETTO
2.1 Il ghetto
2.2 Vita quotidiana
2.3 Il Ciabas
2.4 Un secolo di ferro
Pannello 3 - GIANAVELLO
3.1 La famiglia
3.2 Il contadino
3.3 Il capitano
3.4 Il credente
Pannello 4 - LE "PASQUE"
4.1 Il massacro
4.2 La difesa di Rorà
4.3 La riscossa
4.4 L'intervento dell'Europa
Pannello 5 - I BANDITI
5.1 Una pace fasulla
5.2 Banditi!
5.3 La guerriglia
5.4 La battaglia di Angrogna
Pannello 6 - L'ESILIO
6.1 Un accordo doloroso
6.2 Gianavello a Ginevra
6.3 Esilio e Rimpatrio dei Valdesi
6.4 Le "Istruzioni"
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