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Dilettanti, Fuori sede, Crudelie Demon. Ma su tutti un nome solo.
L'imperatore Peppino

Il Grande Festival della canzone italiana è appena iniziato ed ha già trovato un grande imperatore: Peppino Di Capri. Grande interpretazione e grande pezzo di impegno sociale, probabilmente scritto da Sting. Onestamente poco o nulla separa Sting da Peppino Di Capri; i puntigliosi osserveranno che il primo è stato membro dei "Police", mentre il secondo era appuntato nell'Arma dei "Carabinieri", ma questi sono dettagli. Grande professionista, con camicia nera di ciniglia acquistata probabilmente nel 1974 per la serie di concerti che fece in Perù.

Ma ogni regno ha palazzi reali e fognature: dal Sottosuolo spuntano Fish & Tormento ovvero i Sottotono, che mi sembravano due topacce vestite a qualche mercatino rionale. Fish si fa chiamare così perchè è nato sotto il segno dei pesci (in realtà somiglia a un totano gigante). Tormento si doveva chiamare Chips, ma aveva la pelle secca, allora ha scartato il nome. Sono in diversi ad aver scelto un abbigliamento da "studente fuori sede e fuori corso": oltre ai già citati Sottotono, come dimenticare la felpa finto-Adidas del supergiovane Michele Zarrillo, l'abito bianco da cartolina anni '70 di Elisa....

Elisa canta per la prima volta in italiano: normalmente canta in inglese. Deduco che conosca bene le lingue straniere, ma noto che non conosce la parola Shampoo: un bulbo di capelli tanto unti a Sanremo non li avevo mai visti.

Va segnalata anche la finta-eleganza di Capitan Harlock ovvero Paola Turci, con un vestito di velo e monete appese all'altezza dei punti caldi. Probabilmente, in qualche università italiana, Carmen Consoli (co-autrice della canzone della Turci) è andata in giro dicendo: "che c'hai 'na moneta? E' per il vestito di Paola, n'amica mia". "Ma che è senza?" "No, va a Sanremo..." Comunque la canzone della Turci ha qualcosa, non so. Qualcosa.

I Matia Bazar hanno, invece, un look misto: i due "marpioni" (i fossili del gruppo) optano per una divisa funerea, i due giovani invece scelgono un look trendy-conbipel. La loro cantante, Silvia Mezzanotte, ha poi una sorta di pancera in similpelle degna del dottor Gibaud. Dopo Sanremo, i Matia Bazar chiederanno ospitalità nella "Nave del Sole" di Raul Casadei, per finire in esilio ad Hammamet con i Jalisse. La canzone dei Matia Bazar scivola via, inutile e scialba.

Ma arrivo al look super-trash della sempre piacevole Syria. Lei si presenta con una canzone scritta da Biagio Antonacci. La canzone è carina e orecchiabile, con un arrangiamento molto seventies: farà strada. Dirige l'orchestra il Maestro Lanza, che probabilmente è l'amico etiope di Syria, conosciuto a Bolgheri durante un periodo di meditazione. La permanente di Cecilia Cipressi (appunto, Syria) pare risalire a due mesi fa, maglietta/canotta da figlia dei fiori, gonnellino cortissimo rosso da squaw pellediluna, una catena con lucchetto per collana, un brivido (l'unico della serata) quando si china e vedo "Roma e Torino senza andare in motorino".

Temo che prima o poi verrà sedotta da Giggi D'Alessio...e sparirà dal panorama musicale italiano. La immagineremo a Torre Annunziata, prigggioniera nella mansarda di Giggi e la ricorderemo dicendo: "La Cipressi che va a Sanremo alta e schietta....". Il buon Giggi ieri sera ha sbagliato di proposito la sua canzone perchè sapeva che qualcuno ggià la stava Napsterizzando. Nel Dopo Festival ha espresso grande preoccupazione, dicendo che su Nappester ci stanno già tutti i pezzi del festival, che i giovvani rubano i soldi ai cantanti. Come s'è imborghesito Giggi D'Alessio.....pensare che poco più di un anno fa le sue cassette stavano tra quelle di Mario Del Monaco e quelle di Mario Merola in qualche autogrill campano.

Comunque sarei curioso di conoscere il giovane che napsterizza la canzone del Giggi nazionale. Uno dei momenti più "alti" della serata è stato quando Raffaella Carrà ha augurato a Fabio Concato "calma e sangue freddo". A Concato! Qualcuno riesce a immaginare Fabio Concato detto "bulbo" in versione agitata? Ma non è quello che cantava "Guido piano"? Sicuramente è venuto a Sanremo con una Fiat 127 del 1976 beige, tenuta benissimo, e in autostrada ha toccato i 90 Km/h.....calma e sangue freddo. Le canzoni di Concato sono sempre una camomilla, infatti Isoradio non le trasmette quasi mai: delicate e vaporose, come i suoi capelli; questa di Sanremo non tradisce le aspettative.

Da Gianni Bella mi aspettavo molto di più! L'autore che ha venduto più dischi negli ultimi due anni (ha scritto infatti con Mogol gli ultimi due CD di Celentano), il cantore delle strepitose hits "Toc Toc", "No", "Dolce Uragano"...l'ho visto impacciato, imbolsito, imbiancato...senza alcuna capacità di reggere il palco. Gambe immobili, divaricate. Sembrava un dilettante allo sbaraglio alla Corrida. Neanche Vianello ha un passo tanto incerto. Peccato. La canzone mi deve crescere dentro.

La Carrà presenta "Georgia" ovvero Giorgia, che viene al festival con un pezzo di Zucchero e Mino Vergnaghi (vincitore del Sanremo 1979 con la terribile canzone "Amare"). A me Giorgia non è dispiaciuta, nel suo look da vecchia governante stile "Tutti insieme appassionatamente" (scende le scale con 50 persone che poi scompaiono nel nulla). La canzone in stile pseudo-gospel è "da Giorgia"; finalmente.

Jenny B. ha inciso in passato un pezzo con Alan Sorrenti: basta questo a farne un mito. Ha una voce notevole, ma non ha le carte in regola (personaggio e canzone) per sfondare. E' già sul viale del tramonto: come ha potuto chiedere ai due marpioni dei Matia Bazar di scrivere un pezzo da cantare a Sanremo? Se avesse chiesto ad Alan....

BluVertigo: senza alcun dubbio il pezzo migliore del festival. Ha dei momenti di grande piacere la loro canzone: basta chiudere gli occhi, cercare di non vedere questi "Phungos" che Morgan guida dal '67 inoltrato. La domanda, altrimenti, sorgerebbe spontanea: "Country bestia o bestia senza country?". Grazie al cielo la Carrà non ha chiesto a Morgan come si chiamerà la figlia che lui sta per avere con Asia Argento.....Suspiria? Mortisia? Phenomena?

Asia Argento è la musa, la dea assoluta dell'Olimpo universitario: migliaia di studenti la sognano ogni notte e lei invece, ha scelto come homo della sua vita il giovane Morgan, l'Alberto Camerini del 2000....mah!

E arrivo ad Anna Oxa, la Madonna italo-albanese. Look scontato da Crudelia Demon (striscia bianca nei capelli, vestito bianco a pois neri...), ma sempre in grande forma. Chi sarà il suo preparatore atletico? Franco Califano? Somiglia sempre di più a Mia Wallace, la moglie del Marcellus di Pulp Fiction! La canzone è molto orecchiabile e accattivante...purtroppo. Attenzione.

Alex Britti ha cantato una canzone poco nuova (ricorda sia "Canzoni stonate" che "Ancora") e l'ha interpretata malissimo. Detesto il Britti-pop. Di questi tempi, non credo che neppure lui stia volentieri in una vasca ligure, benchè continui a sostenere di volerci rimanere dentro tutto il giorno.

Quintorigo? Bastaaaaa! Sono tornati con una canzone fotocopia di quella interpretata nel 1999 a Sanremo. Tutti diranno: "che bravi!", "che bella!", vinceranno il "Premio della Critica" per il migliore arrangiamento, non venderanno un disco....e speriamo trovino un posto allo stabilimento di Mirafiori.

San Remo Vi benedica. A domani. Mister Bitter



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