L'AREA DI PROTEZIONE AMBIENTALE DI JERICOACOARA

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L'AREA DI PROTEZIONE AMBIENTALE DI JERICOACOARA

LA LOCALITÀ

Jericoacoara (che gli abitanti chiamano confidenzialmente solo Jeri) è in origine un villaggio di pescatori situato a circa 300Km da Fortaleza, capitale del Cearà, nel nord-est del Brasile; il tutto a 2.47 gradi di latitudine Sud.

(Fortaleza è una città, anche moderna, con dimensioni paragonabili a Roma e circa 2,5 milioni di abitanti, dove è situato l'aeroporto intercontinentale più vicino a Jericoacoara.)

La zona alcuni anni orsono è stata classificata tra le dieci spiagge più belle del mondo in un servizio dell'autorevole Washington Post e dal 1984 Jeri si trova al centro di una APA (area di protezione ambientale) sottoposta a vincoli di salvaguardia ecologica e paesaggistica.

Quindi è ad es. proibito costruire una qualsivoglia forma di strada ed edificare con altezze superiori ad un piano, non è stata autorizzata l'istallazione di palificazioni per l'energia elettrica, ecc...

Nel paese vi sono quattro "vie" principali quasi parallele, di cui tre finiscono al mare, e tante piccole traverse; tutte rigorosamente di sabbia.

Le strade di collegamento sono però asfaltate ed in condizioni molto buone sino a circa 50Km da Jericoacoara, si ha poi un tratto sterrato ma in buone condizioni ed infine una parte di completo fuoristrada in mezzo a dune di sabbia e/o lungo una spiaggia (circa 45 minuti) in un paesaggio eccezionale: un accesso rimasto "naturalmente" difficile ma uno dei percorsi più belli del Brasile (diurno e anche notturno).

È altresì possibile usare una normalissima automobile privata sino all'inizio del tratto fuoristrada, che corrisponde ad un paese con parcheggi custoditi e possibilità di trasporto sino a Jeri con mezzi adeguati; oppure disponendo del veicolo opportuno si può arrivare sino a Jeri, accompagnati da una "guida".

Esiste persino un servizio regolare "di linea" Fortaleza Jericoacoara con prenotazione posti a sedere effettuato con autobus turistici sino al termine strada e che comprende la parte fuoristrada , a bordo di veicoli con trazione su 4 ruote; servizio giornaliero tutto l'anno (2 andate e 2 ritorni tutti i giorni).

Altra possibilità, logicamente più costosa, è compiere il tragitto da Fortaleza all'inizio della parte fuoristrada con piccoli aerei da turismo. (Questo servizio non è però sempre disponibile).

Chi ama l'avventura può sperimentare il viaggio Fortaleza Jeri (o ritorno) tutto in fuoristrada lungo le spiaggie: sono più di 250Km in riva al mare con tratti di anche 30Km completamente disabitati; durata circa due giorni e una notte, con pernottamento in qualche paesino intermedio.

A Jeri infatti e nell'immediato circondario si trovano spiagge deserte ed ininterrotte, lunghe da 20Km in sù, con alle spalle dune gigantesche di sabbia bianca e fine, palme di cocco, lagune di acqua dolce o anche scogli, come la "Pedra Furada" che è poi un rarissimo esempio, in quel contesto, di quei grandi archi naturali di pietra noti nel Sud dell'Italia come "architielli".

Non manca una piccola montagna ( il "serrote"), che sebbene più simile ad una doppia collina erbosa che raggiunge i 150mt di altezza, costituisce un'altra rarità; immersa com'è in un paesaggio di spiagge e sabbia, compete in altezza con le dune più alte.

Il "serrote" situato subito a ridosso di Jeri, la protegge dall'avanzata delle dune che il vento sposta continuamente, lentamente ma inesorabilmente; dalla cima, ove è situato un faro, la vista spazia sul mare, sulle dune, sul villaggio e sulla baia naturale dove Jeri è situata. La "Ponta de Jeri" è un capo che si estende per 6Km; la sua conformazione permette di osservare dal villaggio, dalla spiaggia, o dalla cima della duna principale di Jeri (che finisce direttamente nel mare) un bellissimo tramonto "a mare" ; altra rarità dato l'orientamento prevalentemente ad Est della costa Brasiliana.

E, a proposito della duna, da non perdere sono le discese con "slittini" da sabbia, sui quali i più bravi riescono anche a stare in piedi come "sciando".

La variabilità del paesaggio in uno spazio abbastanza contenuto è una delle caratteristiche più salienti di Jeri, che offre mare verde e tranquillo da un lato e mosso dall'altro, ma soprattutto la possibilità di passeggiate di varia durata, a piedi, a cavallo, su "jangadas" (imbarcazioni a vela usate dai pescatori) o con "dune-buggy"; con più o meno emozione ed avventura; verso più destinazioni, tra le quali "lagune" anche molto estese con acque dolci e cristalline e spiaggette bianchissime. (E in alcuni punti anche possibilità di ristorazione).

Molto particolare è il "passeio" verso Tatajuba, un piccolissimo villaggio che rappresenta la Jeri di vent'anni prima, dove si arriva passando anche un guado e ricorrendo ad una zattera (spinta a mano e monoposto) per "traghettare" il "dune-buggy" sopra la foce di un fiume; questo dopo aver percorso chilometri di spiaggia sincronizzandosi con le maree.

È un villaggio ancora intatto che meglio si dovrebbe chiamare Nova-Tatajuba perchè il nucleo di abitazioni originario, di un passato già lontano, si trova attualmente sepolto da chi "comanda" in questi luoghi: la sabbia delle dune che lentamente sta passandovi sopra.

Pur essendone indiscussa la bellezza, molto si discute in Jericoacoara; un luogo dove convivono e lottano il "primitivo" e lo "sviluppo"; dove l'illuminazione pubblica notturna è ancora prevalentemente lunare, ma dove non mancano un telefono pubblico, una farmacia, una infermeria e un dottore, così come si hanno tipici baretti e ristorantini, una "rustica" pizzeria ed altre piccole attività turistiche, come in particolare le pousadas (cioè i piccoli alberghetti rustici) dotate di camere tipo bungalow, semplici ma confortevoli e con bagno privato, con ampio giardino per riposare sull'amaca all'ombra di secolari alberi di "caju" e con prezzi molto contenuti (con prima colazione inclusa)! Ed è un luogo dove ancora predominano le case dei pescatori, dove alcuni dispongono della luce elettrica di generatori privati funzionanti con orari diversi, ma dove è rigorosamente assente l'illuminazione "stradale": un'atmosfera un po' magica e senz'altro "diversa" (soprattutto quando c'è la Luna piena!).

E naturalmente non manca (siamo in Brasile!) il "forrò", ovvero dove alla notte si balla .

IL CLIMA

A Jericoacoara "tutto" è completamente o prevalentemente all'aperto; il clima lo consente e lo richiede.

La temperatura è costante tutto l'anno, raramente sotto i 25 gradi o sopra i 35, sempre ben ventilato. I condizionatori non ci sono (niente energia elettrica!) ma proprio non servono.

Probabilità consistenti di pioggie solo nel periodo da Carnevale a Pasqua, in tutto il resto dell'anno sempre Sole.

RIFERIMENTI

Oltre al sopracitato servizio de "The Washington Post", costituiscono riferimento gli articoli su Jeri pubblicati dalle riviste Brasiliane "Os caminhos da Terra" (Dic. 93), ), "Viagem e turismo" (Gen. 97) e "Horizonte geográfico" (Gen./Feb. 97).

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