DIARIO FILOSOFICO

 

In questo sito, dalla seconda settimana di luglio 99, prende avvio un diario. Si tratta di abbozzi e appunti, presenti già in forma compiuta, di una mia riflessione che sento l'esigenza di affidare al presente, alla immediatezza del momento. La loro natura è estemporanea, fuggevole, ma non per questo impersuasiva. In tutti questi anni, la mole di osservazioni che si è andata accumulando è notevole, e voglio distribuirla ai Surfers, senza attendere l'assenso (spesso tardivo) di editori annoiati o disattenti. Si spera che, in tempo reale, l'esito di questa interrogazione metafisica passi ai modem senza filtri ulteriori.

Il web è luogo di incontri. Vi si trovano spogliarellisti di vario genere che si offrono allo sguardo per tutta la giornata, incuranti della privacy. Ho pensato che l'analogo potesse essere rappresentato da una riflessione teorica che si conceda allo sguardo senza pudori, nell'arco provvisorio della cadenza settimanale. Sarà una cronaca, dunque, non quotidiana, o non resa nello spazio della singola giornata. Forse impegni più gravosi, o semplicemente le connessioni al server, rendono meno probabile una dilatazione del tempo. L'esaustività, si spera, sarà ugualmente attinta. Il non detto è un tema su cui insisto da anni, e più vado avanti più mi sembra necessario. Questi appunti costituiscono il preludio a meditazioni più mature. L'ideale sarebbe un clima interattivo, dove navigatori attenti possano suggerire spunti o materia metafisica di loro gradimento. Si può attendere, per sviluppi di questo tipo.

D'altra parte, il servizio è attivo sin da ora, ed è volto a sostituire nella letteratura un formato MP3 che sia già disponibile, prima dell'intervento delle case editoriali. Si dirà che è un tentativo, ancor più che un progetto. L'accademia è il luogo meno adatto per questo compito, e la lasciamo da parte, come in altre occasioni importanti. Comincerò questi incontri con alcune annotazioni relative all'etica del nonsense, oggetto precipuo del mio lavoro negli ultimi tempi. Ci risentiremo presto, visto che lo spazio lo permette e, soprattutto, lo sollecita. Mi pare che il lavoro metafisico sia carente in questi ultimi anni, densi di ruminazioni storiche che ben poco sanno di filosofico; l'esigenza è dunque reale. Teniamolo presente.

Infine, sceglierò un esergo ideale, traendolo a caso dalle mie frequentazioni e dal frugare quotidiano: "Tutto ciò che è da dirsi può essere espresso in tre parole; il resto è superfluo o ridondanza". Parafraso Wittgenstein, optando per l'aforisma, l'asserzione diaristica che, sola, possa reggere il ritmo frenetico, sempre più frenetico, del Cyberspazio. Mi rivolgo a una comunità ideale che forse non esiste ancora, ma che può ritrovarsi, ogni volta che l'interesse per lo speculativo si mostra, e deposita una traccia. Imperitura?



NB: la strutturazione del diario viene modificata; dal 1 maggio 2000, infatti, solo l'ultima pagina viene mantenuta. Le altre, cancellate dal server, possono essere richieste al mio indirizzo E-Mail.

 

 

 

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