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analisi semiotica della Sedia rossa blu di Rietveld


creato Novembre 1999
 
 
Qualsiasi prodotto e ogni design può essere analizzato da un punto di vista semiotico. In altre parole: esiste un linguaggio del design. Linguaggi possiedono un lessico, una grammatica e una semantica e il linguaggio del design non fa eccezione, con la differenza importante che ogni prodotto, o gruppo di prodotti, sembra avere un linguaggio proprio.. 
Tutti i linguaggi utilizzano segni per realizzare l’attuale, prammatica comunicazione e l’analisi di questi segni, o la semiotica, diventa sempre più centrale nella filosofia del linguaggio. Verifichiamo dunque ciò che ho suggerito nelle pagine precedenti, cioè la possibilità di una applicazione nel design della classificazione dei segni di Peirce. Vedremo se questa teoria è valida nella prassi o se invece la si deve modificare o semplificare. 

L’analisi di prodotti esistenti implica non soltanto l’analisi del terminale ricevente del canale comunicativo, dalla parte degli utenti, ma anche la sua sorgente, la parte creativa del designer. Questo processo semiotico, o semiosi, inerente al prodotto, sarà esaminato come un tutt’uno. 

Questo ambizioso e dunque rischioso impegno sarà qui esemplificato da alcune considerazioni di un famoso prodotto, la Sedia rossa blu di Rietveld del 1918, (naturalmente avremo potuto prendere qualsiasi altro prodotto di design). Ho scelto questo prodotto perché da un lato è legato al mio personale curriculum e dall’altro perché rappresenta un prodotto funzionale in apparenza con molti aspetti non razionali. Questi differenti aspetti saranno inquadrati nelle pagine seguenti e serviranno a sviluppare ulteriormente una ipotetica teoria del design. 

Per l’analisi della Sedia rossa blu ho utilizzato, addattandoli, le dieci categorie dei segni del teoria dei segni di Peirce che sono qui illustrati con dieci immagini rotondi. Ho messo questi immagini in un ordine simile all’organizzazione degli Sefiroth dell’Albero della Vita, il simbolo della Torah della Cabbala con le sue connessioni interni. Il supposto legame tra Peirce e il Cabala è stato spiegato prima e troverà ulteriore conferma nel corso della presente esposizione. (nota 1) 
 

 
 
Albero della Vita della Cabbala con le sue connessioni interni. L’organizzazione di questi dieci segni indica l’ordine degli sephirot, o livelli della Divina emanazione.
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Ai designers piace tradurre le parole in immagini e cerco di fare ciò anche per gli singoli elementi dell’ albero cabalistico. Clickando gli immagini circolari consente l’accesso ad osservazioni esplicativi e, talvolta, ad ulteriori analisi (purtroppo ancora in Inglese, ma la traduzione è in corso). 

Sarà saggio incominciare dal numero 1. 
 
 
 

l'albero del design
 
 
 
Clicca i dischi per la spiegazione,
oppure trovali nella seguente lista.

 
 
 1 confusione terrestre
2
la formula base
3
sedie moderne classiche
4
significati nella sedia di Rietveld
5
the modular gridla griglia modulare
6
la produzione
7
il giunto famoso
8
simboli nel deisgn
9
narrativi
10
miti
 
note 1 Gerschom Scholem, Zur Kabbala und ihrer Symbolik, Suhrkamp, Frankfurt, 1995 (1973), p.70ff.
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