Aveva conservato quel foglio, ma
una volta cercato fra i tanti giornali sparsi per casa
non l'aveva più trovato. I giornali riusciva a
conservarli per un certo periodo, ancora di più i
fumetti ed i libri, quasi in ordine questi, in un cesto;
ma di fogli sparsi non ne voleva più sapere da un paio
di mesi.
La collezione di Magic era stata rapita.
Mesi e pesi, unità di misura temporanee. Si ricordava di
una certa disquisizione sull'inclinazione della canna
della pistola ma era tutto troppo vago ed approssimativo
per corrispondere al vero e forse anche al giusto e forse
anche al necessario e non se lo ricordava bene.
L'ultima volta che era stato in Spagna aveva mangiato un
piatto tipico di calamari ripieni di mollica, capperi,
acciughe, ed una specie di pecorino, o almeno qualcosa di
simile gli era sembrato, anche se in Spagna il pecorino
è raro a trovarsi.
Erano un po duri e dal sapore incerto, ma non disse
niente ai suoi colleghi soddisfatti.
Si sarebbe sparato nel bagno, dentro la vasca da bagno da
sempre troppo grande per il suo piccolo fisico ad idioma.
Il cellophane, fissato con il nastro isolante nero,
avrebbe dovuto garantire una sicura diga al suo sangue e
a tutto ciò che sarebbe uscito fuori dalla sua testa
partita.
Finalmente!
Tuttavia non poteva togliersi dalla mente gli
innumerevoli films dove aveva visto il cervello sprizzare
dal foro come se fosse stata una sega magnificamente
trattenuta.
Esagerazioni cinematografiche, sicuramente; un po
turbato.
Il telefono non squillava più da un paio di giorni, le
bollette erano state saldate. La pistola era rimasta nel
cassettone all'ingresso, sul quale poggiava il telefono a
tasti; assieme aveva comprato una scatola da 100 di
proiettili fatti in Corea.
Liscia, fredda, liscia, scaltra, as stubborn as a
mule!
L'8 non funzionava più tanto bene, se ne accorgeva
quando doveva telefonare a Flavia.
Gli avevano regalato anche una bella fondina di vera
pelle.
As fresh as a dasy!
Su calamari ripieni avevano bevuto del vino bianco
portoghese, molto dolce e leggero. Morire di Mercoledì
gli sembrava più che giusto, un paio di giorni per
limare la sorpresa e poi il funerale nell'atteso week-end,
l'ultimo di Luglio, temperatura ancora sopportabile in
abito scuro; valigie quasi pronte.
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