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Valle del Nisi


 Il Torrente Fiumedinisi è un corso d'acqua invernale e finita la stagione delle piogge rimane quasi asciutto per i rimanenti mesi dell'anno. Sfocia nello Ionio. In questa vallata ci sono molte sorgive d'acqua di cui la più ricca è quella detta della Santissima che contribuisce anche al fabbisogno di acqua della città di Messina.
 Più a valle si trova la gola della Santissima stretta tra due strapiombi. All'ingresso della gola quasi inaccessibile, ci sono i ruderi di un antico monastero dell'ordine dei Carmelitani. Da qui si scorge, in fondo alla valle, un'apertura tra le rocce, la grotta dell'Eremita, che nell'antichità fu abitata da un anacoreta in penitenza. La gola della Santissima è sovrastata dall'alta vetta del monte Scuderi (1253m) da dove la vista può spaziare dai paesi della costa ionica fino alla Calabria a quelli del versante tirrenico come Milazzo e Rometta, fino alle Isole Eolie, come pure scorgere Messina da un lato e vedere l'imponente Etna dall'altro. La strada che porta alla Santissima è tortuosa e dissestata, difficile da praticare.
 Le comunità greche stabilitesi su queste terre, già nell'VIII secolo a.C. usavano setacciare la sabbia del torrente Fiumedinisi per ricavarne l'oro con cui fabbricare monete e gioielli. Avevano cave di marmo e di metalli vari nella zona. Le cave di marmo più ricche erano nei pressi dell'attuale Nizza di Sicilia.
 Nella valle del Nisi si trovano i paesi di Alì e Fiumedinisi a monte mentre Alì Terme e Nizza di Sicilia alla foce.



Pagina aggiornata al 12 settembre 1999. Autore: Filippo Spadaro
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