Non è mai troppo tardi per
programmare le proprie vacanze soprattutto per essere certi di trovare posto e
trattamento particolare, specialmente poi se si opta per Lugano. Da parte nostra
ci permettiamo suggerire una vacanza sulla porta di casa, si fa per dire, poco
dispendiosa se si sa scegliere, entusiasmante per la bellezza de luogo: ci
riferiamo appunto a Lugano, una ventina di chilometri oltre la frontiera di
Chiasso. Certamente una vacanza di vero relax in un ambiente stupenda- mente
bello e con la possibilità di fare bellissime escursioni o visitare
interessanti musei e raccolte d’arte in tutto il Cantone. Attorno al lago si
alzano i Monti Brè, San Salvatore, Generoso, sulla cui sommità (si arriva
anche i circa 2000 metri del Generoso) si trovano attrezzature ricettive di
prim'ordine e da dove si gode un magnifico panorama a 360° gradi. Ma nel
piccolo spazio del Canton Ticino troviamo luoghi deliziosi per una visita, come
Morcote con il suo parco Scherrer, Melide con il grande complesso della
Swissminiatur, Montagnola col suo Museo dedicato al premio nobel per la
letteratura Hermann Hesse, i piccoli paesi che si incontrano lungo la Valle del
Sole (Valle di Blenio) fino al Passo del Lucomagno, e poi la capitale Bellinzona
con i suoi tre magnifici castelli, il Monte Tamaro anche per gli amanti dello
sci, con
l' artistica chiesa del Botta, ma si
può anche godere l'emozionante spettacolo di un viaggio con la ferrovia "Centovallina"
che da Locarno porta a Domodossola con coincidenze coi circuiti ferroviari
internazionali, o trasbordare sulle isole di Brissago col loro grande parco
botanico o per- correre le strade del Malcantone dove si incontrano ricchi
spunti storici e da dove, a Miglieglia, si può salire con la nuova funivia al
Monte Lema da dove si gode un vasto panorama anche sull'Italia. Una regione che
noi chiameremmo "Belcantone", e poi una sosta Kurhaus di Cademario che
lascerà sicuramente un ottimo ricordo.
Poi Lugano, una città cosmopolita,
una città sulla quale si incontrano fantasie e desideri di gen- te di tutto il
mondo per quella sua posizione fantastica che la pone come una perla incastonata
fra le verdissime montagne circostanti e l’azzurra tranquillità del lago, che
le dà l’impronta di una grande città pur nelle sue ridotte dimensioni
territoriali, e al tempo stesso di un borgo antico co- me quando si abbandona il
lungolago per addentrarsi verso la collina in direzione stazione ferroviaria,
dove si arriva anche con una frequentissima funicolare in appena tre minuti e si
percorrono caratteristiche strade con altrettanto caratteristici negozi accanto
ai quali, comunque, se ne trovano altri nati dopo e che quindi risentono di una
certa modernità e offerta di lusso, come nel- la frequentatissima e molto
"in" via Nassa che termina all’antica chiesa di Santa Maria degli
Angioli accanto alla quale si trova l’accogliente hotel International au Lac
che da diversi anni rappresenta il nostro campo base per i prezzi molto onesti,
per la pulizia, per la cortesi del titolare signor Schmid. Già via Nassa dà la
dimensione di una città che ha saputo amalgamare in modo perfetto il moderno e
l’antico, quegli imponenti palazzi gentilizi sotto i quali scorrono i portici
do- ve le vetrine dei negozi sciorinano ogni bellezza e curiosità dell’industria
orologiera svizzera, e della produzione di monili d'oro invitando alla sosta con
una vetrinistica eccezionale soprattutto con oggetti di alto valore non solo
materiale ma anche artistico e una illuminazione, la sera, che ha del
fantasmagorico. a insuperabile. Per l'arte, oltre al Museo ad Hermann Hesse, si
possono visitare il Museo di Lugano, quello di Villa Ciani nell'omonimo parco,
il Museo di Mendrisio e tanti altri templi d'arte sparsi nelle valli, ed ancora
il Museo delle Dogane Svizzere a Gandria, raggiungibile soltanto via lago ma una
sosta merita appunto Gandria, caratteristico borgo senza strade dove potremo
anche assaggiare piatti davvero eccezionali come il risotto "mare e
monti". Si può scegliere per il soggiorno l’Internazionale in via Nassa,
la più elegante e sfarzosa strada di Lugano e di qui (a fianco della Chiesa
degli Angeli) fare una stuzzicante passeggiata verso il centro città ammirando
una lunga teoria di lussuosi negozi, specialmente oreficerie e gioiellerie oltre
a boutiques di ogni genere. Se lo stomaco reclama, si può lanciarsi in un
excursus gastronomico nell’elegante Ristorante Scala, proprio di fronte all’albergo
Internazionale, o al Mövenpick o magari in un caratteristico grotto. Non ci si
alzerebbe più da tavola ! Poi una passeggiata lungo la via Nassa e spunteremo
nella piazza centrale, Piazza della Riforma, racchiusa in un caratteristico
anfiteatro costituito da quattro edifici occupati da banche, dal Municipio,
tutti edifici con i balconi che lasciano cadere vere e proprie cascate di
gerani, e di fronte il lago, e in questo scenario da vero e proprio giardino
fiorito, ci si potrà sedere al "Tango", all’Olimpia, dove la sera
si fa anche musica, al Federale o al "Vanini" per i suoi ottimi gelati
e la sua squisita pasticceria (quegli amaretti bianchi …), e da qui godersi il
passeggio come in Viale Ceccarini a Riccione dove però manca quello stupendo
panorama degradante ai monti che la sera si riempiono di luci, sulla sinistra il
Monte Bré che parte da Castagnola, sul lago, per raggiungere la vetta, e il
lago stesso sul quale corrono luminosi battelli, e sulla destra Paradiso e il
Monte San Salvatore. Se poi ci si siede di mattina, si può godere l’effervescenza
del frequentatissimo mercato di ortaggi, fiori, ed anche prodotti alimentari
ticinesi.
Veramente ci si dimentica di mali ed
acciacchi, non si sente il desiderio di leggere il giornale o di seguire il
telegiornale, qui si riescono a dimenticare pensieri ed angosce della vita
quotidiana che ci assillano in città. Una vacanza veramente rilassante che
purtroppo finisce presto ma che la- scia spazio alla fantasia per immaginare un
altro soggiorno per l’anno dopo e continuare il piacere della scoperta con
luoghi e cose nuovi, come ad esempio la salita al San Salvatore per la sua
storia, per i suoi sentieri didattici, per il suo museo. Con rimpianto saliremo
ancora sul Cisalpino e rapidamente ci sfrecceranno davanti agli occhi le acque
del Lago. E dopo poco più di venti chilometri respireremo di nuovo l’aria di
casa pensando però a quell’impagabile paradiso ticinese.